Azioni


Elaborazione di piani di recupero e rifunzionalizzazione di aree territoriali e centri di interesse storico, artistico e architettonico;

realizzazione di interventi di restauro scientifico e di risanamento conservativo di edifici pubblici o privati a fini di ripristino o miglioramento delle condizioni di pubblica fruizione (pievi, abbazie, spedali, borghi, castelli, strutture economico-produttive, ecc.) o di edifici, pubblici o privati, da destinarsi ad attività connesse all'offerta turistico culturali, turistico ambientale (spazi espositivi, museali, informativi, ecc.);

realizzazione di interventi nel settore della recettività, con particolare attenzione agli interventi di recupero per i manufatti esistenti di interesse storico-architettonico, in zone agrituristiche e in zone connotate da particolare debolezza strutturale o tipologica dell'offerta ricettiva;

realizzazione di interventi per la creazione di strutture di servizio turistico con priorità degli interventi di recupero di manufatti esistenti di interesse storico, architettonico o ambientale;

verifica dell'idoneità dei livelli di tutela e salvaguardia ambientale delle aree di pregio storico, artistico, architettonico e ambientale previste dagli strumenti di pianificazione territoriale in vigore (aree protette, vincoli paesaggistici e ambientali);

verifica dell'idoneità dei livelli di tutela e salvaguardia delle emergenze di pregio storico, artistico e architettonico previste dagli strumenti di pianificazione in vigore;

attuazione di interventi volti al recupero e alla salvaguardia di tratti originali della Via Francigena e di percorsi storici rilevanti e delle loro interconnessioni con le infrastrutture per la mobilità al fine di consentirne la visitabilità.



Azioni



predisposizione di un primo intervento di segnaletica didattico-culturale funzionale ad una lettura sistemica della Via Francigena, organizzata a partire dalle polarità e delle nodalità individuate, che rappresentano i massimi punti di raccordo con la rete delle emergenze storico-architettoniche, ambientali e culturali di loro pertinenza, divenendo elemento di supporto e integrazione degli itinerari tematici;

realizzazione di itinerari tematici (museale, monastico, pievanico, religioso, del pellegrinaggio, dei castelli, dei borghi, delle produzioni artigianali, delle tradizioni popolari, gastronomico, ecc.);

predisposizione di itinerari paesaggistico-ambientale, naturalistici, trekking, ecc.;

verifica delle possibilità di fruizione della Via Francigena a livello infrastrutturale, funzionale ad interventi di recupero, riutilizzo e adeguamento di: percorsi carrabili, busviari, ferroviari, pedonali, ciclabili, ippovie e nodi intermodali;

realizzazione di un circuito culturale tra la rete delle polarità, nodalità ed emergenze, il sistema museale e bibliotecario, fondazioni, associazioni e centri culturali, ecc.;

realizzazione di centri per l'accoglienza turistica;

qualificazione dei servizi all'utenza e all'impresa;

predisposizione di un programma di comunicazione e di immagine;

realizzazione di mostre esplicative del senso e del ruolo che la via Francigena ha avuto sui territori da essa influenzati: documentazione dell'evoluzione culturale, economica, politica e sociale;

realizzazione di iniziative convegnistiche, espositive;

predisposizione un programma editoriale pubblicazioni, cataloghi mostre, guide turistiche, CD rom, ecc.;

realizzazione di attività collaterali (musicali, teatrali, folkloristiche, ecc.).



Azioni



Per una comprensione completa dei sistemi culturali delle comunità toscane e restituire loro una identità culturale si rende necessario un intervento che miri anche al recupero e alla valorizzazione della tradizione popolare.

La tradizione popolare consiste in quell'insieme di fenomeni culturali trasmessici dalla cultura popolare, intesa come espressione dei comportamenti, degli usi, delle credenze, dei prodotti linguistici e artistici espressi dalle classi sociali che storicamente sono rimaste marginali rispetto alla cultura ‘ufficiale’.

Un fatto culturale viene definito popolare quando è stato accolto pienamente da tutta una comunità e ha subito un processo di adattamento e cambiamento; quello che conta è l'uso che ne fa il gruppo sociale in questione.

Un'attenta osservazione dei prodotti culturali di una determinata comunità rivela quali siano, o siano stati, i suoi atteggiamenti e i suoi sistemi di pensiero; attraverso la ‘lettura’ delle stratificazioni delle culture è possibile individuarne le componenti e le dinamiche.La cultura tradizionale si manifesta principalmente attraverso usi e costumi, mediante feste, miti, leggende, che sono giunte sino a noi.

L'analisi di ciascuna delle forme attuali delle manifestazioni culturali tradizionali permette di risalire sia alla loro origine, sia di ricostruire la matrice culturale del luogo in questione, e constatare come molti elementi arcaici si sono conservati fino ad oggi.

Si possono, pertanto, ricostruire ‘percorsi mentali’ che hanno accompagnato le culture delle comunità toscane, che si sono conservati nel tempo pur trasformandosi parallelamente all'evoluzione della comunità.

La Via Francigena, come strumento di comunicazione e mediazione culturale, ha avuto notevole influenza sulle manifestazioni della cultura popolare, molte delle quali si sono tramandate, con poche variazioni, fino ai giorni nostri.

In Garfagnana e in Lunigiana forme autoctone sono state largamente influenzate da forme di importazione, come nel caso del teatro comico carnevalesco e del Maggio che, nati da antichi riti agresti, conservano oggi forme di religiosità tipicamente medievali.

La Via Francigena era, inoltre, il punto di ritrovo di giullari e cantastorie il cui repertorio prediligeva temi epici, leggendari e cavallereschi, quindi le gesta dei Paladini di Francia, e spaziava dagli argomenti religiosi a quelli novellistici.

Si consideri, ad esempio, che gran parte dei testi del Maggio prendono spunto proprio dalle gesta dei guerrieri portati in auge dai cantari dei cantastorie.

I prodotti della cultura popolare possono essere recuperati oggi in funzione della promozione e dello sviluppo di un territorio, divenendo elemento di incontro tra passato e presente attraverso la conoscenza e la salvaguardia del proprio patrimonio culturale; si recupera così quel sistema di relazioni che è alla base del processo dinamico tra innovazione e tradizione, testimonianza e manifestazione del genius loci di un territorio.



Azioni



‘Considerare l'istruzione e la formazione in relazione al problema dell'occupazione non significa che l'istruzione e la formazione debbano ridursi ad un'offerta di qualificazioni. La funzione essenziale dell'istruzione e della formazione è l'inserimento sociale e lo sviluppo personale, mediante la condivisione dei valori comuni, la trasmissione di un patrimonio culturale e l'apprendimento all'autonomia’ (Commissione Europea, Insegnare e apprendere, verso la società conoscitiva, 1995).

Istruzione e formazione pongono parallelamente le basi per uno sviluppo di lungo periodo rispondente a criteri di modernizzazione e qualità di sistema, di innovazione e di competizione a livello internazionale.

Superando una concezione di formazione professionale in termini di addestramento, è necessario concepire l'attività formativa come un processo continuo tra istruzione, formazione professionale, formazione continua, educazione permanente, che duri, quindi, per tutto l'arco della vita e la cui funzione fondamentale sia quella di condurre l'individuo a sviluppare il suo potenziale non solo in termini economici.

Ciò presuppone che la società interpreti correttamente le tendenze della propria evoluzione, che preveda uno sviluppo sostenibile a partire dal patrimonio culturale delle comunità locali, evitando il rischio di omologazione e uniformità culturale, con la conseguente perdita delle ‘diversità’ che significano ricchezza di conoscenze, esperienze e di possibilità evolutive.

L'acquisizione di conoscenze e competenze non può che essere accompagnata da una educazione del carattere, dal radicamento nella propria realtà culturale, da una sana curiosità verso il nuovo, da un interessamento alla responsabilità sociale.

La memoria e la comprensione del passato sono indispensabili per valutare il presente. La cultura storica (...) ha una duplice funzione di orientamento, nel tempo e nello spazio, essenziale per cogliere le proprie radici, lo sviluppo del senso di appartenenza collettiva e la comprensione degli altri... L'amnesia storica si paga socialmente con la perdita di riferimenti e di punti di riferimento comuni.’ (Commissione Europea, Insegnare e apprendere, verso la società conoscitiva, 1995).

Risulterà sicuramente proficuo uno stretto rapporto tra ‘società civile’ e scuola: la didattica contemporanea diviene sempre più consapevole della complessità dell'insegnare e si orienta, più che a compiere delle drastiche scelte alternative, a mediare, con responsabile attenzione ai vincoli ed ai risultati, fra ‘svolgimento del programma’ e autonomizzazione degli studenti, fra conoscenze e valori, fra sapere consolidato e sapere emergente, fra programmazione rigorosa e promozione della creatività degli allievi, fra quantità e qualità degli apprendimenti.

Inoltre, risulta, sempre più chiara, la richiesta, da parte del mondo imprenditoriale, di un innalzamento della qualità dei processi educativi e formativi, di una equilibrata e soddisfacente articolazione degli stessi sul territorio, di una più razionale integrazione delle attività formative con i processi di informazione e orientamento, ad esempio attraverso la realizzazione di reti europee e regionali di laboratori e di esperienze didattiche a partire dai valori e dalle ricchezze del territorio.

Il Progetto "La Toscana nel Medioevo. La Via Francigena" può essere strumento di una attività didattica ed educativa nella scuola, attraverso la realizzazione di progetti integrati d'area tra le scuole e le istituzioni del territorio, a razionalizzare e ottimizzare le risorse esistenti nell'ottica di un sistema formativo integrato i cui macro-temi potrebbero, ad esempio, essere i seguenti:

• la conoscenza del proprio ambiente nelle sue interazioni antropiche (socioculturali, economiche, ...);

• la salvaguardia ed il rispetto dell'ambiente e del patrimonio culturale di quello in cui essi vivono;

v la consapevolezza e la riappropriazione delle proprie radici e quindi il ©senso di appartenenzaª;

• l'accettazione di una propria visione multiculturale ed interculturale dei rapporti tra uomini e popoli diversi;

• la conoscenza storico-geografica del territorio di appartenenza (con particolare e specifico riferimento al periodo medievale-rinascimentale);

• il trasferimento delle considerazioni effettuate durante la ricerca ad altre situazioni distanti nello spazio e nel tempo;

• la consapevolezza che la Via Francigena è stata la grande comunicazione del medioevo, ovvero quel canale che consentì alle varie culture ed economie locali di confrontarsi e di avere un'ampia diffusione nel mondo fino ad allora conosciuto;

• l'acquisizione del concetto di comunicazione nel medioevo, o comunque in un tempo passato, e l'acquisizione del concetto di comunicazione del ©2000ª;

• lo sviluppo di abilità nella ricerca storica, sia a livello bibliografico che documentario, sia anche relativamente alla lettura dei manufatti architettonici, dei contesti urbani, alla toponomastica, alla ricerca delle tradizioni autoctone, ...

Il progetto può stimolare l'attivazione di sinergie tra enti locali, formazione e imprenditoria privata, stimolo alla individuazione di nuove professionalità e nuovi bacini occupazionali, alla ©invenzioneª di imprese ed allo sfruttamento dei giacimenti locali dell'occupazione, nonché supporto per le iniziative locali di sviluppo.

L'azione formativa potrebbe essere finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi nei settori:

n dell'agricoltura attraverso interventi per l'aggiornamento, la qualificazione, lo sviluppo delle capacità professionali in aree con attività agricole ad alto potenziale di immagine locale, nell'agriturismo, nel potenziamento dell'uso dell'agricoltura biologica, nella promozione e commercializzazione dei prodotti tipici ...

n dell'artigianato attraverso azioni che, partendo dall'eredità storica di ciascuna area territoriale, siano di stimolo al recupero di mestieri artistici e tradizionali per la riscoperta di antiche tecniche di lavorazione e alla individuazione di produzioni scomparse, riproponibili sul mercato, nonché alla individuazione, riqualificazione e/o diversificazione delle produzioni attuali (carta, vetro, tessile, ...) e nella promozione e commercializzazione ...

n del turismo attraverso formazione professionale e manageriale di addetti altamente specializzati nell'accoglienza, nel ristoro, nella promozione e nella ©commercializzazioneª dei prodotti, nella creazione di nuove professionalità legate ad una fruizione del territorio in termini di sistema complesso ...

n dei beni culturali attraverso azioni di riqualificazione e qualificazione del personale delle strutture culturali (musei, biblioteche, archivi, ...), di figure professionali nel campo del restauro, della manutenzione e custodia dei siti, nei servizi di diffusione della cultura, e individuazione di figure innovative ad esempio nel settore dell'ingegneria culturale ...

n dell'ambiente attraverso azioni di formazione di figure professionali capaci di realizzare ad esempio piani di sviluppo e gestione per parchi naturali, culturali ed aree protette e più in generale per la salvaguardia e tutela del patrimonio paesaggistico e ambientale e manutenzione delle zone naturali ...

n del terzo settore attraverso l'immissione e il rafforzamento della capacità imprenditoriali nell'area dei soggetti e delle organizzazioni ©no-profitª e, più in generale, nel vasto campo di operatori collettivi impegnati nello svolgimento di attività legate alla qualità della vita e al benessere individuale e collettivo nei settori dell'ambiente e dei beni culturali ...

Azioni


Realizzazione di una rete telematica del sistema Francigena



La banca dati telematica sarà funzionale al monitoraggio ed alla conoscenza dei territori interessati dal sistema Francigena e finalizzata all'offerta turistico-culturale, all'attività scientifica e a quella didattica.

La rete potrà fornire informazioni relative a itinerari tematici, musei, mostre, convegni, spettacoli, feste, ...; supporto allo sviluppo e coordinamento della ricerca scientifica sul sistema Francigena di musei, Università, archivi, centri di studio, associazioni culturali, ecc., accogliendo proposte, osservazioni, contributi di studio ...

Sarà altresì elemento di supporto e promozione delle attività didattiche svolte dalle scuole, facilitando il confronto delle conoscenze ed esperienze attivando in fieri una rete di laboratori.

La caratteristica di interattività, accessibilità a diversi livelli, multimedialità, consentiranno una fruizione differenziata, da informazioni generali a orientamenti particolari e specifici di studio, utili quindi al turista o al ricercatore specializzato, attivando un processo permanente di ricomprensione e riappropriazione del territorio e della cultura come risultante di un processo storico.