Ormai, lo vediamo quotidianamente, siamo rimasti solo noi della destra radicale a opporci sul piano dell’azione e dell’elaborazione teorica di fronte all’avanzata del nuovo ordine globalizzato. A sinistra invece, vi è una resa totale alla tecnologia e all’economicismo. La sinistra per soggezione ha accettato l’ideologia dominante, o per realismo pratico si è lasciata soggiacere al nuovo ordine globalizzato, limitandosi a temperarlo.
Anche la cosiddetta sinistra estrema non fa che contrastare solo un perno della globalizzazione, ovvero quello economico (le multinazionali, i Mac Donald), sostenendo invece gli altri due: mescolazionismo, e omologazione culturale.
Paradossalmente la società atomistica del nuovo ordine globalizzato non appare poi tanto malaccio al Compagno… In fondo quello che cercava nel comunismo era un’ideologia che lo sollevasse dal suo eterno complesso d’inferiorità, dal quotidiano confronto con gli altri…
Lo stesso che si realizza nell’odierna società frammentata, dominata dalla spersonalizzazione delle relazioni umane, dal relativismo etico, dal nichilismo particolaristico, dal mescolazionismo etnico…
In fondo entrando in un immenso iperrmercato ci sentiamo un po’ tutti uguali, ci sentiamo un po’ tutti COMPAGNI