Già a Baghdad le salme
dei figli di Saddam
Ultimo aggiornamento 23 luglio 2003, 081 ora italiana (061 GMT)
Uday e Qusay Hussein
BAGHDAD (CNN) -- Le salme di Uday e di Qusay, i figli di Saddam Hussein morti martedì nel corso di un'operazione militare delle forze statunitensi a Mosul, nel nord dell'Iraq, sono state trasferite all'aeroporto internazionale di Baghdad, che si trova sotto il controllo delle forze anglo-americane. Lo ha reso noto una fonte ufficiale alleata.
Mercoledì pomeriggio il comando statunitense terrà una conferenza stampa per illustrare i dettagli del raid che ha portato alla morte dei due eredi di Saddam. E' già certo, comunque, che sui corpi, carbonizzati dall'incendio scoppiato nella villa assaltata dalle truppe Usa, verrà effettuato l'esame del dna.
Soddisfazione per l'operazione arriva naturalmente dalla Casa Bianca. "Erano esponenti di un regime brutale" ha commentato il portavoce Scott McClellan. I due erano stati "per molti anni responsabili di innumerevoli atrocità, perpetrate contro il popolo iracheno - ha aggiunto - e ora non potranno più gettare sull'Iraq l'ombra dell'odio"
Il primo ministro britannico, Tony Blair, dall'ultima tappa del suo tour asiatico a Hong Kong, ha affermato che l'uccisione di Uday e Qusay ha segnato "un grande giorno per il nuovo Iraq".
La conferma che fra i cadaveri di Mosul ci fossero i figli di Saddam,è arrivata martedì in serata dal comandante delle forze della Coalizione in Iraq, il generale americano Ricardo Sanchez.
Nel pomeriggio, informati della possibile presenza dei due fuggitivi, circa 200 soldati americani hanno dato vita a un vero e proprio assedio, durato diverse ore, intorno alla villa dove questi erano barricati.
Una furiosa sparatoria ha portato alla morte di quattro iracheni chiusi dentro l'abitazione. Alla fine la casa è stata data alle fiamme. Inizialmente fonti del Pentagono avevano dichiarato
"Li abbiamo identificati - aveva detto il generale Sanchez - tramite varie fonti". Uday, 39 anni, e Qusay, 37, erano i due esponenti del vecchio regime più ricercati dopo Saddam.
Le autorità americane avevano addirittura offerto 15 milioni di dollari a chiunque avesse consentito la loro cattura. "La taglia - ha precisato Sanchez - verrà adesso pagata a chi ci ha aiutato".
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