nella trasmissione su gengis khan l'allegro belpietro ricorda stalin (!) cattivocattivo d'accordo, ma che cazzo centra con l'imperatore mongolo?
nella trasmissione su gengis khan l'allegro belpietro ricorda stalin (!) cattivocattivo d'accordo, ma che cazzo centra con l'imperatore mongolo?
Non c'entra con l'Imperatore Mongolo per motivi cronologici (Gengis Kahn è vissuto tra il 1100 ed il 1200), ma Stalin ha operato una distruttiva e sistematica sovietizzazione della Mongolia, cercando di costringere una popolazione nomade e libera all'urbanizzazione, distruggendo buona parte dei loro monasteri e compiendo, tanto per cambiare, stermini di monaci e popolazione civile a più non posso, rendendo la Mongolia praticamente un satellite comunista del suo stato.
Ulan Bator è una città nel pieno dell'Oriente, ma che di orientale non ha nulla, se non l'unico monastero buddista sopravvissuto, costituita unicamente da squallidi casermoni in stile sovietico. I Mongoli sono un popolo che a tutt'oggi, per i due terzi, vive di pastorizia nomadica e che di urbanizzazione non ha mai voluto sentir parlare.
Certo parte dell'opera staliniana resta, ed Ulan Bator è al momento attuale una città da quasi 800.000 abitanti, con i suoi angoli di modernità, con banche, uffici, locali notturni, e perfino due pizzerie. Ma se tieni conto del fatto che su un territorio grande cinque volte la Francia vi sono neanche 3 milioni di persone e solo 18 centri urbani (che raccolgono solo un terzo della popolazione), capisci come l'opera staliniana non sia andata completamente a "buon" fine (per fortuna). Attualmente la Mongolia è una repubblica parlamentare a maggioranza socialista, completamente sganciata dall'influenza russa, con cui mantiene rapporti commerciali e diplomatici.
Ti saprò dire qualcosa di più tra un mesetto, lunedì parto proprio per la Mongolia, e tornerò in settembre. Tra l'altro, ci vado via terra, quindi attraverserò anche buona parte della Russia/Siberia, quindi ti saprò dire anche come vivono gli eredi del comunismo sovietico.
Riaffiorano i ricordi degli anni di passione
ritorna il vecchio sogno per la rivoluzione.
Racconti senza fine di gente che ha pagato
non puoi mollare adesso la lotta a questo stato.
La rivoluzione è come il vento, la rivoluzione è come il vento.
bel viaggio, sulle orme di Giovanni da Pian del Carpine. Treno o che altri mezzi?
Per noi indoeuropei comunque i mongoli restano un popolo storicamente e razzialmente pericoloso. La formazione dell'impero mongolico ha purtroppo distrutto numerose e fiorenti popolazioni ariane dell'Asia centrale e dell'Iran, ed ha portato i cavalieri dagli occhi a mandorla sin nel cuore dell'Europa. Milioni di indoeuropei sono caduti vittime dei mongoli: uccisi, schiavizzati, scacciati o meticciati. Per tutti questi enormi crimini i mongoli meriterebbero di essere sterilizzati e fatti estinguere come popolo.
Razzialmente il tipo mongolo è quanto di più distante possiamo immaginare dai nostri modelli estetici (fenotipo), fatto che si riflette ovviamente anche nel DNA. Fenris ci dirà qualcosa, ma delle immagini direi che per un ariano la donna mongola è decisamente repellente.
Stalin che non aveva una coscienza razziale, fece morire milioni di indoeuropei (Ucraini, Russi, Baltici, Tedeschi...) e pur infierendo anche sui mongoloidi (Calmucchi, Cazachi...) non fece nulla per farli diminuire e respingerli verso oriente, liberando almeno il Volga, la steppa scita e il Pamir-Tian San.
saluti e buon viaggio a Fenris
parti sul serio? forte, ti invidio. devi postare le foto che farai durante il viaggio.Ti saprò dire qualcosa di più tra un mesetto, lunedì parto proprio per la Mongolia, e tornerò in settembre. Tra l'altro, ci vado via terra, quindi attraverserò anche buona parte della Russia/Siberia, quindi ti saprò dire anche come vivono gli eredi del comunismo sovietico