La Guardia di Finanza ha scoperto un concorso per assumere illegittimamente 1.780 ex lavoratori socialmente utili all'ente previdenziale.


ROMA - L’Inps e il concorso truccato. 1670 persone indagate, quasi tutti funzionari di sportello, livelli bassi degli organigrammi, più una manciata di dirigenti ed ex consiglieri d’amministrazione compreso il presidente in carica “all’epoca dei fatti”, tra la primavera del 1999 e l'autunno del 2000. Procura di Roma e Guardia di Finanza puntano il dito e accusano: si è favorita l'assunzione di lavoratori socialmente utili (lsu) che avevano già avuto a che fare con l'istituto di previdenza, a scapito di tutti gli altri. "Quando in realtà le prove erano aperte a tutti gli lsu delle pubbliche amministrazioni".

E per completare questo disegno ci si è serviti di tutto e si è fatto qualsiasi cosa: false certificazioni, conteggi sbagliati, assunzione di persone prive della cittadinanza italiana e con lauree non riconosciute. In ogni caso, vuoi o non vuoi, 1.780 posti su 1.940 disponibili sono stati assegnati irregolarmente. Anche per questo il pm che coordina le indagini, Maria Bice Barborini, vuole ancora verificare il ruolo di 19 dirigenti che al tempo del concorso erano al vertice delle sedi regionali e provinciali. “In pratica tutto il gruppo direzionale”, si commenta non senza ironia dall’Inps. Le accuse vanno dalla truffa all’abuso in atti di ufficio al falso ideologico.

E in una nota diffusa dall’ente pensionistico si legge: “I precedenti organi di vertice dell'Inps hanno già fornito tutti i chiarimenti per ribadire la loro totale estraneità ai fatti contestati. Il bando del concorso, a cui si fa riferimento, è stato pubblicato a conclusione di un iter che ha visto l'approvazione dei contenuti e delle procedure concorsuali da parte dei Ministeri vigilanti, Ministero del Tesoro e del Lavoro, nonché da quello della Funzione Pubblica”. Inoltre - prosegue il comunicato – “il concorso si è concluso regolarmente nel novembre 2000 e non ha dato luogo a nessuna impugnativa da parte di eventuali contro-interessati”.

In ogni caso – si ragiona dalla procura - le indagini sono partite dopo un esposto anonimo e successivamente gli investigatori delle Fiamme Gialle hanno scoperto come gli inghippi siano nella fase istruttoria, precedente, al concorso che negli esami. E proprio per queste domande senza risposta o con troppi lati oscuri la Barborini ha deciso di vederci chiaro. I vincitori del concorso, il 95 per cento degli indagati, si risponde dall’Inps, non hanno un contratto a tempo indeterminato perché hanno pagato o perché c’era un dirigente truffaldino. "Tutti sapevano perché si scelse di previlegiare gli lsu interni e tutti conoscevano i termini per esaminare i candidati. Le norme erano chiare”.

(29 LUGLIO 2003; Ore 8:45 - Ultimo aggiornamento Ore 19:40)


Da: http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0...185054,00.html