Il cancelliere tedesco scioglie la riserva: alla riviera adriatica preferisce la tranquilla e natia Hannover. Frattini: "Mi dispiace, ma non è un caso politico". L'Ulivo: "Il colpevole è Stefani, va rimosso".


ROMA - Viene, non viene. Devi pensarci. Farà sapere. Alla fine però Gerard Schroeder ha deciso: niente vacanze in Italia. La notizia l'ha battuta l'Ansa, appresa da "fonte sicura". Ed è una decisione che sorprende un po' tutti. Il caso che ha tenuto impegnate per giorni la diplomazia italiana e quella tedesca arriva all'epilogo che fino a ieri il ministro Frattini dava per scongiurato. Con le scuse spedite dalla Farnesina, l'incidente diplomatico nato dalle avventate dichiarazioni del sottosegretario leghista Stefani sembrava appianato per sempre.

Persino il portavoce del governo federale Bela Anda aveva usato stamattina parole concilianti. "Non è il caso di drammatizzare la questione delle ferie". Interpellato circa le richieste di dimissioni di Stefani, Anda svicolava sottolineando le buone relazioni bilaterali e l'interesse del governo di Berlino a che il semestre italiano di presidenza Ue sia un successo.

Evidentemente però Schroeder la pensava diversamente. Come Mazzone (l’allenatore che ha rifiutato l’Ancona) si terrà lontano dalle Marche, dove l'amico Bruni l'avrebbe ospitato a partire dal 19 luglio nella sua villa vicino Pesaro. Meglio non varcare il Brennero e restare vicino casa. "Il cancelliere Gerhard Schroeder - così comincia il comunicato di cinque righe del governo federale - non vuole esporre la sua famiglia a ulteriori speculazioni sul poco tempo comune di ferie". I conseguenti condizionamenti "comprometterebbero il necessario riposo e una indisturbata convivenza". "La famiglia trascorrerà pertanto - conclude il comunicato - le sue vacanze assieme a Hannover" (città di residenza del cancelliere ndr).

Forse sulla sua decisione hanno influito anche fattori interni. La stampa popolare tedesca ha infatti cavalcato la disputa con Stefani sui turisti tedeschi suggerendo al cancelliere di rinunciare quest'anno alle sue programmate vacanze nel nostro Paese. "Cancelliere, resta duro! Nix bella Italia", titolava in prima la Bild. Schroeder ha ubbidito. A Frattini non resta che rammaricarsi: "Non è un caso politico, io continuerò ad andare in Germania".

Intanto però la Provincia di Pesaro, a guida diessina, chiederà un risarcimento danni alla presidenza del Consiglio dei ministri. Lo ha prospettato il presidente Palmiro Ucchielli, appresa la notizia del forfait del premier tedesco. "La stupidità dell'agire degli uomini che stanno alla presidenza del Consiglio dei ministri è talmente tanta e tale che non solo fa un danno economico enorme all' immagine del nostro turismo ma sul piano politico la dice lunga sull' affidabilità stessa del governo”. Di fatto l'Ulivo ha già trovato il colpevole dei mancati incassi estivi: Stefani, sottosegretario con delega al Turismo che passerà alla storia come l'anti-teutonico per eccellenza. "Chiederemo la sua rimozione", annuncia Violante. Dal diretto interessato non trapela una dichiarazione.

(9 LUGLIO 2003, ORE 160, aggiornato alle 17.00)