Le colpe degli Illuministi

[Mitteleuropeo]

Ho letto le ultime tirate leghiste contro gli Illuministi, globalizzatori, multietnici, distruttori della Tradizione, addirittura colpevoli di aver unito l' italia.

Dando per scontato che sia chiaro cosa la gente normale intende per "Illuminismo" (Kant, Voltaire, Rousseau, Friedrich von Preussen, Goethe, Locke, Hume....), io mi chiedo se l' aver trasformato l' Assolutismo in Democrazia e' stato un qualcosa di negativo.

Certo che i ghigliottinati e le stragi di Napoleone sono state cose nefaste, ma, in fondo, rappresentarono l' esatto contrario di quello che volevano gli Illuministi. Questi ebbero la pecca di inventarsi una Dea Ragione e di propagare (senza metodi coercitivi come i comunisti) l' ateismo.

Comunque stiano le cose, io preferisco avere un parlamento eletto che un manipolo di cortigiani di nomina regia. Come la vedete voi?

[Nanths]

neolega e sai cosa mangi.

[aussiebloke (POL)]

>Come la vedete voi?

come l'ultimo stadio dell'alzheimer di bossi e dei suoi burattini,
che non hanno sicuramente mai letto nessuno degli illuministi,
ma avevano bisogno di un nuovo "ismo" da aggiungere
al terribile pedo-pippo-pluto-masson-liberal-comunismo (responsabile
di tutti i mali presenti e futuri, della rovina della famiglia e della pioggia a wimbledon.)

Se la Padania e' diversa dall'afro-terronia lo si deve anche all'influsso illuminista
(Verri, Beccaria, i vari giornali e riviste di divulgazione scientifica e politica).
Lo stesso Cattaneo e' un erede della tradizione illuminista.

Inoltre, molte idee culturali dell'illuminismo sono direttamente legate
(o addirittura la conseguenza) dell'inizio della rivoluzione scientifica
e tecnologica, con la borghesia che diventa la classe dominante
e spinge per uno stato democratico-liberale, a scapito della classe
nobiliare/feudale/agraria. Per "rifiutare" l'illuminismo bisogna
anche rifiutare tutto il progresso scientifico-industriale dal 1750 in poi!

> i ghigliottinati e le stragi di Napoleone sono state cose nefaste, ma, in fondo,
>rappresentarono l' esatto contrario di quello che volevano gli Illuministi

Esatto...fra l'altro sono stati proprio i borghesi moderati illuministi
a essere stati ghigliottinati dai fanatici popolari di Robespierre!

>propagare (senza metodi coercitivi come i comunisti) l' ateismo.

Qui sbagli, l'illuminismo non propaga affatto l'ateismo!
Gli illuministi difendono il diritto degli atei di avere questa opinione
senza essere bruciati sul rogo, ma allo stesso tempo
non sono affatto atei, sono teisti. Significa che credono nell'esistenza
di un Dio razionale creatore dell'universo e delle sue leggi
morali, fisiche e matematiche, ma non accettano i dogmi
di culto delle varie religioni "rivelate" (specialmente quando
i loro seguaci si sgozzano fra di loro per imporre l'unico "giusto" modo di adorare Dio...)

Per chi sa il francese, la miglior definizione di teismo illuminista la trovate in Voltaire:
http://www.voltaire-integral.com/20/theisme.htm

[Shaytan (POL)]

E il Concilio Vaticano II° dove lo mettete?

[Nebbia]

http://www.politicaonline.net/forum/...threadid=59422

[larth (POL)]

vabbene... ma guardiamo i ' risorgimentali' padani che hanno fatto l' italia che tanto dispiace a voi ' illuministi' padani alla cattaneo ..

Questi ' padri della patria ' italiani ( garibaldi cavour ,mazzini , d'azeglio ect.. ) si richiamavano all' illuminismo e alla massoneria o all' ' ancien regime' e a ' cristo re' ? ....

[Mitteleuropeo]

Quelle persone perseguivano gli ideali del Romanticismo, tesi a rivalutare la funzione degli stati nazionali. Che Garibaldi e Mazzini fossero massoni, e' conosciuto, ma quella volta la massoneria appoggiava appunto la creazione degli stati nazionali, come ebbe sciaguratamente a fare a Trieste nel 1915, quando mandava giovani che dell' italia avevano visto al massimo Udine o Venezia, a combattere la loro Patria dal 1382.

Oggi mi sarebbe difficile dire di cosa si occupi la massoneria, se di qualcosa si occupa.

Con l' Illuminismo questi signori non avevano nulla a che fare, dato che prepararono la strada al fascismo, che tutto era meno che illuminista. Capisci adesso il mio sospetto, dopo il ritorno in auge di Borghezio?

L' Illuminismo era la molla della Democrazia e della tutela della dignita' di tutti gli uomini, lavoratori compresi. Adesso un berluskoni (padrone), dopo aver tentato di corrompere Maroni sull' art. 18 (per fortuna Maroni e' stato onesto) induce Bossi a gridare contro l' Illuminismo, cioe' in favore dell' oscurantismo (dittatura, caporalato, sfruttamento). Mi sembra che, per un movimento come la Lega, che e' sorto dal Popolo, questo schieramento sia quantomeno inopportuno ed antistorico.

Per quanto riguarda "Cristo Re" (veramente a me risulta che ai tempi di Pio IX si parlasse del "Papa Re"), un concetto di potere temporale del Papato non poteva piacere a chi voleva lo stato nazionale italiano unito.

Saluti

[Stefano]

In origine postato da Mitteleuropeo
Ho letto le ultime tirate leghiste contro gli Illuministi, globalizzatori, multietnici, distruttori della Tradizione, addirittura colpevoli di aver unito l' italia.

Dando per scontato che sia chiaro cosa la gente normale intende per "Illuminismo" (Kant, Voltaire, Rousseau, Friedrich von Preussen, Goethe, Locke, Hume....), io mi chiedo se l' aver trasformato l' Assolutismo in Democrazia e' stato un qualcosa di negativo.

Certo che i ghigliottinati e le stragi di Napoleone sono state cose nefaste, ma, in fondo, rappresentarono l' esatto contrario di quello che volevano gli Illuministi. Questi ebbero la pecca di inventarsi una Dea Ragione e di propagare (senza metodi coercitivi come i comunisti) l' ateismo.

Comunque stiano le cose, io preferisco avere un parlamento eletto che un manipolo di cortigiani di nomina regia. Come la vedete voi?

E' giunto veramente il momento di stendere un velo pietoso su questo personaggio.....

[Shaytan (POL)]

Ma cosa volete che gliene freghi alla gente comune dei massoni, illuministi e cazzate varie ???

[Bryger]

Per la gente comune:

Illuministi: gli operai enel
massoni: grossi sassi

Bossi, cambia repertorio.