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venetoimpenitente
Pediatra per 19 anni senza laurea - Milano
Pediatra per 19 anni senza laurea
Era dirigente all’ospedale di Rho. I pazienti: bravo e competente
All’Università aveva dato appena sei esami. Il direttore sanitario: «Scoperto quasi per caso»
Marco Bassi (Studionord)
Marco Bassi (Studionord)
RHO (Milano) — Un pe*diatra bravissimo. Un’infini*tà di bambini guariti e «guar*di, una competenza che non le dico»: non c’è un genitore che lo neghi. Se non era in corsia stava in ambulatorio, se non in ambulatorio era a parlare di pediatria in qual*che convegno. Peccato solo che non fosse un pediatra. Anzi, in verità neanche un medico. All’ospedale di Rho, il paesone appena fuori Mila*no dove lavorava da 19 anni, a un certo punto stava persi*no per diventare primario. Ma all’università di Padova, dove il suo curriculum lo da*va laureato, aveva dato sol*tanto solo sei esami. A fare la sconcertante sco*perta è stato l’ufficio perso*nale dell’Azienda ospedalie*ra «Salvini» di Garbagnate, da cui dipende appunto an*che Rho. Il falso medico — Marco Bassi, 54 anni — ha presentato le dimissioni e ha chiuso anche l’ambulato*rio sempre affollato che ave*va aperto nel paese vicino di Pero.
«L’anomalia della sua do*cumentazione personale — spiega il direttore sanitario Paolo Moroni — era emersa quasi per caso da una verifi*ca in corso su tutti i nostri medici. Poiché i documenti che ci aveva presentato quando fu assunto risultava*no essere copie non confor*mi abbiamo chiesto all’inte*ressato di fornirci le carte au*tenticate. Solo che la sera del 6 settembre il dottor Bassi — dev’essere difficile smet*tere di chiamarlo dottore da un giorno all’altro — anzi*ché quelle carte ci ha inviato un telegramma con le sue di*missioni per improrogabili motivi personali». Gli accertamenti successi*vi hanno appunto chiarito che il «dottor» Bassi alla lau*rea in Medicina e chirurgia non ci era mai arrivato. Nei registri dell’università di Pa*dova risultano sei esami. Co*sì venerdì scorso l’ufficio le*gale dell’Azienda «Salvini» ha denunciato la faccenda ai carabinieri che l’hanno gira*ta alla magistratura: i reati ipotizzati parlano di truffa, esercizio abusivo della pro*fessione, falsità ideologica e falsità materiale.
Natural*mente ora c’è un’inchiesta in corso e bisognerà aspettar*ne l’esito. Il «falso» pediatra, rintrac*ciato ieri pomeriggio nella sua abitazione di Monza, ha detto di essere «appena tor*nato da una seduta dallo psi*cologo. Non so nulla della denuncia e appena sarò in*formato deciderò cosa fare. Dall’ospedale mi sono dimes*so il 6 settembre per motivi di salute». All’ospedale di Rho lavora*va dal 5 novembre del ’90. In questi diciannove anni era diventato prima medico di ruolo poi dirigente medico pediatra. Qualcuno, dopo il pensionamento dell’ex pri*mario, aveva quasi scom*messo che il posto sarebbe toccato a lui. Ma la carica è andata all’attuale direttore del reparto, Alfonso Angrisa*no. E dire che Bassi aveva sa*puto farsi stimare da tanti. Per la sua «attività, bontà e delicatezza» era apprezzato da genitori, colleghi, associa*zioni umanitarie. Era anche nel Comitato scientifico di un importante convegno di pediatria, già fissato per il mese prossimo a Firenze, in cui lui stesso avrebbe dovu*to parlare di «allergologia e immunologia». L’Azienda ospedaliera, da cui percepi*va uno stipendio lordo di 85.665 euro l’anno, appena terminata l’inchiesta decide*rà i provvedimenti da pren*dere a suo carico.
Silvano Santambrogio
30 settembre 2009