Si usa tradurre la parola Heimat con ‘patria’; questa traduzione non rende tuttavia conto della specificità del suo significato. Nel dizionario (consulto il Sansoni), accanto a patria trovo altri equivalenti italiani: paese natio, terra natia, città o paese natale, paese d’origine, casa, residenza. Heimat denota la terra o il territorio in cui si è nati o in cui si è stabilmente abitato, o il luogo d’origine; esso cita infine l’opinione religiosa, secondo cui, “per il cristiano, la Heimat è il cielo, in opposizione alla terra, dove egli soggiorna come ospite o come forestiero”. Heimat è formato a partire da Heim (parola imparentata al greco villaggio) ed i variegati significati di Heim si rapportano anch’essi all’idea di luogo d’origine o d’appartenenza: casa, dimora, casa paterna, focolare, luogo cui si appartiene. Heim appare come prefisso in innumerevoli parole. Vaterland (leggasi ‘faterland’): il Land (ovvero la terra, il territorio, lo stato) dei Vater (i padri – vedi pater in latino). Heimat e Vaterland coesistono e non sono due parole per indicare la stessa cosa: le nozioni che esse denotano sono vicine, ma purtuttavia distinte. Vaterland è una nozione politica, è il proprio stato in quanto contrapposto ad altri stati, è la terra a cui si appartiene e che si deve e si vuole difendere. La Heimat invece non si contrappone ad altre Heimat: è un territorio definito non già dalla sua appartenenza ad un sistema politico di patrie giustapposte e contrapposte, ma dal legame che si ha con esso. Heimat è il luogo verso il quale si è legati da affetto, da nostalgia, dalla convinzione che in esso ci sapremo orientare. Heimat è il luogo in cui ognuno può ritrovare il proprio centro.
Si può dunque dire che Vaterland è lo Stato a cui si appartiene. Heimat la comunità etnica a cui si appartiene.
"Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia del XXI secolo più di qualunque altro europeo".
Der Wehrwolf