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    Dalla parte del torto!
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    Predefinito Diagnosi dell'Età Oscura

    La democrazia massonica, con incomparabile perfidia, si dà delle arie di apostolo della pace in terra ma nel medesimo momento proclama ed incita alla guerra fra gli uomini e Dio. Dunque assurda pace fra gli uomini e guerra contro Dio. La subdola perfidia si rivela poichè essa, per ingannare, usa le parole stesse del Redentore e poi lo addita come un nemico dell'umanità. Cosicchè mentre demoniacamente finge di voler difendere la vita degli uomini, in realtà li spinge a perderla, dichiarando di difenderli dalla morte ma spingendoli alla morte eterna. Si deve quindi partire dall'idea dell'uomo nel suo valore spirituale avendo ben chiari quelli che sono i segni tangibili dell'epoca ultima. Il valore numerico parlamentaristico, pluralista dell'odierno regime porta alla definitiva morte degli individui. E proprio contro di esso si dovrebbero alzare barriere spirituali alte il più possibile onde isolare l'ambiente tradizionale dal resto del mondo, difendendolo dalla vigliaccheria, dalla dissoluzione, da tutte quelle passioni, insomma, che distruggono i popoli.


    Diagnosi della situazione attuale
    L'ingresso nel prossimo millennio si presenta sotto il segno della crisi. Questi ultimi anni del XX secolo sono caratterizzati, in effetti, dal segno di una crisi senza precedenti, che riveste tutti i campi dell'esistenza, alla quale niente riesce a porre rimedio e che si va aggravando pericolosamente e progressivamente man mano che passano gli anni, portando il mondo sull'orlo dell'abisso. Viviamo una fase crepuscolare di decadenza e degenerazione, di profonda regressione. Si osserva dappertutto un processo di oscuramento, di sprofondamento nel materiale, di disgregazione e frammentazione, di perversione e miseria morale, di corruzione e avvilimento generalizzati, di affermazione della volgarità e della frivolezza, di rimbecillimento e abbrutimento di massa, di svuotamento e impoverimento intcriore degli esseri umani, di dissoluzione e distruzione di ogni valore. Siamo nella fase finale di quello che la tradizione indù chiama il Kali-Yuga, l' "Età oscura", l'Era cupa e tenebrosa.
    Due aspetti si presentano come i più caratteristici dell'epoca attuale: la confusione e lo squilibrio, il disorientamento e l'instabilità, il disordine e l'insicurezza, il caos e l'incertezza. Il disordine si estende dappertutto. Tutto è sovversione, inquietudine e turbolenza. Nessuno nelle fondamentali questioni della vita sa a cosa attenersi. Non c'è nulla di certo, stabile o affidabile. Non ci sono norme né principi che orientino la vita degli individui e della società. Non si riesce a distinguere il vero dal falso, il giusto dall'ingiusto, il normale dall'anormale. È questa un'epoca di cecità e di miopia intellettuale, di regressione culturale e spirituale. Si disprezza la verità, che a nessuno importa più di tanto e che ampi settori guardano con astio e con odio viscerale, cercando di sopprimerla, asfissiarla, soppiantarla o differirla con tutti i mezzi a loro disposizione. Si propagano tutti i tipi di errori e deviazioni. Tutto è oggetto di discussione, si critica, si deturpa e si confuta. Perfino le cose più sacre sono oggetto di burla e scherno. Prevale una completa inversione dei valori. Si fomentano, coltivano e applaudono come la cosa più naturale del mondo le peggiori aberrazioni e anormalità. Allo stesso tempo si disprezza, ridicolizza, attacca e si combatte, arrivando perfino a bandirlo, tutto ciò che rende degna la vita: la nobiltà, la bellezza, l'onestà, la bontà. Si difendono con totale impunità, con la maggior sfacciataggine e con irresponsabile parsimonia, le idee più strampalate e nefaste. L'eterodossia è esaltata come forma suprema di sapienza e la stupidità accolta come modello eccelso di intelligenza. Tutto vacilla, minato dal dubbio, dal soggettivismo e dal caos delle opinioni. L'incredulità, l'agnosticismo e lo scetticismo avanzano travolgentemente. Non si crede in nulla, salvo nel denaro, nel divertimento e nei propri interessi egoistici. L'attivismo frenetico introduce nell'esistenza un fattore di accelerazione, di mobilità estrema, di inquietudine, di malessere e precipitazione che contribuiscono a complicare e deteriorare sempre più le cose.
    I sistemi sociali, politici ed economici si dimostrano ogni giorno più incerti e instabili. L'instabilità finanziaria scuote i mercati, rendendo impossibile un'economia sana e normale. La disoccupazione, l'inflazione, gli interessi usurai, le fluttuazioni delle monete e i repentini capovolgimenti rovinano le famiglie, le imprese e le nazioni. Le crisi economiche si succedono senza sosta una dopo l'altra vertiginosamente, assumendo una progressiva gravita a causa della globalizzazione dei circuiti commerciali e dei processi produttivi. A questo si aggiunge la progressiva crisi del sistema industriale, che provoca la chiusura di imprese, il ridimensionamento degli organici, le riconversioni brutali, l'impoverimento di intere regioni. Una crisi che, del resto, si annuncia con contorni molto più duri per il futuro; poiché a causa dei problemi energetici, strutturali e altre ragioni di ben diversa natura che lo affliggono - costi, saturazione dei mercati, ecc. - il sistema industriale capitalista si avvia ad un collasso totale, i cui terribili effetti sociali possiamo appena immaginare. L'invecchiamento della popolazione provoca a sua volta un grave squilibrio nella struttura delle classi d'età che in futuro determinerà, di conseguenza, effetti destabilizzanti in tutte le fasce sociali delle nazioni più sviluppate, particolarmente vulnerabili a questo tipo di problemi: sicurezza sociale, pensioni, lavoro, tasse, educazione. In campo politico, F instabilità dei governi semina l'incertezza e lo scoramento nei cittadini, rendendo impossibile una politica di ampio respiro. La corruzione si propaga in modo allarmante tra i governi e le classi dirigenti della società, contagiando tutto l'organismo sociale. C'è una crescente perdita di fiducia fra persone e istituzioni: nessuno confida in nulla e in nessuno. Il discredito si estende su organismi, entità e organizzazioni tanto a livello nazionale quanto internazionale. Un senso di impotenza, di indignazione e di apatia invade tutti quanti.
    Come avviene in ogni situazione di caos e instabilità, esplode ogni tipo di tensioni e conflitti, che acquistano una virulenza inusitata e che aggravano ulteriormente la confusione e lo squilibrio esistenti. Sorgono conflitti a tutti i livelli: tra nazioni, razze, etnie, regioni, confessioni religiose, generazioni, sessi, classi e categorie professionali. Si assiste ad un'autentica esplosione di brutalità, di crudeltà, di brama distruttiva, di sete di sangue, di voglia di morte e di vocazione omicida. Affiorano i peggiori e più violenti istinti della belva umana. L'odio, il risentimento, l'invidia e la malevolenza rendono impossibile la convivenza pacifica fra gli individui e i popoli. Il culto del successo e l'esaltazione della competizione ad oltranza provocano l'aggressività, già di per sé molto forte in quest'era di abbandono, di egoismo e di forti passioni. La violenza cresce fino ad estremi inusitati. Le guerre e i conflitti si estendono dappertutto. Mattanze, massacri, assassini! di massa, genocidi e pulizie etniche sono all'ordine del giorno. Si sterminano milioni di persone con sorprendente indifferenza, come se si trattasse di un lavoro di routine o di un normale impegno di governo. Gli scioperi, le lotte di classe e i conflitti sociali di ogni tipo lacerano la vita della comunità. Il terrorismo si propaga come un'epidemia sulla faccia del pianeta: non c'è paese né città che sfugga alla stretta del terrore pianificato e indiscriminato. Gli attentati terroristici, che appaiono come autentici tratti distintivi di questa fine di secolo, sono ogni giorno più arditi e con effetti più sanguinali. La delinquenza registra livelli di crescita preoccupanti. I furti, gli assassinii e le violenze aumentano in maniera allarmante, arrivando ad avere in molti casi dei bambini non solo come vittime passive del delitto, ma anche come suoi esecutori e protagonisti aitivi. Il crimine organizzato si estende incontrollato in tutte le nazioni: le mafie consolidano la loro forza e vedono aumentare il loro potere, arrivando ad essere il narcotraffico uno dei più redditizi affari del mondo. Il vandalismo delle bande giovanili assedia le città più tranquille e distrugge le vite dei suoi abitanti. La violenza invade perfino i campi sportivi, che si trasformano in sanguinosi campi di battaglia. In questo clima di odio e violenza, i terrificanti arsenali delle grandi e delle piccole potenze, l'invenzione di armi sempre più distruttive, la minaccia della guerra chimica e batteriologica a larga diffusione non disegna propriamente un panorama molto lusinghiero per il futuro. È facile immaginare cosa succederà quando questi pericolosi mezzi di distruzione di massa cadranno in mano di qualcuna delle organizzazioni terroristiche, le quali oggigiorno proliferano come funghi in tutto il mondo e che sono capaci di tutto nella loro furia omicida.
    Sotto l'apparenza di una totale libertà, si vanno affermando raffinati sistemi di controllo, oppressione e repressione mai visti prima. Sono questi, tempi di schiavitù e tirannia, nei quali la mente totalmente asservita si compiace della sua abietta servitù, ritenendo che le catene rendano gli esseri liberi ed emancipati come non è mai avvenuto prima nella storia. C'è un'offensiva in piena regola contro la dignità e la libertà dell'essere umano. Le macchine, il denaro e la massa impongono il loro potere dispotico e assoluto. L'ossessione consumistica trasforma gli individui in servi della moda e della pubblicità che creano bisogni artificiali. La sessualizzazione della vita trasforma l'uomo in schiavo del sesso. E lo stesso si potrebbe dire per molte altre cose: la droga, l'alcool, il lavoro, lo sport, il piacere, eccetera. Le ideologie - vero oppio della mente - schiavizzano il pensiero degli individui. L'uomo moderno vive come un posseduto: dominato, alienato, turbato da mille cose; sottomesso a un'infinità di forze esterne che gli dettano il suo comportamento e al cui potere non riesce a sfuggire. La crescente tendenza alla spersonalizzazione propria della civilizzazione moderna, nella quale le astrazioni, le finzioni giuridiche e gli enti anonimi determinano le relazioni sociali, accentua questa tendenza all'alienazione, al dispotismo e alla schiavitù. L'interventismo dello Stato, la crescita mostruosa delle burocrazie, l'aumento della pressione fiscale e l'espoliazione a base di imposte, la cleptocrazia e l'insaziabile rapacità dei governanti vanno riducendo i limiti di autonomia e libera iniziativa di individui e gruppi sociali fino a toccare parossismi che in altre epoche sarebbero stati considerati intollerabili. La regolamentazione burocratica si intromette in tutti gli aspetti della vita e soffoca fino agli ultimi margini di intimità. Tutto questo viene ad aggravarsi per le tendenze livellatrici, egualitarie e collettiviste dominanti, che danno vita a dittature idéologiche alle quali è difficilissimo opporsi. Si vanno imponendo sistemi totalitari che pretendono di controllare la vita, in tutte le sue manifestazioni e forme di espressione, per adattarla ai suoi postulati ideologici. Persine nei paesi che si ritengono fra i più liberali, si stabilisce un sofisticato controllo poliziesco dell'esistenza dei cittadini, i quali non possono fare un solo movimento senza che ciò automaticamente si rifletta in qualche documento o apparato fiscale. Tutti si sentono spiati e controllati in ogni istante. Si incrementano senza sosta i meccanismi e corpi repressivi, di controllo, di ispezione e di sanzione o di correzione. Intense campagne di "lavaggio del cervello" e di "lavaggio del carattere" mantengono, con l'ausilio dei potenti mezzi tecnici della civilizzazione moderna, questo clima di vile e accomodante servilismo per cui il cittadino contribuente e votante è convinto di vivere nel migliore dei mondi e presta il suo entusiastico appoggio al
    sistema. In quest'epoca hanno un particolare sviluppo quelle che Gabriel Marcel chiamò "tecniche di avvilimento".
    Il livello intellettuale della popolazione si abbassa in modo progressivo e spaventoso, così come il suo livello morale, il che la rende facilmente manipolabile e vittima designata di qualunque forma di tirannia. Questa eclisse dell' intelligenza porta con sé un oscuramento dell'anima ed ha come conseguenza un aumento della stupidità e della demenza, dell'irresponsabilità e della pazzia, dell'incoscienza e dell'isteria collettiva. La sapienza diventa inaccessibile per questa umanità stupida e superficiale degli ultimi tempi, posseduta dalla propria cultura e razionalità, certa di essere la più intelligente - o meglio, l'unica intelligente - della storia. Non si comprendono cose, verità e principi, che in altri secoli gente analfabeta comprendeva con chiarezza e senza alcun sforzo. L'irrazionalità imprime il suo sigillo sull'esistenza quotidiana, in questo mondo intellettualmente povero, determinando il comportamento delle persone, le loro opinioni e atteggiamenti, il loro modo di vedere le cose, il loro modo di vivere e di agire, che diventano totalmente irrazionali, vi scerali e passionali. Il mondo è sul punto di diventare un grande manicomio. Un simile processo di istupidimento e impazzimento generale è stimolato, fomentato e propiziato in modo cosciente e pianificato dai centri occulti detentori del potere, ai quali interessa avere a che fare con delle menti docili e servili che obbediscano entusiasticamente - benché, questo si, molto democraticamente - ai suoi dettati e consegne. Non è difficile dedurre l'incidenza che la crisi della ragione e dell' intelligenza hanno nel degrado della vita. La rozzezza, la grossolanità, la volgarità, il plebeismo, la mancanza di rispetto e le cattive maniere guadagnano terreno a grandi passi e travolgono ogni cosa al loro passaggio. L'insolenza e l'impertinenza si ergono a padroni dello scenario culturale e sociale. La volgarità e la mediocrità impongono la loro legge. Scienziati, sociologi e pensatori constatano con trepidazione come si spengono le fonti della creatività, strettamente legate all'intelligenza e alla morale. Si accentua in modo allarmante lo squilibrio psichico, mentale ed emozionale della popolazione. Fenomeno che assegna un posto di rilievo all'esercito di psicologi, psichiatri, psicoterapeuti e psicanalisti che cresce sproporzionatamente nelle nazioni più avanzate. Conseguenza di quest'impoverimento intellettuale e di questo squilibrio psichico è la straordinaria diffusione che incontrano alla fine del millennio le sette, le correnti occultistiche e le organizzazioni pseudo-mistiche di ogni colore e gradazione, autenti-che accalappiapolli. Tutto ciò contribuisce alla destabilizzazione generale, all'incremento della confusione e al trionfo della violenza.
    In questa fase crepuscolare, e in conseguenza del generalizzato declivio intellettuale, le religioni subiscono una tale decadenza che le porta a dimenticare la loro più profonda dottrina - il loro nucleo esoterico - e ad accentuare esageratamente gli aspetti più superficiali e contingenti del loro patrimonio spirituale - la loro dimensione exoterica -, il che provoca un grave processo di impoverimento e di ottundimento spirituale. Sorgono così i fondamentalismi e gli integralismi, con la loro sequela di intransigenza, intolleranza e fanatismo, che a volte sfociano nella violenza armata, trovandosi associate in più di un'occasione simili correnti estremiste con il fenomeno terrorista. La religione viene ridotta a un vuoto moralismo o ad una serie di precetti umanitari che poco hanno a che vedere con la trascendenza e la vera religione. La maggioranza dei leader religiosi, incapaci di accedere alla dimensione sapienziale della loro tradizione, vengono sedotti dallo spirito dei tempi e finiscono per venerare gli idoli dell'epoca. Generalmente non fanno altro che seguire le correnti dominanti e non trovano di meglio per aggiornare la propria fede che convertirla in una specie di messaggio politico-sociale o ideologico, uno dei tanti fra quelli che abbondano in questi tempi di crisi.
    Gli squilibri affliggono seriamente anche l'organismo fisico degli esseri umani, traducendosi nella comparsa e diffusione di malattie di fronte alle quali la medicina moderna si sente del tutto impotente, alcune delle quali vengono considerate "la peste del XX secolo": cancro, aids, alzheimer, depressione, infarto, stress e affezioni psicosomatiche in generale. E nuove e terribili malattie, dagli effetti imprevedibili, combinati con problemi sanitari prima inconcepibili - come, per esempio, la mutazione dei virus e la loro immunità ai farmaci finora utilizzati per combatterli - si profilano all'orizzonte, evocando il ricordo delle epidemie che flagellarono l'Europa in secoli passati, ma con un effetto molto più devastante.
    L'instabilità e lo squilibrio propri della crisi si proiettano, infine, sulla natura, sull'ambiente e sull'ordine cosmico. La manifestazione di questa ripercussione cosmica, naturale e ambientale della crisi è il sempre più pressante problema ecologico. L'equilibrio ecologico si è rotto già da molto tempo a causa dell'aggressività predatrice della civilizzazione industriale. E oggi l'umanità comincia a subirne le conseguenze. I dati e le indicazioni che ci giungono giorno dopo giorno sono agghiaccianti: inquinamento e contaminazione dell'ambiente, riduzione della fascia di ozono, distruzione della flora e della fauna, deforestazione e desertificazione, avvelenamento degli alimenti, esaurimento delle risorse naturali, effetto serra, squilibri climatici. L'aria diventa irrespirabile, le acque non si possono bere, i prodotti che si consumano contengono sostanze tossiche. La sovrap-popolazione e l'esplosione demografica minacciano di destabilizzare in modo definitivo il pianeta, prosciugando le già decimate risorse naturali e creando nuove e pericolose tensioni. Gli intensi movimenti migratori e le ingenti masse di profughi per cause belliche, ecologiche 0 di qualunque altro tipo - si calcola che tra breve ci saranno quasi 30 milioni di esseri che saranno stati costretti ad abbandonare i loro paesi di origine - costituiscono un ulteriore fattore destabilizzante, che può accompagnarsi a fenomeni come la fame, le epidemie e i conflitti razziali. E se questo non bastasse, la proliferazione di armi atomiche, i disastri nucleari, le fughe radioattive, l'emissione incontrollata di radiazioni e la dispersione di scorie radioattive - i rifiuti radioattivi che si gettano incoscientemente in fondo al mare - vengono ad oscurare ulteriormente il panorama.
    A tutto ciò si aggiunge una significativa moltiplicazione dei disastri naturali in questo fine secolo: terremoti e movimenti sismici, eruzioni vulcaniche, inondazioni di immani proporzioni, incendi devastanti e dalle terrificanti dimensioni, uragani di una violenza finora sconosciuta, spaventose siccità, piaghe che non è possibile combattere. Catastrofi tutte queste che, secondo i pronostici degli esperti, andranno aumentando in futuro, sia in frequenza sia in intensità, il che moltiplicherà in modo esponenziale i loro effetti distruttivi. Il quadro cosmico si destabilizzerà continuamente. Sembrerebbe che la Terra voglia così vendicare gli oltraggi subiti nel corso degli ultimi secoli per mano di un'umanità vorace, ostile e senza scrupoli. Non è affatto strano che in una simile atmosfera sorgano ovunque gruppi e movimenti che bandiscono l'approssimarsi della
    fine del mondo, contribuendo così ad aumentare l'ansietà, la confusione e lo squilibrio psichico che dominano l'ambiente.
    E tutti questi sintomi, lungi dal diminuire, si acutizzano col passare del tempo. I mali e i problemi che affliggono l'umanità attuale, non solo non diminuiscono né si attenuano, ma aumentano e si aggravano di giorno in giorno. Compaiono per di più problemi nuovi, qualcuno dei quali molto preoccupante. Ogni giorno che passa nasce un nuovo problema che non si era preso in considerazione e di fronte al quale non si sa che atteggiamento assumere. Non bisogna dimenticare, d'altra parte, l'accelerazione che subiscono gli avvenimenti in questi ultimi tempi.
    Non si era mai vista l'umanità davanti a una crisi di simili proporzioni. Nessuno prima d'ora ha dovuto affrontare un tale cumulo di minacce e di tale ampiezza. E nessuno era mai giunto all'appuntamento col destino tanto indebolito interiormente. La confluenza di problemi come la droga, la disoccupazione, l'aborto, l'immoralità e la corruzione, la delinquenza, il terrorismo, l'aids, la degenerazione e il rimbecillimento della gioventù - fenomeni tra i quali esiste un innegabile nesso causale -, mostra molto chiaramente che la società moderna è gravata di una mortale infermità che interessa il suo stesso tessuto connettivo. Un'infermità che ora entra nella sua fase terminale.
    Certamente, non tutto nel panorama offerto dall'attuale fase storica è negativo. Ci sono settori sani della società che si risvegliano alla realtà e prendono coscienza dei problemi, delle loro connessioni e delle loro vere radici. Sono individui e gruppi che cercano di dare una risposta soddisfacente a questa situazione di crisi e che sono disposti a fare tutti i sacrifici che tale risposta esige. Come principale fattore positivo del momento attuale, bisogna evidenziare la rinascita della spiritualità. Il fallimento della civilizzazione materialista sta propiziando un risveglio religioso, un interesse crescente per tutto ciò che è in relazione col mondo della trascendenza e una ricerca delle fonti più intime della sapienza esoterica, sia d'Oriente che d'Occidente. Mai fino ad ora erano state espresse con tanta chiarezza e messe alla portata di chiunque desideri conoscerle, le più profonde verità delle diverse tradizioni dell'umanità. Disgraziatamente, questo risveglio religioso e spirituale è contrastato dal proliferare di ogni tipo di sette, movimenti neo-spiritualistici e correnti pseudo-esoteriche (teosofismo,
    occultismo, spiritismo, satanismo, eccetera) che in fondo non sono altro che un'inversione della vera spiritualità e che si profilano come la manifestazione culminante del caos. In generale, la realtà spirituale viene sostituita dal mondo dello psichismo, i fenomeni paranormali e ogni tipo di stranezze che non oltrepassano il piano del puramente fenomenico. Però, lasciando da parte queste aberrazioni, nel seno delle religioni ortodosse e specialmente in certi nuclei scelti, si constata un autentico risveglio che porterà come conseguenza la loro rinascita e il loro autentico rinnovamento, evitando gli eccessi e i limiti del fondamentalismo. La qual cosa apporterà una nuova sapienza spirituale a questo mondo che ne ha tanto bisogno.


    Conclusione dell'attuale processo
    Tutti intuiscono che ci troviamo alla vigilia di un cambiamento radicale. Ma quello che si approssima è un mutamento molto più profondo di quanto generalmente si immagini. Non si tratta semplicemente del passaggio da una fase storica a un'altra, come quella che si ebbe con la transizione dall'Età Media all'Età Moderna, o con lo scoppio della Rivoluzione francese o l'introduzione della meccanizzazione. Non è nemmeno un semplice cambio di mentalità quello che si delinea all'orizzonte. È molto di più: è il passaggio da un ciclo a un altro che abbiamo davanti; è un manvantara o ciclo cosmico e umano quello che finisce. Ci troviamo in un punto critico del millenario divenire umano. Stiamo vivendo il crepuscolo della civilizzazione che ha dominato il pianeta durante gli ultimi secoli, la fine di tutto un mondo. E con questa civilizzazione che giunge al suo tramonto, si chiude anche il manvantara o ciclo evolutivo dell'attuale umanità, che, secondo i calcoli e le indicazioni di autorevoli esponenti della sapienza tradizionale, ebbe inizio circa 65 millenni fa, intorno al 63.000 a. C., nel mitico Continente iperboreo, la "Terra del Sole" dell'estremo Nord, il Paradiso terrestre della Bibbia.
    Sia i sintomi del momento attuale sia gli insegnamenti della conoscenza sacra millenaria e universale, concordano su questo punto. Tutto indica che ci approssimiamo a una soluzione finale, la cosiddetta "fine della storia", anche se quest'espressione la si deve intendere in un senso molto differente da quello che le attribuisce Francis Fukuyama. Secondo la dottrina ciclica tradizionale, siamo già entrati nel periodo finale del Kali- Yuga, l'ultima delle quattro fasi o età in cui si divide il ciclo. La fine di questa "età oscura", d'accordo con le indicazioni di detta dottrina, avrà luogo all'inizio del prossimo millennio, intorno all'anno 2000 - approssimativamente tra il 2010 e il 2050 -. Una volta terminato questo ciclo, la cui fine verrà accompagnata da grandi cataclismi di ogni tipo, comincerà un nuovo ciclo che, come avvenne col ciclo in cui attualmente ci troviamo, si aprirà con una "Età dell'Oro" in cui troveranno la loro piena realizzazione i più puri e alti valori umani, in armonia col Tutto universale e col Principio divino. Quello che i segni dei tempi attuali annunciano non è, dunque, la fine del mondo, ma la fine di un mondo. È la fine del mondo costruito dalla moderna civilizzazione razionalista, individualista e materialista, inumana e innaturale, che ebbe inizio nel Basso Medioevo e nel Rinascimento, e che giunse all'apice con la cultura dei secoli XVII e XVIII, di cui sono diretti eredi i sistemi politici, sociali, economici e ideologici attualmente dominanti nel mondo. Dalle rovine di questo mondo che crolla, emergerà un mondo nuovo più splendente e raggiante, avvolto in quest'anelito di pienezza, di pace e d'armonia, che va associato all'espressione "Età aurea".
    Questa visione non coincide, tuttavia, con quella propugnata da correnti come la cosiddetta New Age, che pensa che stiamo già entrando in questa "Nuova Era" annunciata dai miti e dalle tradizioni dell'umanità. L'ottimismo di quanti credono di vedere nei sintomi della situazione attuale l'alba di una "Nuova Era", è lungi dall'essere giustificato e risulta perfino grottesco. Quest'ottimismo, che confonde i sintomi del caos e della decadenza con i segni del rinnovamento futuro, costituisce un ulteriore segno dei tempi di confusione che viviamo e che vengono annunciati dalle profezie di tutte le religioni ortodosse. Si confonde la realtà coi desideri; si crede di vedere quello che si desidera vedere. La mancanza di un corretto orientamento dottrinario impedisce di giudicare e valutare correttamente le situazioni e le idee a cui si va incontro. Il bombardamento propagandistico sopperisce alla chiarezza intellettuale e crea miraggi ineludibili in quest'ora di angoscia generalizzata.
    Sicuramente ci si prospetta un triste orizzonte, tanto oscuro quanto queste maree nere - simbolico segno dei tempi - che invadono mari e oceani sempre con maggior frequenza e con effetti sempre più devastanti. Non per nulla l'espressione Kali-Yuga vuoi dire "età oscura". Ma tra questi neri nuvoloni dell'orizzonte più immediato, si profila un orizzonte più lontano promettente e confortante, liberatore, pieno di luce, risplendente come l'oro. Orizzonte che sarà reso possibile grazie a gruppi umani, autentiche élite o minoranze spirituali che, incarnando la vera spiritualità con tutta la sua forza rinnovatrice, apriranno la via che conduce alla nuova era.
    A poco a poco - e questo è un altro dei segni che fanno ben sperare in questo periodo oscuro - si vanno costituendo qui e là, in modo a volte quasi impercettibile, i nuclei della nuova élite dirigente che dovrà guidare i passi dell'umanità verso il mondo nuovo. Sono i portabandiera della luce e della libertà nell'era delle tenebre e della schiavitù. "I guerrieri dell'Arcobaleno", come li chiamano certe profezie dei pellerossa del Nord America, disposti a combattere per il rinnovamento del mondo, per la pace e l'ordine dell'intero Creato. Gli araldi di una nuova cultura, più autentica, giusta e armoniosa. I comandanti che devono pilotare la nave della civiltà in quella che 1' / Ching chiama «la traversata delle grandi acque», mostrando il cammino che conduce «all'altra riva».
    In Occidente, luogo d'origine dell'attuale disordine, questa nuova minoranza dirigente avrà come compito quello di evitare che la sfibrante civilizzazione occidentale moderna trascini nel suo crollo e sprofondamento finale l'Europa e il mondo occidentale in blocco. Vale a dire: fare in modo che la profonda crisi di fine millennio si risolva non in una distruzione definitiva dell'Occidente, ma nella sua rinascita spirituale e culturale. E per questo è indispensabile che l'Occidente si riscopra a se stesso, recuperi la sua perduta memoria spirituale e si svegli dalla sua amnesia suicida.


    Orientamenti pratici
    La cosa più importante in quest'ora decisiva della storia umana è guardare in modo realistico la situazione. C'è chi crede che diagnosticare i mali esistenti e mostrare il cammino che ci conduce al suicidio
    significhi incorrere in un atteggiamento pessimista, catastrofista o allarmista, che può avere solo effetti demoralizzanti e propiziare un disfattismo tanto condannabile quanto pregiudiziale. Ma vedere le cose con obiettività, in sintonia con la verità, è l'unico modo sensato e adeguato di affrontare i problemi. La peggior cosa che si possa fare in momenti difficili è ingannarsi, fare una diagnosi errata, giudicare le cose alla luce di un pensiero debole o vagheggiante. Non c'è modo migliore per fallire, del dare una risposta sbagliata alla sfida che pone la crisi, dell'adottare l'atteggiamento dello struzzo, rifiutandosi di guardare il pericolo che si ha davanti - ricorrendo a formule vane e a frasi fatte come, per esempio, sostenere che quelli che abbiamo sotto gli occhi non sono altro che i sintomi di una semplice "crisi di crescita" - o, il che è forse peggio, nutrire illusioni infondate, vedere le cose come si vorrebbe che fossero e incoraggiare falsi atteggiamenti di superficiale ottimismo.
    La situazione è gravissima ed esige un'impostazione del massimo rigore. Per dare una risposta adeguata e corretta, si impone un atteggiamento coraggioso che guardi le cose così come sono, senza sotterfugi né tergiversazioni; una visione di totale coerenza e radicalità, che non si arresti di fronte a nulla e vada alla radice del problema. Tutto il resto è rattoppare o agitarsi inutilmente. La parola greca krisis vuoi dire "giudizio", "prova" o "decisione". Un giudizio che.può risultare di condanna e portare con sé la pena di morte o che può, al contrario, condurre ad un esito affermativo, restituendo la vitalità e la salvezza, come avviene nella risoluzione positiva della crisi in una malattia. Dall'atteggiamento che adottiamo dipenderà il modo in cui si risolverà questo giudizio o questa prova.

    Tre direttive si impongono per superare la crisi e fare fronte in modo creativo alle sfide che il presente momento storico e cosmico propone:


    Assumere un impegno incondizionato con la Verità. La terribile crisi che subiamo ha la sua origine ultima nel disprezzo per la Verità. Solo invertendo questo processo, restituendo alla Verità i suoi diritti, potremo rimontare l'attuale situazione di caos e aprire una via verso la ricostruzione futura. La nuova "Età dell'Oro" sarà un' "Era della Verità e dell'Essere": Satya-Yuga, nella terminologia sanscrita (da Sat = Essere, Satya = Verità). Dobbiamo essere disposti a fare tutti
    i sacrifici che la Verità esige da noi. Dobbiamo convertirci in ricettacoli sottomessi e in fedeli servitori della Verità, assoggettando ad essa i nostri pregiudizi e le nostre opinioni individuali.


    Non contribuire per nessun motivo e in nessun modo al disordine imperante; non aumentare ulteriormente la confusione e lo squilibrio, che si alimentano con l'errore, l'inganno e la menzogna, camuffate molte volte sotto la maschera delle mezze verità, della deformazione e manipolazione interessata della verità, della demagogia con parvenza erudita o il lancio di idee capricciose e arbitrarie. Agire con la massima responsabilità, sagacia e prudenza, avendo sempre come riferimento e punto di vista il servizio per la Verità.


    Intraprendere un'intensa e perseverante azione spirituale; portare a termine un profondo lavoro di trasformazione intcriore. L'unica risposta valida alla terribile crisi attuale è la costruzione personale. Il modo migliore per preparare il cammino verso la nuova "Età dell'Oro" è preparare noi stessi per il suo avvento, rendendola possibile nel nostro stesso essere. Dobbiamo creare nella nostra vita e nell'ambiente che ci circonda le condizioni di pace e armonia che saranno la caratteristica distintiva del rinascimento venturo.


    Inverno 1998 - Heliodromos 12
    reperibile su: www.raido.it
    Sinistra Nazionale!

  2. #2
    sacher.tonino
    Ospite

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    Mi sembra che la visione ciclica della storia appartenga alla visione tradizionale.Visione che in parte condivido.Dico in parte perchè nonostante tutto rimango un progressista.
    Durante l'alto Medioevo tutti, dico tutti, erano convinti della prossima fine del mondo.
    In verità, non morì nessun mondo, ma un nuovo mondo, quello del Rinascimento fiorì.

    La democrazia massonica, con incomparabile perfidia...
    Qui siamo alla psicosi pura.La Massoneria è un associazione iniziatica di uomini liberi che è SEMPRE ESISTITA.
    Mi sembra che si parli di Massoneria accusandola non si sà di che, come si additavono gli Ebrei nel medioevo causa di pestilenze e sciagure.
    Non esiste nessun NUOVO MONDO da attendere, esiste semplicemente la vita che ci circonda e la ragione con la quale cerchiamo di migliorare noi stessi e la realtà.
    Tonino


  3. #3
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    In origine postato da sacher.tonino
    Mi sembra che la visione ciclica della storia appartenga alla visione tradizionale.Visione che in parte condivido.Dico in parte perchè nonostante tutto rimango un progressista.
    Durante l'alto Medioevo tutti, dico tutti, erano convinti della prossima fine del mondo.
    In verità, non morì nessun mondo, ma un nuovo mondo, quello del Rinascimento fiorì.



    Qui siamo alla psicosi pura.La Massoneria è un associazione iniziatica di uomini liberi che è SEMPRE ESISTITA.
    Mi sembra che si parli di Massoneria accusandola non si sà di che, come si additavono gli Ebrei nel medioevo causa di pestilenze e sciagure.
    Non esiste nessun NUOVO MONDO da attendere, esiste semplicemente la vita che ci circonda e la ragione con la quale cerchiamo di migliorare noi stessi e la realtà.
    Tonino

    La massoneria non e' sempre esistita.E figlia del settecento e persegue fin dall'inzio i fini dei gran intereressi mondiali di allora e cioe' inglesi che ha sempre aiutato ed appoggiato.

    La sua prima grande impresa e' la Rivoluzione Francese con la quale inizia la destablizzazione e mondiale che dura tuttora.

    Nella imprese della massoneria mettiamoci pure anche il Risorgimento Italiano voluto dal Gran Bretagna per edstablizzare
    l'area ed in funzione antifrancese ed asburgica.Dsempre in funzione anticattolica pocieh' vede la Chiesa Catttoilica come porincipale ostacolo alla sua missione devastatrice dei valori tradizionali.

    iL RESTO E' SOLO LOGICA.


    Un saluto

  4. #4
    sacher.tonino
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    Carissimo amico

    Ho i miei dubbi che la data di nascità della Frammassoneria sia riferibile al settecento.
    Già al tempo di Vitruvio si pensava esistesse una arte segreta edificatoria e d architettonica tramandata nella corporazioni edili, anzi diciamo che già gli Egiziani dovevano conoscere gli arcani dell'edilizia.
    Ricordati che nella Frammassoneria il Creatore viene denominato Grande Architetto dell'Universo.
    Nel medioevo abbiamo le corporazioni dei costruttori di cattedrali
    nel quale scorreva la vene secreta dell'architettura materiale e spirituale.
    Tale vena iniziatica sicuramente scorreva all'interno dei Templari da cui deriva il RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO di alcune obbedienze Massoniche.
    Quindi non condivido intieramente la Tua tesi, giusta però sul ruolo della Massoneria nel Risorgimento Italiano.
    Le origini dellla Massoneria, in ultima analisi, sono primordiali ed atemporali.
    Forse, è proprio Adamo il primo Massone che partecipava in stato di grazia e, prima della caduta, alla creazione dell'Universo in AMICIZIA con Dio.
    Ti saluto affettuosamente
    Tonino


  5. #5
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    Predefinito NASCITA DELLA MASSONERIA

    Non ci sono dubbi.La massoneria moderna e le sue " logge " come la conosciamo oggi nascono nel 700 in Inghilterra e perseguono fini di appoggio alla politica imperialista inglese.

    Non ho dubbi che fin dal tempo antico ci siano state associazioni segrete ma erano altra cosa.

    Un saluto

  6. #6
    sacher.tonino
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    Caro amico, ancora una volta mi permetto di dissentire.
    Quello che tu dici in parte è vero, ma è vero anche che la Massoneria non persegui mai fini univoci.
    Non vorrei sbagliare, ma esistevano anche Frammassoni Fascisti e Nazisti.Cioè che aderirono a tali regimi.
    Saluti
    Antonio

  7. #7
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    In origine postato da sacher.tonino
    Caro amico, ancora una volta mi permetto di dissentire.
    Quello che tu dici in parte è vero, ma è vero anche che la Massoneria non persegui mai fini univoci.
    Non vorrei sbagliare, ma esistevano anche Frammassoni Fascisti e Nazisti.Cioè che aderirono a tali regimi.
    Saluti
    Antonio
    Vero anche questo ma io intendo lo zoccolo duro della Massoneria
    e poi la Massoneria era capace di infiltrarsi ovunque almeno sulle prime.

    Un saluto

  8. #8
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    La fase più acuta della "notte di san Bartolomeo" antimassonica iniziò nella notte del 3 ottobre con l'assalto squadristico proprio alla casa dell'anziano Maestro Venerabile della Loggia "Lucifero" Napoleone Bandinelli dal quale gli squadristi contavano di poter ricavare informazioni sull'organizzazione liberomuratoria toscana. Mentre Bandinelli opponeva resistenza agli squadristi che cercavano di trascinarlo alla vicina sede del fascio Giovanni Becciolini, suo vicino di casa, si levò a difendere il suo Venerabile, col quale - afferma Giordano Gamberini - stava predisponendo un Verbale di tenuta di Loggia. Col suo coraggioso intervento, con le armi alla mano, consentì al Venerabile di mettersi al sicuro, fuggendo sui tetti.


    questo mi sembra l'atteggiamento più corretto nei confronti della massoneria...

  9. #9
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    Questa fu la massoneria durante il periodo fascista!
    Se avrete la pazienza di leggere le seguenti lettere con le quali i venerabili maestri impartivano ordini per distruggere il fascismo, vi accorgerete di quanto siano vigliacchi e pericolosi questi sciacalli al servizio della sinagoga.
    Bellarmino

    =============================================

    I RETROSCENA DELLA CRISI POLITICO-MILITARE CULMINATA NEGLI AVVENIMENTI DEL 25 LUGLIO E DELL'8 SETTEMBRE 1943.
    - Introduzione
    Con la pubblicazione di un gruppo di sette ordini diretti dal «Gran Maestro del Grand'Oriente Universale» alla Massoneria italiana, riteniamo di recare un notevole contributo alla chiarificazione di taluni punti oscuri della nostra storia recente. Si tratta di impressionanti documenti che rivelano il vero retroscena della crisi politico militare culminata negli avvenimenti del 25 luglio e dell'8 settembre 1943. Tutti i lettori - anche i più scettici - dovranno prenderne atto come di una testimonianza eloquente ed inconfutabile del ruolo essenziale che la Massoneria italiana, al servizio della Massoneria internazionale, ha avuto nella lotta che aveva per obiettivo il fascismo ma di cui la suprema vittima è stata l'Italia. È significativo il fatto che gli ordini - tutti dettati da Londra e cifrati in francese - portino date che vanno dal 1 settembre 1935 al 15 dicembre 1936 - quattro anni cioè, prima dell'entrata in guerra - e si riferiscano quindi al periodo in cui la campagna di Etiopia segnò, malgrado il piano massonico applicato attraverso la Società delle Nazioni, la clamorosa vittoria del fascismo sulla Massoneria internazionale, la quale accusò il grave colpo e passò alla riscossa. Dalla lettura dei sette documenti le deduzioni scaturiscono logiche e spontanee.

    - Lotta inesorabile contro il fascismo e verso i popoli che lo sostengono
    Dal Supremo Gran Maestro del Grand'Oriente Universale di Rito Scozzese Antico ed Accettato.
    (missive cifrate in francese e datate da Londra dal1 ° settembre 1935 al 15 dicembre 1936).
    - Documento n° 1
    Londra, 1° settembre 1935
    «Al Dil(ettissimo) e Pot(entissimo) Fr(atello) Ven(erabile) Gran Maestro del Grand'Oriente Italiano di R(ito) S(cozzese) A(ntico) ed A(ccettato) e della Grande Loggia di R(ito) Simbolico. I Po(tentissimi) Fr(atelli) delegati di tutti gli Orienti, riuniti sotto la Vol(ta) Cel(este) del Sup(remo) Aeropago per i lavori del segreto G(ran) Congresso Mas(sonico) Univ(ersale), chiamati a discutere sulla nostra posizione generale di fronte alla reazione, hanno emesso all'unanimità che un ulteriore sviluppo ed il perdurare del fascismo provocherebbe, col ritorno all'oscurantismo, la nostra fine irreparabile. Ad iniziativa dei Pot(entissimi) Fr(atelli) rappresentanti la valle del Senna, il Congresso, riconosciuti i fatti lamentati e la inderogabile necessità di porvi riparo, ha affermato all'unanimità assoluta di voler insorgere con tutte le forze contro il fascismo, specialmente europeo, prima che esso affermandosi negli Orienti ancora immuni, non ne tolga i mezzi e la possibilità. L'odio profondo che il fascismo, nelle sue concezioni dottrinarie e per le azioni dei suoi capi e gregari a noi avversi, ha dimostrato verso di noi con la distruzione degli Orienti più prosperosi a lui soggetti, ci autorizza ad essere inesorabili nella lotta e nella scelta dei mezzi da impegnare verso di esso e verso i popoli che lo sostengono e lo nutrono con la loro sopportazione e con la loro fiducia».

    - Alla testa dell'antifascismo fascisti massoni
    «II Congresso Univ(ersale) con voto unanime, ha investito il Sup(remo) G(rande) O(riente) U(niversale) di tutta l'attività necessaria ad iniziare la lotta contro i vari dispotismi esistenti nel mondo e, tracciata la linea di condotta, ha riversato, nel supremo aeropago, che da oggi siederà in permanenza, tutti i mezzi occorrenti al raggiungimento del fine. Il Congresso, accolta la relazione che i Pot(ntissimi) Fr(atelli) Vostri rappresentanti hanno ampiamente illustrata, dalla quale risulta la completa ripresa di ogni Vostro lavoro, esprimendo il suo compiacimento, ha esultato nell'apprendere l'inconcussa fede massonica di tutti i Vostri diletti Fr(atelli) partecipanti al fascismo e come essi siano disposti a tutto osare per l'affermazione dei nostri ideali. Il giuramento da essi rinnovato nelle Vostre mani ed in quelle dei Pot(entissimi) Fr(atelli) del grado 33° da Voi delegati, dimostra che avete saputo ben operare per la nostra causa e che inoltre possiamo anche contare su tutti i Fr(atelli) partecipanti nell'Esercito e nel Suo Stato Maggiore da Voi dipendente. Il Sup(remo) Cong(resso) nel riconoscere la grande e profiqua opera da Voi spiegata per la brillante ripresa dell'Or(iente) italiano, il più conculcato dal fascismo, che ha pure sanato il dissidio fra le sponde del vecchio Tevere, constata che la Vostra ripresa è base vitale per l'inizio della lotta e demanda a Noi Sup(remo) M(aestro) del Gr(ande) Or(iente) Univ(ersale) l'incarico di porgerVi la riconoscenza della Mass(oneria) Univ(ersale). Col nostro plauso fraterno Vi trasmettiamo tutto il nostro incoraggiamento per il futuro».

    - Nella Società delle Nazioni
    - Documento n° 2
    Londra, 15 ottobre 1935
    «In seguito al Vostro suggerimento il Sup(remo) Gr(ande) Or(iente) del Gr(ande) Or(iente) Univ(ersale), dopo interpellati gli Orienti interessati, ha deciso di formulare le istruzioni per l'opera che i Pot(entissimi) e Pot(enti) Fr(atelli) partecipanti alla Società della Nazioni debbono svolgere per la lotta contro il fascismo. Vi accludiamo copia destinata ai Fr(atelli) di codesto Gr(ande) Or(iente) da Voi fatti designare a rappresentare la Vostra Nazione, in quel supremo consesso internazionale, pregandoVi di farne prendere visione ai Fr(atelli) del Dicastero degli Esteri e degli Enti interessati. I Pot(enti) Fr(atelli) sedenti permanentemente nel Supremo Aeropago Univ(ersale) sono concordi nel riconoscere che l'Or(iente) italiano da Voi fatto risorgere a nuova vita, è stato il primo ad essere colpito dalla reazione fascista ed a risentirne gli effetti deleteri. Il satanico creatore del fascismo, governa sul territorio del Vostro Or(iente) principalmente per spegnere ogni traccia del nostro potere. Costui vuole ignorare la nostra potenza e la forza insopprimibile del nostro giuramento! Dopo averci lottato da socialista ed essere assurto in virtù della nostra credulità e dell'azione fattiva e concreta dei nostri Fr(atelli) migliori, vorrebbe, distruggendoci, ricondurre la sua Nazione all'oscurantismo, ma ignora di essere in nostro potere e le nostre irrevocabili decisioni per il suo annientamento. Il Sup(remo) Gr(an) Cons(iglio) del Gr(ande) O(riente) Univ(ersale) ha perciò deciso che la lotta contro il fascismo, per la riscossa democratica che ridarà nel mondo la pace agli uomini di buona volontà, sia iniziata dall'Or(iente) italiano. Per la pratica attuazione di tale decisione il Sup(remo) Gr(an) Cons(iglio), che ha raccolto durante il Cong(resso) le proteste dei Pot(entissimi) Fr(atelli) ad esso partecipanti, stà esaminando quelle dettate dalla luminosa Vostra esperienza personale e da quella dei Pot(entissimi) Fr(atelli) Vostri Su(premi) Cons(iglieri) per armonizzarle. Nel preavvisarvi l'invio del piano d'azione concretato dal Sup(remo) Cons(iglio) in base alla psicologia del Vostro popolo ed alla conoscenza del Despota, Vi sollecitiamo l'invio dei dati del Vostro tesoro per equilibrarlo con quelli degli altri Or(ienti), acciò di bilanciarlo alle necessità generali dell'azione ed eventualmente per provvedere in tempo alle sue deficienze».

    - Le vittorie di Etiopia sono uno scacco per il «Supremo potere»
    - Documento n° 3
    Londra, 20 maggio 1936
    «Da tutti gli Or(ienti) ci pervengono osservazioni, tutt'altro che benevole, per i risultati ottenuti sullo sviluppo della campagna italiana in Etiopia! E’ la prima volta che il nostro Sup(remo) potere viene messo in scacco da un avversario che non avrebbe avuto la capacità ed i mezzi di poterci resistere. Questo prova che in tutti i Fr(atelli dell'Or(iente) italiano è mancata la volontà di essere soprattutto massoni, come il sacro giuramento prestato imponeva loro di dimostrare coi fatti. Non possiamo accettare le ragioni da Voi porteci e da Voi ritenute adatte a giustificare l'mpossibilità materiale di eseguire i voleri del Sup(remo) Gr(ande) Or(iente) Univ(ersale) interprete fedele e regolatore degli interessi della Mass(oneria) Univ(ersale). Il fallimento del piano applicato attraverso la Società delle Nazioni e l'aiuto che il despota reca ai ribelli spagnoli nostri nemici, ne sono la prova irrefutabile. Il Sup(remo) Gr(ande) Or(iente) che veglia in permanenza sugli interessi della nostra grande Famiglia, dopo i ripetuti avvertimenti fattivi pervenire per mio mezzo, ha deciso di infliggerVi il biasimo di tutta la Mass(oneria) Univ(ersale) e di richiamare all'ordine, per l'ultima volta, tutto l'Or(iente) italiano, dal Sup(remo) Gran Con(sigliere) all'ultimo Fr(atello) del grado I° e con l'avvertimento categorico che, continuando nella condotta tenuta fino ad oggi, esso Or(iente) verrà irrevocabilmente e definitivamente espulso dalla Gr(ande) Famiglia Univ(ersale) per indegnità massonica dimostrata nell'imperdonabile tradimento».
    «Riteniamo superfluo rammentarvi le dure conseguenze che risulterebero a danno Vostro e di tutti i Fr(atelli) dell'Or(iente) italiano, perchè la Mass(oneria) Univ(ersale) non ha nessuna intenzione di abdicare nella lotta intrapresa e la Vostra Nazione si verrebbe a trovare indifesa nelle dure conseguenze che ne deriverebbero. Attendiamo di leggere le Vostre conclusioni in merito e di prendere nota di quelle assicurazioni sostanziali che riterrete di presentarci per la difesa del Vostro avvenire in seno alla Gr(ande) Famiglia, rammentandovi che accetterebbero solamente argomenti concreti e veramente atti ad assicurarci».

    - Documento n° 4
    Londra, 27 giugno 1936
    «Abbiamo preso atto delle giustificazioni inviatici per decisione unanime del Vostro Sup(remo) G(ran) Cons(iglio) e le accettiamo con riserva di vederle convalidate dalle vostre opere e pertanto veniamo a porgerVi il mezzo di dimostrarci la sincerità della Vostra fede. Gli osservatori distaccati costà dal Sup(remo) Gr(an) Cons(iglio) della Massoneria Univ(ersale) ci riferiscono con ampia e dotta relazione, che qualora la fede dei Vostri Fr(atelli) fosse sincera, nella zona di codesto Or(iente) il terreno sarebbe maturo per passare dalla fase decisiva della lotta contro il nostro più mortale nemico. Ci rivolgiamo perciò al Pot(entissimo) Fr(atello) Ven(erabile) Gr(an) Mae(stro) del Gr(ande) Or(iente) Italiano, posto sulle sponde del vecchio Tevere, del R(ito) Sc(ozzese) A(ntico) ed A(ccettato) e della G(ran) Loggia Sim(bolica) Italiana, Pot(entissimo) III G(ran) Ma(estro) del Sup(remo) Gr(ande) Or(iente) Un(iversale) perchè si prepari a comunicare a tutti i Fr(atelli) del suo Or(iente) e di quella Gr(an) Log(gia) Sim(bolica) ed ai loro visitatori le disposizioni di massima già sottoposte al Vostro altissimo parere che Noi Sup(remo) Gr(an) Maes(tro) del Sup(remo) Gr(ande) Or(iente) Un(iversale) dopo l'ultima approvazione del Sup(remo) Gr(an) Cons(iglio) ci degneremo trasmetterVi per iniziare la fase decisiva della lotta. Noi riterremo personalmente responsabili sia il Pot(entissimo) Fr(atello) Gr(an) Maestro, sia i Pot(entissimi) Fr(atelli) del grado 33" del Vostro Gr(an) Cons(iglio), di fronte alla loro coscienza di Massoni, di fronte a noi Supremi Regolatori della condotta Mass(onica) Univ(ersale) ed al cospetto dell'Alt.mo Gr(ande) Arc(hitetto) dell'Univ(erso); della fedele ed accurata esecuzione dei voleri del Cong(resso) Uni(versale) emanati da Noi suo esecutore e solo innanzi a Lui responsabile. Fidando sulla Vostra fede vi investiamo del potere Supremo perchè prendiate, a Nostro Nome, tutte le precauzioni necessarie alla perfetta riuscita dell'attuazione dei voleri del Cong(resso). Voi Pot.mo Gr(an) Mae(stro) detterete gli ordini necessari per guidare e sostenere i Fr(atelli) diligenti che avranno l'onore della responsabilità, e provvederete alla rigorosa sorveglianza acciocchè tutti gli altri Fr(atelli) attivi e dormienti, collaborino con essi volenterosamente, prendendo nel contempo tutte le misure perche nessuno possa tradire anche involontariamente l'opera nostra. A questo riguardo Vi autorizziamo, Pot(entissimo) Gr(an) Maes(tro), ad infliggere, anche a nostro nome, tutte le punizioni, comprese quelle del «rogo» e della soppressione effettiva, rammentando che i Fr(atelli) incaricati della sorte di questo triste ma necessario mandato, sono fin da ora riconosciuti degni di tutte le lodi, della nostra imperitura riconoscenza, dell'impunità più assoluta e della nostra sostanziale protezione, come di eventuale adeguato compenso. Qualora Voi Ven(erabile) Gr(an) Maes(tro), trovaste degli ostacoli sormontabili solo col nostro diretto intervento, dovrete premurosamente richiedercelo, certo di ottenerlo sviluppato con la più completa e sollecitata energia».

    - Il perchè dell'alleanza col «detestato» bolscevismo
    - Documento n° 5
    Londra, 15 agosto 1936
    «Per ogni azione da svolgere nella lotta, il Dil.mo nostro Pot(entissimo) Fr(atello) Mae(stro) tenga presente che tutte le Nazioni democratiche del Globo, dal Gr(ande) Arch(itetto) a Noi affidate, quando sarà giunto il momento, entreremo coalizate, in guerra contro l'acerrimo nemico per annientarlo. In seguito ai vostri giusti rilievi ed ai preziosi consigli trasmessici dai Fr(atelli) interessati, Vi comunichiamo, Ven(erabile) Gr(an) Mae(stro) che la Russia, benchè non sia più quella del nostro Gr(an) Fr(atello) Lenin, troppo prematuramente scomparso, e stia distruggendo inesorabilmente con la Vita dei Nostri Dil(ettissimi) Fr(atelli) ogni nostro potere ed attività in quel disgraziato Or(iente), scenderà certamente in campo con le Nazioni democratiche. La necessità strategica da Voi, Dil(ettissimo) Gr(an) Mae(stro) giustamente impostaci per la comune salvezza, ha riempito l'animo nostro di amarezza per l'orrore di tale inderogabile necessità; però purtroppo siamo costretti a riconoscere che nella lotta senza quartiere iniziata contro il più mortale nemico, avere al fianco un alleato di quella potenza può significare la vittoria. Facciamo perciò buon viso alla jattura che ci colpisce temporaneamente, consolandoci con la certezza di poter battere, attraverso lui, il più potente dei due nemici. L'Altisimo Gr(ande) Arch(itetto) dell'Univ(erso) ci consentirà, in seguito, di distruggerlo per vendicare inesorabilmente la morte ed il martirio di tanti nostri disgraziati e dil(ettissimi) Fr(atelli). Nella certezza di quanto è giusto ottenere dobbiamo trovare la forza per marciare al fianco di tale inesorabile nemico, Eliminate quindi ogni motivo di contrasto coi partecipanti al bolscevismo, aiutandoli quel tanto che serva a provare la nostra apparente benevolenza, servendovi, con ogni cautela, dei pochi Vostri Fr(atelli) loro simpatizzanti»,

    - Suscitare rancore contro il Duce ed il regime fascista
    - Documento n° 6
    Londra, 28 ottobre 1936
    «Nel trascrivervi gli ordini ricevuti ed approvati dal Sup(remo) Gr(an) Cons(iglio) già da voi precedentemente sanzionati, Vi comunichiamo che sono stati elaborati in base alla perfetta conoscenza della psicologia del popolo da Voi sorvegliato; con le variazioni adatte alla differenza di mentalità dei popoli corrispondenti, andiamo ad impartirle anche ai Gr(andi) Or(ienti) tedesco e spagnolo ed a tutti gli altri Or(ienti) interessati»,

    - Fingere devozione al Duce ed applicare le leggi senza logica
    «Illustrateli con chiarezza ai Dil(ettissimi) Vostri Fr(atelli) ed ai loro visitatori, analizzandoli con perfetto spirito massonico ed in modo che l'opera dei buoni e volenterosi Fr(atelli), presenti nei posti di comando del fascismo, una volta attuata, lasci ignari tutti coloro che non sono con noi, rammentando a tutti che occorre agire sempre esaminando l'azione da compiere in base alla psicologia umana ed all'esperienza che si possiede sui singoli e sul popolo dal quale ci ripromettiamo di ottenere il risultato. Curate soprattutto la precisione dei particolari perché solo l'esecuzione scrupolosa di essi dà la certezza della vittoria, senza preoccuparvi del risultato che certamente pregiudicherebbe quello finale. Con questa accuratezza provocheremo la confusione, il malumore e poi il rancore verso il despota ed il regime, diminuendo così lentamente ma sicuramente la capacità di rendimento dei suoi adepti in buona fede e la stima dei simpatizzanti, degli agnostici e del popolo tutto. Nulla deve essere abbandonato al caso. Fingere alla perfezione una incondizionata devozione al Duce ed all'idea fascista, sacrificando, se occorre qualche Fr(atello) noto (da compensare in seguito) pur di dare tale sicurezza. Assecondare abilmente lo sviluppo del lavoro mussoliniano, senza mai dimenticare di farlo gravare anzichè gradire al popolo. Applicare le leggi fasciste con la minor logica possibile e con la massima rigidezza. Il Partito Socialista con gli scioperi bianchi, più perniciosi di qualunque altra forma di ribellione, vinse le sue più belle battaglie e noi dobbiamo saperne seguire l'esempio. Quando una disposizione od una legge, così applicata, provocherà il malessere, occorrerà proporre nuove disposizioni in apparenza adatte a correggere il supposto errore che, applicate col metodo anzidetto, completeranno il risultato».

    - Svalutare i fascisti ed invelenire gli antifascisti
    «Nella creazione degli organi corporativi, provocare la necessità di un maggior numero di essi, in modo da rendere pletorico l'inquadramento e praticamente irraggiungibile lo scopo, favorendo la confusione e la perplessità che verranno a crearsi nella Nazione. Portare le autorità costituite, Pubblica Sicurezza, Carabinieri Reali, Guardia di Finanza, ad assecondare in pieno il nostro piano creando, con arresti, carcerazioni, confinamenti ecc., il vittimismo, specie tra i fascisti così detti puri per farlo ricadere sul loro Capo e sul fascismo. Per ottenere questo risultato occorre corazzare le nostre coscienze adamantine con la necessità impellente del nostro successo, rammentando che il fine giustifica il mezzo. Segnalare tutte le pubblicazioni antifasciste, anche se inoffensive, provocando quei provvedimenti coercitivi che le renderanno più preziose e più facilmente assimilabili; favorire la diffusione di quelle fasciste di nessun valore; specie quelle incensatorie, atte a dimostrare la povertà dell'intellettualità fascista».

    - Favorire la corruzione per disgustare il popolo
    «Coadiuvare con ogni mezzo i Fr(atelli) presenti nelle Forze Armate, specialmente quelli dello Stato Maggiore, vantandone presso il Duce, il sapere e la fedeltà fascista. Fomentare, in qualsiasi modo, l'attrito tra Milizia ed Esercito. Spronare tutti i Fr(atelli) ma specialmente i Po(tentissimi) a consolidare, a spese del regime, la loro posizione materiale al fine di poter generosamente pensare al «sacco della vedova», controllando che ciò avvenga con serietà d'intenti; questo provocherà il disgusto del popolo e specialmente di coloro che non possono arrivarvi. Sabotare con tutti i mezzi, nessuno escluso, la tedescofilia di Mussolini, favorendo la ben nota fobia del Sovrano».

    - Depauperare le scorte e spingere al contrabbando
    «Ritardare il più possibile il razionamento sui generi di prima necessità, in modo da depauperare le scorte, sabotando con tutti i mezzi la sua applicazione quando verrà decisa; spingere nel miglior modo tutto il popolo al contrabbando per produrre, nel più breve tempo, la svalutazione della moneta favorendone tutte le conseguenze. I nostri Fratelli preposti alla direzione del razionamento dovranno, con l'applicazione rigida delle disposizioni, provocare il marasma, ostacolando in ogni modo le importazioni dall'estero. Noi penseremo a coadiuvare la loro azione dall'esterno. Provocare, adoperando con accortezza tutti i ben noti sistemi, il depauperamento delle finanze italiane, propagandone poi largamente tra il popolo le conseguenze ed addebitandone la causa sia alla condotta del Governo. Comunicate ai Fr(atelli) dell'Esercito le norme presenti, perchè comincino ad adeguare la loro condotta allo scopo comune».

    - Aizzare contro Mussolini i subaltemi delle Forze Armate
    - Documento n° 7
    Londra, 15 dicembre 1936
    «Vi trasmettiamo le istruzioni di massima per i Fr(atelli) appartenti ai Dicasteri militari che il Sup(remo) Gr(an) Cons(iglio) ha riveduto e corretto in base alle vostre osservazioni ed alla relazione dei Pot(entissimi) Fr(atelli) Osservatori. Sabotare per via capillare ogni intendimento fascista e soprattutto il sentimento tedescofilo, principalmente fra gli ufficiali subalterni che sono più a diretto contatto con la truppa, creando lentamente rancore per Mussolini. Dimostrare con argomenti adatti e soprattutto con le cifre, la solidità e la grandezza della potenza finanziaria e militare, praticamente inesauribile, delle Potenze democratiche, mettendo in evidenza l'immensità dell'Impero Inglese, ove il sole non tramonta mai, facendo risultare che la Russia, loro fedele alleata, sarebbe da sola sufficiente a battere tutte le Nazioni fasciste. Vantare qualunque successo politico e, quando verranno, quelli militari dei nostri amici, minimizzando quelli fascisti».

    - Il servizio di informazioni militari nelle mani della Massoneria
    «I Fr(atelli) diano esempio di critica prima benevola, poi sempre più accentuata, agli inferiori, dimostrando evidente sprezzo per le eventuali rappresaglie che lasciano indifferente l'elemento militare, guardandosi dal non commettere errori con gli elementi fedeli al Regime verso i quali dovranno saper fingere l'attaccamento al fascismo. Quando le truppe italo-tedesche verranno messe a contatto fra loro, drammatizzare tutti quegli incidenti che certamente nasceranno tra i bassi elementi, cosi differenti di abitudini e di mentalità, in modo che tra i componenti dei due eserciti non possa sorgere nè mantenersi il benchè minimo sentimento di cameratismo che sarebbe esiziale al nostro piano. Far giungere alle nazioni amiche, attraverso il nostro tramite, tutte le notizie interessanti macchine di guerra veramente utili e qualsiasi progetto geniale che i nostri Fr(atelli) avessero studiato e volessero, dietro adeguato compenso, cedere ai nostri alleati. Provvedere a porre, fin da ora, a Capo del S.I.M. e specie della Divisione Contro Spionaggio, dei Fr(atelli) di Vostra completa fiducia, che al momento giusto sappiano neutralizzare gli effetti, per noi deleteri, di quei servizi, allontanandone accortamente tutti gli elementi fascisti ed i filo-fascisti, ponendo i volenterosi che intendessero collaborare col «Servizio» per amor patrio, nelle condizioni di perderne la voglia».

    - Creare la deficienza dei viveri per la popolazione civile
    «Per diminuire con certezza gli effetti dannosi, sarebbe bene creare in detta branca delle altre Divisioni speciali, con compiti unici e ben definiti, in modo che dividendo le responsabilità ed i compiti, se ne diminuisca l'efficacia dei risultati. Queste nuove specialità accavallandosi fra loro, dovranno produrre la confusione adatta ad annullare la capacità di lavoro di quei zelanti non potuti allontanare. Quale sia l'esito di queste ultime disposizioni, dovrete adoperarvi per segnalarci in tempo gli agenti distaccati all'estero per neutralizzare la loro opera dannosa. Ci facciamo garanti della vita, della completa incolumità personale e del benessere di quegli agenti che ci verranno segnalati in tempo utile e per i quali ci limiteremo alla neutralizzazione del loro lavoro. Sarebbe superfluo aggiungere che nel caso essi fossero Nostri Fr(atelli), come tali dovranno essere segnalati immediatamente. I Fr(atelli) dello Stato Maggiore requisendo per le Forze Armate più del necessario, ostacoleranno lo svolgimento della vita civile, creando quello stato di disagio necessario a far odiare il Fascismo ed a porre la Nazione in stato di marasma e poi di collasso».

    - Far mancare alla truppa i rifornimenti
    «A questo riguardo tenete presente che la deficienza dei viveri influisce più sulla popolazione civile che sull'elemento militare, sorvegliato e guidato dalla disciplina, e che quindi, sottraendo al consumo civile la maggior quantità di viveri e di altri generi necessari porremmo il popolo nelle condizioni di risentimento diminuendone la capacità morale e togliendogli la volontà di incitamento alla resistenza militare. Anche se i magazzini dell'esercito verranno a trovarsi ben forniti, si dovrà cercare il modo di far mancare alla truppa i rifornimenti necessari, specie nell'equipaggiamento personale, in quanto questa deficienza apparente è, da sola, sufficiente a far ritenere certa la mancanza delle scorte. Una volta create le deficienze, con propaganda molto accorta e facendo in modo che siano i militari, specie di truppa a farle conoscere al popolo, occorre farne ricadere la colpa sul Capo del Governo e sugli eventuali Capi militari che possono essere scambiati per fascisti».

    - L 'ex-Re Vittorio Emanuele III «simpatizzante» massone
    «I nostri Pot(entissimi) Fr(atelli) dello Stato Maggiore debbono trovare il modo plausibile che non urti, almeno inizialmente, la suscettibilità di Mussolini, per trovarsi a diuturno contatto col Sovrano, verso il quale, rammentando le sue innate fobie tedesche, useranno una persuasione lenta, accorta e sottile, per addebitare le varie cause, sorgenti col tempo, al Capo del Governo, del quale però si dichiareranno tuttavia, entusiasti ammiratori, e questo fino a quando non sarete ben certi di avere completamente il Sovrano dalla parte vostra. A questo riguardo rammentare che egli, da principe ereditario, è stato nostro simpatizzante, accolto da noi quale «gradito visitatore». Il Commissario per le fabbricazioni di guerra dovrà essere assegnato ad un Pot(entissimo) Fr(atello), molto accorto ed assolutamente devoto alla causa, in quanto esso non potrà per la sua posizione essere giornalmente controllato dal vostro vigile occhio. Questi dovrà curare che la distribuzione delle materie prime alle industrie di guerra avvenga in modo da favorire il più possibile quelle rette da Fr(atelli) obbedienti, procrastinando ogni assegnazione e fornitura non rispondente ai nostri fini».

    - L 'ordine è uno solo: tradire! tradire!
    «Provvedere a perfezionare fin d'ora, attraverso il S.I.M., il sistema di fornire al momento opportuno ai nostri amici e per tramite Nostro i cifrari riservati e le segnalazioni riguardanti tutti i movimenti militari e specialmente quelli marittimi relativi ai convogli dei rifornimenti, che dovranno esserci segnalati soprattutto nei momenti critici della guerra, quando intercettarli vuol dire vincere. Ostacolare tutte le proposte atte al miglioramento del vitto alla truppa ed alla mensa ufficiali, perché il malessere creato in quel campo è il miglior coefficiente per far maggiormente gravare il peso della guerra sui combattenti. Favorire in ogni modo la distanza corrente fra le varie categorie ufficiali e fra questi e la truppa, in modo che manchi l'affiatamento e che la comunicativa del superiore influisca il meno possibile sull'inferiore, favorendo l'irrigidimento della disciplina formale, cercando pure di distaccare quanto è più possibile tutti i militari dai centri abitati ove potrebbero trovare conforto, ed eventuale incitamento alla guerra; a meno che nei centri abitati non prevalgano gli elementi sovvertitori. Non ci stancheremo mai di ripetere che la nostra azione deve basarsi innanzi tutto sui coefficienti psicologici e sull'accurato studio delle conseguenze materiali che esse produrranno con la loro applicazione. Nell'autorizzarvi tutte le iniziative che tendono a colmare le lacune che sorgeranno durante l'esecuzione del piano, di cui gli ordini di massima trasmessiVi rappresentano la falsa riga, Vi rammentiamo che tutto l'avvenire della Mass(oneria) Univ(ersale) è posto nelle Vostre mani e che l'attenzione di tutti i Fr(atelli) della Grande Famiglia è rivolta ansiosamente su di Voi».

  10. #10
    sacher.tonino
    Ospite

    Predefinito

    La Frammassoneria per sua natura si è sempre opposta ai regimi totalitari.Ma le semplificazioni lasciano il tempo che trovano dato che storicamente pare fosse certa l'esistenza di logge massoniche fedeli al nazismo ed al fascismo.
    Ma sono eccezioni che confermano la regola, perchè sempre la Massoneria si oppose ai regimi.
    Piuttosto i principali TRADITORI del Duce furono i Preti e la Chiesa cattoilica che diedero appoggio alla guerriglia partigiana.
    saluti
    Antonio

 

 
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