un venerdì del passato ottobre... ore 10... aeroporto di ciampino, area militare, palazzina VIP... inizia così il mio viaggio a bordo della portaeri USA George Washington in navigazione nel mediterraneo...
la tensione si palpa nell'aria, scambio quattro chiacchere con i miei compagni di viaggio avvertendo però in loro una sottile, ma piacevole, tensione per quello che ci attenderà. Ci raggiungono tre militari americani che ci conducono in un salottino dove troviamo pronti sui divani la nostra dotazione personale per il viaggio: casco con visiera scura, giubbotto salvagente, tappi per le orecchie e kit di soppravivenza in mare... in stretto americano "slengato" ha inizio il briefing di sicurezza. Ci viene mostrato come indossare il casco (dopo esserci messi i tappi nelle orecchie) e come indossare il giubbotto salvagente. La fase successiva è la descrizione delle sensazioni che avvertiremo all'appontaggio sulla nave... aumenta in noi la tensione... "avvertirete un forte colpo al sedere e il contemporaneo aumento della potenza dei motori del Gruman; per qualche secondo avrete la sensazione di ri-decollare, sensazione però che immediatamente verrà annullata dalla frenata molto, ma molto brusca dell'aereo. Tutto ciò è provocato prima dall'inserimeto dei motori a "tutta canna" (appena l'aereo tocca il pontile della nave), procedura che assicura l'immediato ri-decollo nel qual caso l'aereo non agganciasse al primo colpo il cordone d'acciao di frenata, poi dall'arresto immediato della corsa provocato dall'eventuale aggancio del cavo... potrebbe succedere che l'appontaggio non avvenga al primo tentativo, non preoccupatevi ri-decolleremo e ripeteremo la procedura" ragazzi vi assicuro che in quel momento la "fifa" è aumentata!!!
iniziano le domande di curiosità. quella che va per la maggiore è quella sulla localizzazione della portaerei. domanda che non trova risposta per motivi di sicurezza.
Indossiamo il nostro armamentario e saliamo a bordo del gruman. ci attende un'ora e mezza di volo a bordo di un aereo rumorosissimo (ecco spiegato la ragione dei tappi) e per di più senza finestrini. Saliamo, entrando dalla "pancia" del velivolo e immediatamente scopriamo che i sedili sono disposti a file di due in senso contrario a quello di marcia. Ci cinturiamo in vita e sulle spalle e inseriamo il cavetto (collegato al casco) nella presa dell'interfono. Messa in-moto, rullaggio, con un forte tremolio dato dalla potenza delle eliche, e decollo regolare. Un'ora e venti di volo e per interfono annunciano che abbiamo avvistato la nave ma prima dell'atterraggio saremo costretti a fare qualche holding di attesa per consentire il completamento dell'appontaggio di alcuni F18 in rientro da delle missioni! Passano ancora una decina di minuti ed ha inzio la procedura di allineamento. Ancora un minuto e... are you ready? mezzo secondo ancora e... goooooooooooooooooooo... una fortissima botta al "sedere", una fortissima spinta in avanti (provocata dall'aumento della velocità dei motori) immediatamente annullata dall'aggancio del cavo di frenata che ci ributta contro il sedile provocando il sollevamento dei nostri piedi da terra!
scampato pericolo... sensazione provata bellissima!!
prima parte...