Risultati da 1 a 10 di 10
  1. #1
    Neutrino NO-TUNNEL
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    Predefinito Silvio : Quelle maledette intercettazioni parlano anche di cocaina (18/06/2009)

    ...sarà per questo che non vogliono farla parlare?


    Silvio : Quelle maledette intercettazioni parlano anche di cocaina

    Le rivelazioni di quattro
    donne ai magistrati di Bari
    GUIDO RUOTOLO
    BARI
    Patrizia D’Addario non è l’unica donna a essere stata sentita dal pm di Bari, Giuseppe Scelzi, sulla sua partecipazione agli incontri a Palazzo Grazioli. Altre tre ragazze, anzi donne, hanno verbalizzato (una a Roma) di essere state pagate per partecipare alle feste, veri e propri festini, di Villa Certosa (Porto Rotondo) e palazzo Grazioli (Roma). Confermando così lo scenario delineato da Patrizia D’Addario al «Corriere della Sera». La donna ha raccontato alla Procura di Bari di aver chiesto duemila euro per andare a una festa da Silvio Berlusconi. E di aver rivolto al Presidente una richiesta per risolvere il suo problema: rendere edificabile un suolo agricolo per costruire un residence. Una delle testimoni, con l’autorizzazione del pm Giuseppe Scelzi, sarebbe riparata all’estero. Una fuga dettata dalle preoccupazioni delle conseguenze delle sue dichiarazioni: «Temo per la mia sicurezza».. Quattro testimoni raccontano di essere state «ingaggiate» dall’imprenditore della sanità Giampaolo Tarantini - indagato per induzione alla prostituzione - per partecipare ai festini nella capitale e in Sardegna. Alle donne, l’amico di Berlusconi che ha una villa a Porto Rotondo, garantiva un «cachet», il volo in aereo, il taxi, l’albergo, l’auto con l’autista e, prima di entrare nelle dimore del Presidente, «mi raccomando tenete i finestrini alzati».

    Alle donne venivano date anche disposizioni su come vestirsi. Nei racconti delle testimoni, soldi, aerei, alberghi di lusso e i soliti regali del Cavaliere: farfalle e ciondoli. Alla Procura di Bari, Patrizia D’Addario ha consegnato anche le registrazioni degli incontri con il premier. La donna, candidata alle elezioni comunali in una lista - «La Puglia prima di tutto» - collegata a quella del candidato a sindaco del Popolo delle libertà, Simone Di Cagno Abbrescia, ha deciso di rivolgersi ai magistrati dopo aver subito uno «strano» furto a casa. Questo filone sulla induzione alla prostituzione nasce all’interno dell’inchiesta di Bari sulla malasanità. E’ appena agli inizi e già deflagra prepotentemente a Roma, nei palazzi delle istituzioni. Perché il filo d’Arianna di banali intercettazioni di indagati nell’ambito di una inchiesta su appalti pilotati - sembra che nelle conversazioni si parli anche di cocaina - ha portato anche ai festini nelle dimore di Silvio Berlusconi. La prima volta di Patrizia D’Addario è stata a metà ottobre dell’anno scorso.

    Lei ricorda di non essere stata l’unica, quella sera, a Palazzo Grazioli. E che Berlusconi mostrò alle ragazze il video con Bush, raccontò barzellette e intonò le sue canzoni. Per quella sera, visto che non rimase a palazzo Grazioli, fu pagata soltanto mille euro. Due settimane dopo, la notte di Barak Obama presidente degli Usa, Berlusconi le chiese di rimanere. E si impegnò ad aiutarla a risolvere il problemino barese della licenza per costruire il suo residence. Quando rientrò in albergo, una sua amica le disse: «Ma te la busta l’hai presa?». Lei rispose di no. Ma evidentemente c’era la promessa dell’intervento su Bari, per quella licenza. Agli inizi di marzo, alla donna viene promesso da Giampaolo Tarantini un posto in lista alle Europee. Ma alla fine ha strappato soltanto una candidatura alle comunali, in una lista collegata.

    Giampaolo Tarantini, il titolare (insieme al fratello Claudio) della «Tecnohospital», e che potrà avere sviluppi clamorosi è al centro dell’inchiesta. Naturalmente, le dichiarazioni delle quattro testimoni dovranno adesso essere verificate, come pure gli inquirenti dovranno accertare se quelle registrazioni, nelle quali si sente parlare Silvio Berlusconi, consegnate da Patrizia D’Addario, sono effettivamente autentiche. Sono due i filoni «madre» delle inchieste sulla sanità pugliese. Il primo, quello del sostituto procuratore antimafia Pino Scelzi - è il magistrato che agli inizi del 2000 chiese l’arresto del presidente del Montenegro, Milo Dukanovic, per contrabbando di sigarette - che vede indagati per corruzione primari del Policlinico, direttori sanitari, i fratelli Tarantini. Il succo dell’inchiesta è che gli appalti per le forniture sanitarie siano stati pilotati. Il secondo filone, quello del pm antimafia Desirè Digeronimo, ha già visto una vittima eccellente: l’assessore regionale alla Sanità del governatore Nichi Vendola, Alberto Tedesco. Che si è dimesso. Indagato nell’ambito di una inchiesta partita sulla gestione degli appalti sui rifiuti ad Altamura. E approdata agli appalti nella sanità. Di sicuro, per colpa delle maledette intercettazioni.
    Silvio : Quelle maledette intercettazioni parlano anche di cocaina ... | Fai notizia - il primo sito di giornalismo partecipativo
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  2. #2
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    Predefinito Rif: a proposito di D'Addario: lo sapete che si parla anche di cocaina?

    che Berluscazzo questo teme
    "Il PDL prenderà il 45%"

  3. #3
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    Predefinito Rif: a proposito di D'Addario: lo sapete che si parla anche di cocaina?

    Citazione Originariamente Scritto da matrix Visualizza Messaggio
    ...sarà per questo che non vogliono farla parlare?


    Silvio : Quelle maledette intercettazioni parlano anche di cocaina

    Le rivelazioni di quattro
    donne ai magistrati di Bari
    GUIDO RUOTOLO
    BARI
    Patrizia D’Addario non è l’unica donna a essere stata sentita dal pm di Bari, Giuseppe Scelzi, sulla sua partecipazione agli incontri a Palazzo Grazioli. Altre tre ragazze, anzi donne, hanno verbalizzato (una a Roma) di essere state pagate per partecipare alle feste, veri e propri festini, di Villa Certosa (Porto Rotondo) e palazzo Grazioli (Roma). Confermando così lo scenario delineato da Patrizia D’Addario al «Corriere della Sera». La donna ha raccontato alla Procura di Bari di aver chiesto duemila euro per andare a una festa da Silvio Berlusconi. E di aver rivolto al Presidente una richiesta per risolvere il suo problema: rendere edificabile un suolo agricolo per costruire un residence. Una delle testimoni, con l’autorizzazione del pm Giuseppe Scelzi, sarebbe riparata all’estero. Una fuga dettata dalle preoccupazioni delle conseguenze delle sue dichiarazioni: «Temo per la mia sicurezza».. Quattro testimoni raccontano di essere state «ingaggiate» dall’imprenditore della sanità Giampaolo Tarantini - indagato per induzione alla prostituzione - per partecipare ai festini nella capitale e in Sardegna. Alle donne, l’amico di Berlusconi che ha una villa a Porto Rotondo, garantiva un «cachet», il volo in aereo, il taxi, l’albergo, l’auto con l’autista e, prima di entrare nelle dimore del Presidente, «mi raccomando tenete i finestrini alzati».

    Alle donne venivano date anche disposizioni su come vestirsi. Nei racconti delle testimoni, soldi, aerei, alberghi di lusso e i soliti regali del Cavaliere: farfalle e ciondoli. Alla Procura di Bari, Patrizia D’Addario ha consegnato anche le registrazioni degli incontri con il premier. La donna, candidata alle elezioni comunali in una lista - «La Puglia prima di tutto» - collegata a quella del candidato a sindaco del Popolo delle libertà, Simone Di Cagno Abbrescia, ha deciso di rivolgersi ai magistrati dopo aver subito uno «strano» furto a casa. Questo filone sulla induzione alla prostituzione nasce all’interno dell’inchiesta di Bari sulla malasanità. E’ appena agli inizi e già deflagra prepotentemente a Roma, nei palazzi delle istituzioni. Perché il filo d’Arianna di banali intercettazioni di indagati nell’ambito di una inchiesta su appalti pilotati - sembra che nelle conversazioni si parli anche di cocaina - ha portato anche ai festini nelle dimore di Silvio Berlusconi. La prima volta di Patrizia D’Addario è stata a metà ottobre dell’anno scorso.

    Lei ricorda di non essere stata l’unica, quella sera, a Palazzo Grazioli. E che Berlusconi mostrò alle ragazze il video con Bush, raccontò barzellette e intonò le sue canzoni. Per quella sera, visto che non rimase a palazzo Grazioli, fu pagata soltanto mille euro. Due settimane dopo, la notte di Barak Obama presidente degli Usa, Berlusconi le chiese di rimanere. E si impegnò ad aiutarla a risolvere il problemino barese della licenza per costruire il suo residence. Quando rientrò in albergo, una sua amica le disse: «Ma te la busta l’hai presa?». Lei rispose di no. Ma evidentemente c’era la promessa dell’intervento su Bari, per quella licenza. Agli inizi di marzo, alla donna viene promesso da Giampaolo Tarantini un posto in lista alle Europee. Ma alla fine ha strappato soltanto una candidatura alle comunali, in una lista collegata.

    Giampaolo Tarantini, il titolare (insieme al fratello Claudio) della «Tecnohospital», e che potrà avere sviluppi clamorosi è al centro dell’inchiesta. Naturalmente, le dichiarazioni delle quattro testimoni dovranno adesso essere verificate, come pure gli inquirenti dovranno accertare se quelle registrazioni, nelle quali si sente parlare Silvio Berlusconi, consegnate da Patrizia D’Addario, sono effettivamente autentiche. Sono due i filoni «madre» delle inchieste sulla sanità pugliese. Il primo, quello del sostituto procuratore antimafia Pino Scelzi - è il magistrato che agli inizi del 2000 chiese l’arresto del presidente del Montenegro, Milo Dukanovic, per contrabbando di sigarette - che vede indagati per corruzione primari del Policlinico, direttori sanitari, i fratelli Tarantini. Il succo dell’inchiesta è che gli appalti per le forniture sanitarie siano stati pilotati. Il secondo filone, quello del pm antimafia Desirè Digeronimo, ha già visto una vittima eccellente: l’assessore regionale alla Sanità del governatore Nichi Vendola, Alberto Tedesco. Che si è dimesso. Indagato nell’ambito di una inchiesta partita sulla gestione degli appalti sui rifiuti ad Altamura. E approdata agli appalti nella sanità. Di sicuro, per colpa delle maledette intercettazioni.
    Silvio : Quelle maledette intercettazioni parlano anche di cocaina ... | Fai notizia - il primo sito di giornalismo partecipativo
    Che scoop!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Ah, no, la notizia è del 18/06/2009 e il Procuratore di Bari ha smentito qualsiasi aspetto penale rilevante a carico di Berlusconi nell'ambito di questa inchiesta...

  4. #4
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    Predefinito Rif: a proposito di D'Addario: lo sapete che si parla anche di cocaina?

    LUI sa come stanno le cose, sa cosa succedeva ai festini..e sa che verrà fuori tutto..
    Ultima modifica di luciana; 01-10-09 alle 20:09

  5. #5
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    Predefinito Rif: a proposito di D'Addario: lo sapete che si parla anche di cocaina?

    Berlusconi: "Nessun giro di prostituzione''. Procura Bari: non c'è alcun reato
    Patrizia D'Addario e Silvio Berlusconi
    ultimo aggiornamento: 10 settembre, ore 19:20
    Roma - (Adnkronos/Ign) - Il premier: ''Erano solo belle donne, amiche di Tarantini. Mai versato neanche un euro per prestazioni sessuali''. D'Alema al Corsera: ''Non conosco Tarantini e non ha mai organizzato una cena per me". ''Trenta ragazze e 1.000 euro a chi restava''. Ecco il 'pacchetto'. Interpellanza di Cossiga a Maroni: ''Ma i Servizi sapevano?''. 'Roma brucia', il durissimo attacco del 'Times'
    leggi i commenti commenta 1 vota 4 invia stampa
    Roma, 10 set. (Adnkronos/Ign) - "Confermo che nella mia vita non ho mai, neppure una volta dovuto dare dei soldi a qualcuno per una prestazione sessuale e vi spiego anche perche'. Perche' per chi ama conquistare la gioia e la soddisfazione piu' bella e' proprio la conquista. Se paghi, mi domando, che gioia ci potrebbe essere...". Silvio Berlusconi parla alla conferenza stampa congiunta con Jose' Luis Zapatero al vertice italo-spagnolo alla Maddalena.



    Il premier coglie l'occasione per parlare, bacchettare la stampa e respingere al mittente "le calunnie e le menzogne" che vengono scritte sulla sua vita privata. E ribadisce: "Non esiste alcun giro di prostituzione". Il Cavaliere parla dell'inchiesta della magistratura di Bari e si difende: "Una persona di Bari, Tarantino o Tarantini, e' venuta ad alcune cene facendosi accompagnare da belle donne. Ragazze che questo signore portava come sue amiche, come sue conoscenti".
    La Procura di Bari, intanto, esclude qualsiasi responsabilità penale per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nell'ambito dell'inchiesta sulle escort che Giampaolo Tarantini ha portato durante le serate organizzate a Palazzo Grazioli, residenza del premier: "E' assolutamente fuori da qualsiasi responsabilità penale", ha detto Antonio Laudati, nuovo procuratore della Repubblica di Bari che spiega: "Da quello che viene pubblicato sui giornali è di tutta evidenza".
    Dal canto suo, il legale del Cavaliere, Niccolò Ghedini, è soddisfatto: “Le dichiarazioni del procuratore della Repubblica di Bari – dice il deputato del Pdl - dimostrano ciò che il presidente Berlusconi ha avuto modo di evidenziare più volte, ovvero la sua totale estraneità alle inchieste in corso”. “Le reiterate pubblicazioni di materiale di indagine - aggiunge Ghedini - fra l'altro in violazione del segreto e con evidente commissione di reati, assumono chiare connotazioni di straordinaria gravità essendo correlate soltanto non già a vicende penalmente rilevanti ma a fantasiose ricostruzioni di fatti privati, non solo senza che vi sia stato alcun accertamento, ma radicalmente smentite dagli ipotizzati protagonisti”.
    Intanto, Massimo D'Alema in una lettera al Corriere della sera, ha spiegato di non "conoscore Giampaolo Tarantini. Pur essendo da oltre 20 anni parlamentare della Puglia e avendo certamente molte conoscenze comuni con l'imprenditore di Bari non ho mai avuto occasione di incontrarlo, di frequentarlo, di ricevere da lui richieste o di chiedergli qualcosa".
    "Non mi occupo di appalti della sanita' pugliese ne' di altri rami di attivita' in cui opera in modo industrioso il poliedrico imprenditore", scrive D'Alema spiegando tra l'altro: "Nelle elezioni politiche non esiste piu' il voto di preferenza ed io non ho promosso ne' concordato ne' richiesto alcuna iniziativa 'per D'Alema' che non avrebbe avuto alcun senso. Ho partecipato a centinaia di incontri, compresi pranzi e cene, per il Partito democratico". Alla cena chiamata in causa da Tarantini negli interrogatori "arrivai tardi, feci un breve saluto, e me ne andai. Mi rivolsi a un pubblico di professionisti e operatori della medicina", "non avevo alcuna idea di chi aveva organizzato, promosso e pagato".
    D'Alema continua: "L'impressione e' che questo episodio di cui abbiamo letto ormai infinite cronache su tutti i giornali venga enfatizzato solo allo scopo di accostare il mio nome a vicende rispetto alle quali sono del tutto estraneo". Dicendosi "umanamente dispiaciuto" per Sandro Frisullo, il presidente di 'Italianieuropei' aggiunge: "Tuttavia egli ha sbagliato", ma "ha riconosciuto i suoi errori" e ha lasciato il governo regionale."Non si capisce perche' questo principio di responsabilita' che vale per l'assessore Frisullo non debba a maggior ragione valere per il presidente del Consiglio". D'Alema sottolinea: "Non c'e' nessun sistema di potere che il partito democratico o io vogliamo proteggere, ne' alcuno scheletro nell'armadio che vogliamo nascondere. Siamo interessati alla chiarezza e alla verita' perche' questa e' la condizione per fare effettivamente pulizia e anche per diradare i polveroni e restituire autorevolezza alla politica''.

    Berlusconi: "Nessun giro di prostituzione''. Procura Bari: non c'è alcun reato - Adnkronos Cronaca

  6. #6
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    Predefinito Rif: a proposito di D'Addario: lo sapete che si parla anche di cocaina?

    Citazione Originariamente Scritto da luciana Visualizza Messaggio
    LUI sa come stanno le cose, sa cosa succedeva ai festini..e sa che verrà fuori tutto..
    speriamo quanto prima, magari il giorno dopo la bocciatura del lodo alfano repapelle:
    "Il PDL prenderà il 45%"

  7. #7
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    Predefinito Rif: Silvio : Quelle maledette intercettazioni parlano anche di cocaina (18/06/2009)

    Figliolo, lei è un asino...
    (D.Pastorelli, cit.)


  8. #8
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    Question Rif: Silvio : Quelle maledette intercettazioni parlano anche di cocaina (18/06/2009)

    Citazione Originariamente Scritto da matrix Visualizza Messaggio

    Silvio : Quelle maledette intercettazioni parlano anche di cocaina
    Questo è il titolo dell'articolo o è quello che si definisce in gergo giornalistico "un virgolettato" ovvero l'esatto contenuto di una frase detta da Silvio Berlusconi?

    :mmm:
    ________________________________


    Impossibilia nemo tenetur

  9. #9
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    Predefinito Rif: Silvio : Quelle maledette intercettazioni parlano anche di cocaina (18/06/2009)

    potrebbe anche essere un virgolettato ma il punto è un altro: è vero che non ci sono reati a carico del premier, ma voi vi sentireste sicuri con un premier che potrebbe(il condizionale è d'obbligo) fare uso di quella roba? la certezza ovviamente non c'è ma dato che c'è il sospetto io mi domando ma qualcuno si chiede come me a che razza di personaggio stiamo affidando le sorti del paese?
    Nè DAVANTI Nè DI DIETRO, MA DI LATO

  10. #10
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    Predefinito Rif: Silvio : Quelle maledette intercettazioni parlano anche di cocaina (18/06/2009)

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