Storace: "Castelli si è rassegnato troppo in fretta"

Il governatore del Lazio critica il Guardasigilli sulla grazia a Mambro e Fioravanti: "Dal governo mi attendevo una battaglia di verità". "Neri e rossi insanguinarono l'Italia, basta associare la destra al terrore".

di Alessandro Guarasci

ROMA - Francesco Storace, lei ha detto che bisogna mantenere un atteggiamento di dubbio sulla sentenza che ha condannato Mambro e Fioravanti per la strage di Bologna. Questo vuol dire anche che è possibile prendere in considerazione la grazia per i due ex terroristi fascisti?
Lo auspico. E questo vale per tutti i protagonisti della stagione del terrorismo nel nostro Paese. Uno stato deve essere generoso con chi ha combattuto sbagliando. La nostra è una democrazia che ha vinto e quindi deve essere generosa, soprattutto verso persone che hanno cambiato vita.

Ma Mambro e Fioravanti sono davvero pentiti?
Chi dubita è perché non li conosce. Le stesse dichiarazioni di oggi di Fioravanti al Corriere della Sera dimostrano che ha piena consapevolezza dei reati commessi. Si tratta di persone diverse rispetto al passato e da loro non c'è da attendersi ulteriori pericoli.

C'è però chi fa notare che la gravità dei loro atti è maggiore di quella dei reati commessi dai terroristi di sinistra...
Dove sta la differenza? Il terrorismo rosso, al pari di quello nero, ha insanguinato l'Italia. Reputo il dibattito sul caso Sofri sterile e conformista.

Il caso Sofri è assimilabile a Mambro e Fioravanti, quantomeno come modalità?
Constato che Mambro e Fioravanti hanno rifiutato l'etichetta di stragisti per Bologna. Il caso Bologna andrebbe approfondito, e molto. Faccio notare che il principale accusatore, Massimo Sparti, vent'anni fa era in fin di vita per un tumore, oggi invece è vivo e vegeto.

Dunque per lei quella di Bologna non è una strage fascista?
Io contesto che sia una strage attribuibile all'estrema destra. D'altronde ci sono collegamenti con la strage di Ustica. Ci sono poi personalità, certo non vicini alla destra, che hanno sollevato problemi in merito. Penso a Cossiga, che era il presidente del Consiglio all'epoca della Strage di Bologna.

Comunque Pisanu sembra escludere un atto di clemenza. A questo punto il centro destra che cosa deve fare per non spaccarsi anche su questo tema?
E' legittimo non condividere l'opinione di Pisanu, così come non condivido la rassegnazione del ministro Castelli. Due anni dopo l'arrivo del centro destra al governo, mi sarei aspettato di tutto tranne che si riuscisse a dare manforte a tesi che poggiano su sentenze prefabbricate. Voglio dal governo di centro destra una battaglia di verità, perché non ci sto ad associare il nome della destra allo stragismo e al terrorismo. Ci vuole qualche atto di coraggio in più.

E' un appello anche ad AN?
Trentanove deputati di An hanno assunto un'iniziativa contro Bolognesi, il presidente dell'associazione delle vittime, che Cossiga ha definito un professionista della sofferenza.

(IL NUOVO, 4 AGOSTO 2003; ORE 160)