>Picchia medico nero che lo soccorre
"Sono fascista"[...]
La scena sconcertante è accaduta sotto casa di Marcello Vannutelli, in via Siderno, nel quartiere periferico Quarto Miglio. "Sporco negro", ha gridato l'uomo al medico appena è sceso dall'ambulanza , prendendo di sorpresa l'equipe del 118 che pensava di trovarsi davanti un inerme malato e ha invece dovuto fare i conti con la furia cieca e razzista dell'uomo. <
Meno male che la maggior parte dei fascisti, non sono (spero) come lui.
Uno vuole fare la questione di principio e morire piuttosto che farsi soccorrere da un negro? Mi pare veramente eccessivo, ma è un gesto che ha dell'eroico e che comunque è degno di rispetto.
Ma aggredire chi ti soccorre, negro o no, è da idioti oltre che da ingrati.
Prima di tutto essere negri non è una colpa (il che non significa affatto che tutte le razze siano uguali o abbiano eguale valore), secondo non è nemmeno una colpa emigrare se si è in condizioni di miseria, mentre è una colpa gravissima CONSENTIRE l'emigrazione, che crea disastri razziali, sociali e umani a chi emigra come, a maggior ragione, all'ospitante.
Se invece di scatenare la propria furia contro un povero medico (che è ben diverso che scatenarla contro uno spacciatore di droga albanese, che merita anche di peggio), si avesse più coscienza di quali classi dirigenti e gruppi d'opinione criminali (intellettuali, comunisti, ebrei, alta imprenditoria, massoni, no-global) in Occidentee consentono e incoraggiano i flussi migratori, forse riusciremmo a fare un po' più di strada in una direzione costruttiva.