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    Predefinito AutoAssolversi si può....

    ....se sei di sinistra....anche in Sicilia.


    Palermo. Il compagno segretario regionale Antonello Cracolici certo non se lo aspettava: i Ds di Enna o sono tutti mafiosi o sono
    garantisti puri. E questa seconda ipotesi, in determinati ambienti del partito di Fassino e dell’ex segretario dei diessini siciliani,
    Claudio Fava, giustizialista della prima ora, è anche peggio della prima.
    Incuranti delle possibili conseguenze, comunque, i compagni di Enna hanno difeso “senza se e senza ma” il compagno Vladimiro “Mirello” Crisafulli, “purgato” la settimana scorsa dal
    direttivo regionale dei Ds dopo aver ricevuto un avviso di garanzia con l’accusa di associazione mafiosa. Il documento finale approvato dalla direzione provinciale ennese è netto: “Non può essere consentito a nessuno esprimere giudizi e valutazioni su vicende che, fino a sentenza definitiva, rimangono di competenza della magistratura e dell’interessato. Il nostro partito non può
    usare l’azione giudiziaria per selezionare e criminalizzare i dirigenti di partito e i rappresentanti delle istituzioni”.
    Ogni riferimento al governatore di Sicilia, Totò Cuffaro, esponente del centrodestra, coinvolto in un’altra inchiesta, ma sempre con l’accusa di mafia, sembra – è chiaro – assolutamente voluto. Mirello, a Palermo, era stato processato e condannato in contumacia per le sue “frequentazioni” con l’avvocato Raffaele Bevilacqua, un boss marchiato da una sentenza di primo grado e dalle recenti rivelazioni del pentito Nino Giuffrè, detto Manuzza.
    I compagni di Enna, invece, non hanno agito alle spalle del compagno segretario regionale: il documento, che, nella sostanza, sconfessa la sentenza inappellabile varata dal direttivo
    regionale dei Ds, è stato approvato non solo in sua presenza, ma anche con il suo consenso.

    Non faccio polemiche con l’amico Fava
    Mirello, per questioni di stile, non c’era nemmeno questa volta: “Io – ironizza – non faccio polemiche con il mio amico Claudio Fava, il quale ora dice che i Ds sono finalmente tornati a essere il suo partito. E se mi chiedete quale fosse il suo partito, prima dell’altro giorno, quando lui e i suoi amici di Palermo mi hanno condannato, rispondo sincero: e io che minchia ne so? Comunque sono commosso ed esprimo gratitudine a quanti, come avete scritto voi del Foglio, erano miei amici e, a Palermo, si sono ritrovati di colpo, seguendo l’occhio vigile di Fava, su posizioni opposte alle mie”.
    Davanti ai compagni ennesi, il giovane Cracolici – un ex Folena-boy eletto segretario regionale col determinante appoggio di
    Mirello e poi pronto a condannarlo assieme a Fava – ha affermato che la dura condanna di Crisafulli era “frutto di un’errata interpretazione mediatica” dell’ “ampio e articolato documento approvato dal direttivo regionale”. Un documento del quale sui
    giornali, ha pubblicamente ammesso il segretario, sono finite solo alcune parti (ma senza che nessuno poi rettificasse alcunché).
    “Macché, quelle finite sui giornali sono le parti che voleva evidenziare Fava – controbatte il presidente della Provincia di
    Enna, il diessino Cataldo Salerno –. Io quel documento l’ho votato e condiviso, ma non condannava affatto le frequentazioni di Crisafulli. Mirello non frequentava nessuno, i suoi erano incontri occasionali…”. Ma perché tanto accanimento? Rispondono indirettamente i compagni della Sinistra giovanile di Enna, che esprimono “indignazione nei confronti di chi ha ritenuto opportuno
    cavalcare l’eccezionalità della vicenda Crisafulli al fine di trarne un palese giovamento politico”.
    Spiega Salerno: “Io credo che l’ala giustizialista abbia fatto il suo tempo, ma qui l’obiettivo potrebbe essere molto più terra-terra. Lo sapevano tutti, che nel 2004 il candidato della corrente Fassino- D’Alema, per le elezioni del Parlamento di Strasburgo, sarebbe stato Mirello. E la sua candidatura era temuta, in particolare, da Fava, che è l’eurodeputato uscente…”.
    Rendere impresentabile Crisafulli, “appestare” l’uomo dei grandi successi elettorali, per non farlo candidare: altro che crociata per
    la pulizia morale.
    Ed ecco perché il documento della direzione diessina di Enna “invita il segretario regionale e gli organismi regionali a ripristinare la logica di tutela e solidarietà nei confronti di chiunque sia chiamato a rispondere su un’indagine del tutto aperta”.
    Con un colpo durissimo alla credibilità di Cracolici, giustizialista d’assalto con Leoluca Orlando e padre Pintacuda, moderato con Crisafulli quando c’era da conquistare la segreteria dei Ds, di nuovo giustizialista quando Crisafulli è caduto in disgrazia, e poi di nuovo garantista quando Enna ha rifiutato la “sentenza” di Palermo.
    “Sono sereno e ho moltissima fiducia negli inquirenti – chiosa l’indagato – ma ne ho molta di più in me stesso… Scherzi a parte,
    mi ha commosso l’atteggiamento di grandissima solidarietà non solo dei compagni, non solo di tantissimi miei avversari, interni ed
    esterni al partito, ma anche dei tantissimi cittadini di Enna. E’ strano, ma sulla mia vicenda, finora, non c’è stata alcuna nota ufficiale dei partiti del centrodestra. Né qui a Enna, né a livello regionale.
    Nel mio partito, invece......

    da il Foglio

    saluti

  2. #2
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    Predefinito

    La Storia (S maiuscola, mustang) si fa a Milano, non ad Enna.

  3. #3
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    Predefinito Re: AutoAssolversi si può....

    In origine postato da mustang
    ....se sei di sinistra....anche in Sicilia.


    Palermo. Il compagno segretario regionale Antonello Cracolici certo non se lo aspettava: i Ds di Enna o sono tutti mafiosi o sono
    garantisti puri. E questa seconda ipotesi, in determinati ambienti del partito di Fassino e dell’ex segretario dei diessini siciliani,
    Claudio Fava, giustizialista della prima ora, è anche peggio della prima.
    Incuranti delle possibili conseguenze, comunque, i compagni di Enna hanno difeso “senza se e senza ma” il compagno Vladimiro “Mirello” Crisafulli, “purgato” la settimana scorsa dal
    direttivo regionale dei Ds dopo aver ricevuto un avviso di garanzia con l’accusa di associazione mafiosa. Il documento finale approvato dalla direzione provinciale ennese è netto: “Non può essere consentito a nessuno esprimere giudizi e valutazioni su vicende che, fino a sentenza definitiva, rimangono di competenza della magistratura e dell’interessato. Il nostro partito non può
    usare l’azione giudiziaria per selezionare e criminalizzare i dirigenti di partito e i rappresentanti delle istituzioni”.
    Ogni riferimento al governatore di Sicilia, Totò Cuffaro, esponente del centrodestra, coinvolto in un’altra inchiesta, ma sempre con l’accusa di mafia, sembra – è chiaro – assolutamente voluto. Mirello, a Palermo, era stato processato e condannato in contumacia per le sue “frequentazioni” con l’avvocato Raffaele Bevilacqua, un boss marchiato da una sentenza di primo grado e dalle recenti rivelazioni del pentito Nino Giuffrè, detto Manuzza.
    I compagni di Enna, invece, non hanno agito alle spalle del compagno segretario regionale: il documento, che, nella sostanza, sconfessa la sentenza inappellabile varata dal direttivo
    regionale dei Ds, è stato approvato non solo in sua presenza, ma anche con il suo consenso.

    Non faccio polemiche con l’amico Fava
    Mirello, per questioni di stile, non c’era nemmeno questa volta: “Io – ironizza – non faccio polemiche con il mio amico Claudio Fava, il quale ora dice che i Ds sono finalmente tornati a essere il suo partito. E se mi chiedete quale fosse il suo partito, prima dell’altro giorno, quando lui e i suoi amici di Palermo mi hanno condannato, rispondo sincero: e io che minchia ne so? Comunque sono commosso ed esprimo gratitudine a quanti, come avete scritto voi del Foglio, erano miei amici e, a Palermo, si sono ritrovati di colpo, seguendo l’occhio vigile di Fava, su posizioni opposte alle mie”.
    Davanti ai compagni ennesi, il giovane Cracolici – un ex Folena-boy eletto segretario regionale col determinante appoggio di
    Mirello e poi pronto a condannarlo assieme a Fava – ha affermato che la dura condanna di Crisafulli era “frutto di un’errata interpretazione mediatica” dell’ “ampio e articolato documento approvato dal direttivo regionale”. Un documento del quale sui
    giornali, ha pubblicamente ammesso il segretario, sono finite solo alcune parti (ma senza che nessuno poi rettificasse alcunché).
    “Macché, quelle finite sui giornali sono le parti che voleva evidenziare Fava – controbatte il presidente della Provincia di
    Enna, il diessino Cataldo Salerno –. Io quel documento l’ho votato e condiviso, ma non condannava affatto le frequentazioni di Crisafulli. Mirello non frequentava nessuno, i suoi erano incontri occasionali…”. Ma perché tanto accanimento? Rispondono indirettamente i compagni della Sinistra giovanile di Enna, che esprimono “indignazione nei confronti di chi ha ritenuto opportuno
    cavalcare l’eccezionalità della vicenda Crisafulli al fine di trarne un palese giovamento politico”.
    Spiega Salerno: “Io credo che l’ala giustizialista abbia fatto il suo tempo, ma qui l’obiettivo potrebbe essere molto più terra-terra. Lo sapevano tutti, che nel 2004 il candidato della corrente Fassino- D’Alema, per le elezioni del Parlamento di Strasburgo, sarebbe stato Mirello. E la sua candidatura era temuta, in particolare, da Fava, che è l’eurodeputato uscente…”.
    Rendere impresentabile Crisafulli, “appestare” l’uomo dei grandi successi elettorali, per non farlo candidare: altro che crociata per
    la pulizia morale.
    Ed ecco perché il documento della direzione diessina di Enna “invita il segretario regionale e gli organismi regionali a ripristinare la logica di tutela e solidarietà nei confronti di chiunque sia chiamato a rispondere su un’indagine del tutto aperta”.
    Con un colpo durissimo alla credibilità di Cracolici, giustizialista d’assalto con Leoluca Orlando e padre Pintacuda, moderato con Crisafulli quando c’era da conquistare la segreteria dei Ds, di nuovo giustizialista quando Crisafulli è caduto in disgrazia, e poi di nuovo garantista quando Enna ha rifiutato la “sentenza” di Palermo.
    “Sono sereno e ho moltissima fiducia negli inquirenti – chiosa l’indagato – ma ne ho molta di più in me stesso… Scherzi a parte,
    mi ha commosso l’atteggiamento di grandissima solidarietà non solo dei compagni, non solo di tantissimi miei avversari, interni ed
    esterni al partito, ma anche dei tantissimi cittadini di Enna. E’ strano, ma sulla mia vicenda, finora, non c’è stata alcuna nota ufficiale dei partiti del centrodestra. Né qui a Enna, né a livello regionale.
    Nel mio partito, invece......

    da il Foglio

    saluti

    La legge è eguale per tutti, ma per i compagnuzzi della sinistretta illiberale e massimalista, fiancheggiati dalle toghe militanti e dalle loro associazioni corporative (sindacali e "costituzionali") ..................è più eguale che per gli altri.

  4. #4
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    Predefinito Cane non morde....

    ...cane.

    Giorni fa ho postato un "cane morde cane" parlando della polemica fra il Procuratore generale di Milano e il "pensionato" D'Ambrosio.

    I magistrati, sostegono i critici (tra i quali mi c'infilo molto volentieri) quando sbagliano non pagono.
    I "Padri costituenti" inventarono il Csm, cioè l'organismo che dovrebbe sanzionare errori o atti non consoni alla legge fatti dai loro "governati".
    Ma i "governanti" dei magistrati sono anch'essi "magistrati".
    Il bello è che non sono neppure "scelti" dal potere politico, cioè dagli eletti dal popolo.
    Il popolo in nome del quale i "magistrati" governati da "magistrati" e giudicati da "magistrati" emettono accuse e sentenze.

    Il vice-presidente del Csm (il presidente è il Capo dello Stato), Virginio Rognoni afferma che l'organismo di autogoverno non nasconde le magagne dei pm, al punto di aver sanzionato il 35 per cento dei casi sottoposti a procedimento.
    Il ministro ing. Roberto Castelli parla con i numeri: "Dal giugno 2001 a oggi, su 92 procedimenti sono stati solo 4 i casi in cui è stata esercitata azione disciplinare.

    Un autorevolissimo magistrato (fascista, berlusconiano?), presidente del Tribunale di sorveglianza di Napoli, Angelica Di Giovanni, ha affermato in una intervista a Libero che il Csm "mostra di far tesoro di ciò che non gradisce, nello stesso modo in cui mostra di "dimenticare" ciò che non conviene".

    Il prof. Sandro Staiano, costituzionalista, ex sindaco Pci di Pompei, e sempre a Libero, ha ricordato come "a proposito del Csm e della sua composizione esiste il rischio della difesa corporativa".

    Eccone un altro, di vetero-nostalgico-fascista.

    saluti

  5. #5
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    Predefinito Re: Re: AutoAssolversi si può....

    In origine postato da Pieffebi
    La legge è eguale per tutti, ma per i compagnuzzi della sinistretta illiberale e massimalista, fiancheggiati dalle toghe militanti e dalle loro associazioni corporative (sindacali e "costituzionali") ..................è più eguale che per gli altri.
    No, è uguale per tutti, tant'è vero che uno di loro ha ricevuto un avviso di garanzia. Le attestazioni di stima sono opinioni e come tali criticabili.
    Personalmente avrei preferito che Crisafulli si autosospendesse dal partito e dagli incarichi, o almeno che fosse sospeso. Ma questo non è un atto dovuto, solo auspicato.

    Mi auguro che le accuse siano confermate, sarà l'occasione per fare un po' di pulizia e distinguersi meglio dal Centrodestra siciliano.

    La differenza rispetto a Previti e gente come lui, è che nessuno si sogna di criticare la magistratura nè tantomeno di ostacolare le indagini.
    Si aspettano i risultati dell'indagine. Poi, se del caso, qualcuno si dimetterà.

    Avete perso una buona occasione per tacere, o almeno per commentare con un po' più di saggezza, liberali della domenica. Peccato.

  6. #6
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    Predefinito Re: Cane non morde....

    In origine postato da mustang
    ...cane.

    Giorni fa ho postato un "cane morde cane" parlando della polemica fra il Procuratore generale di Milano e il "pensionato" D'Ambrosio.

    I magistrati, sostegono i critici (tra i quali mi c'infilo molto volentieri) quando sbagliano non pagono.
    I "Padri costituenti" inventarono il Csm, cioè l'organismo che dovrebbe sanzionare errori o atti non consoni alla legge fatti dai loro "governati".
    Ma i "governanti" dei magistrati sono anch'essi "magistrati".
    Il bello è che non sono neppure "scelti" dal potere politico, cioè dagli eletti dal popolo.
    Il popolo in nome del quale i "magistrati" governati da "magistrati" e giudicati da "magistrati" emettono accuse e sentenze.

    Il vice-presidente del Csm (il presidente è il Capo dello Stato), Virginio Rognoni afferma che l'organismo di autogoverno non nasconde le magagne dei pm, al punto di aver sanzionato il 35 per cento dei casi sottoposti a procedimento.
    Il ministro ing. Roberto Castelli parla con i numeri: "Dal giugno 2001 a oggi, su 92 procedimenti sono stati solo 4 i casi in cui è stata esercitata azione disciplinare.

    Un autorevolissimo magistrato (fascista, berlusconiano?), presidente del Tribunale di sorveglianza di Napoli, Angelica Di Giovanni, ha affermato in una intervista a Libero che il Csm "mostra di far tesoro di ciò che non gradisce, nello stesso modo in cui mostra di "dimenticare" ciò che non conviene".

    Il prof. Sandro Staiano, costituzionalista, ex sindaco Pci di Pompei, e sempre a Libero, ha ricordato come "a proposito del Csm e della sua composizione esiste il rischio della difesa corporativa".

    Eccone un altro, di vetero-nostalgico-fascista.

    saluti
    Concordo con Staiano, esiste questo rischio. A tale proposito sarebbe assai utile avviare un processo di riforma di certi meccanismi della giustizia. L'ho ribadito più volte, in vari thread (Pieffebi se lo ricorda, ne abbiamo già parlato).

    Tuttavia, i cosidetti "membri laici" del CSM sono scelti dal potere politico, o no? Quindi, il CSM non è già oggi totalmente di nomina interna alla magistratura.

    Dubito sarebbe una buona idea che tutti i membri del CSM fossero scelti dal potere politico.
    In tal caso, i politici giudicherebbero i giudici, i quali giudicherebbero, fra gli altri cittadini, pure i politici, con buona pace del principio della separazione dei poteri.
    Meglio pensare ad un'altra soluzione, ad esempio un percorso di carriera (o di funzione) separato dei membri del CSM, o limitazioni similari, onde evitare (o limitare al minimo) conflitti di interesse.

    Nel 2001, Berlusconi aveva promesso di riformare la giustizia. La stiamo ancora aspettando. Quanto ci farà attendere ancora? Quando la CdL finirà di approvare "leggine ad hoc" in materia e si metterà ad operare seriamente?

    Saluti garantisti.

  7. #7
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    Predefinito Re: Re: Re: AutoAssolversi si può....

    In origine postato da Montalbano
    Scusa buffoncello, ma noi i nostri li autosospendiamo dal partito e non pretendiamo che vengano usati lodi Crisafulli per loro. Chi sbaglia paga. Dalle nostre parti...
    Non credo che tu possa offendere così. Mi spiego meglio, sapendo la nullità che ho di fronte. Perchè un insulto sia ritenuto tale da chi è offeso, come in questo caso, occorre che tu goda di un minimo di prestigio per la tua intelligenza, cultura o semplicemente buon senso. Tu non hai nulla di tutto questo. Tu sei solo un mediocre. "Essere un mediocre non è una pena. La pena è accorgersene. Ma è un mediocre chi s'avvede d'esserlo?". Lo diceva Ugo Ojetti, mica uno della tua sfigatissima sezione di partito, che ti credevi?
    So long.



  8. #8
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    In origine postato da Montalbano
    Oilà, è tornato anche Pupo Solitario. Si era concesso un anno sabbatico dopo che gli avevamo fatto un culo come un nappino sul Principale, ma ha avuto la sfortunata idea di venirmi a sfrizzolare il velopendulo anche su LAD, altre figuracce per inanellare le quali, come ben sapeva GB Shaw, essere stupidi non serve, ma aiuta molto. A proposito Pupo: e sei tu a chiederselo?
    Tu inventi le cose, ma sei troppo sputtanato per essere creduto. Sei stato già sospeso per volgarità. Lo sarai ancora. E altrove non ti risponde nessuno. Perchè non sei nessuno.
    GB Shaw non ha mai detto ciò che affermi. Avrebbe dovuto essere un fallito come te, cosa che ovviamente non è. Temo che finirai fuori da Pol. Parere personale.
    So long.



  9. #9
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    Pieffebi è un buffoncello, io sono stupido, gli altri meglio non parlarne. Due righe, due post. Ti hanno già bannato altrove, come è accaduto al mitico Sandokan, al Capo Ispettore e tu sei sulle loro orme.
    Tu e gente come MrBojangles con la vostra oscena volgarità avete ridotto il Principale ad una fogna. Ora pare che tocchi a questo forum. Va bene così: non capisco ma mi adeguo.
    So long.



  10. #10
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    Predefinito

    In origine postato da Montalbano
    Se è solo per questo, il mio nick su questo forum è diventato merdalbagno o montalbanese, per cui mi sono prontamente adeguato al livello degli interlocutori. Comunque non devi avertela a male per le figuracce che fai, capita anche ai peggiori...
    L'insulto sistematico e vantare brutte figure inesistenti lo hai già fatto con tutti, continuamente. Non vale più niente, come tutte le cose troppo ripetute. Sei stato bannato tu, non io. Per volgarità. Te lo ha già spiegato la proprietà di Pol, prima di sospenderti. Sei volgare ed il massimo di contributo che sai dare è di rovinare questo thread insultando il moderatore senza motivo. Ti disprezzo e ti ho già dedicato troppo tempo. Ora sei solo, con te stesso. E' la peggior condanna.
    A non risentirci.
    So long.



 

 
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