cari amici
oggi su Libero un trafiletto assai... istruttivo ...
Una legge destinata ad entrare in vigore prima della fine dell'anno nel Regno Unito [Employement Equality Regulation] consente al dipendente di chiedere risarcimenti ultramilionari in caso di 'trattamento discriminatorio' sul posto di lavoro. Al di là della presa in giro non è difficile capire che questa 'legge civile' intende salvaguardare i ‘gay’ [froci e lesbiche per intenderci...] da 'discriminazioni' subite sulla sola base dei loro 'orientamenti sessuali' ... in altre parole, tanto per fare un esempio, per chi deve scegliere chi promuovere di grado e chi no, a scanso di guai, i gay avranno d'ora in poi un trattamento di assoluto privilegio... amen, così va il mondo direte voi...
Il bello però viene ora. Lo stesso governo britannico ha avvertito che l'ignoranza sui dati in questione [in altre parole non sapere gli 'orientamenti sessuali’ dei dipendenti…] non potrà essere usata come argomento di difesa in tribunale. In conseguenza di ciò è cominciata in tutta la Gran Bretagna la 'conta dei gay'. Le banche della 'City' londinese sono state le prime a distribuire questionari ai dipendenti nei quali essi, sotto propria responsabilità, dovevano fornire le proprie 'generalità' in proposito e sono state in breve seguite dai vigili del fuoco di Londra, dalla Britisch Airwais e dalla Britisch Telecom...
E' tutto ovvio direte voi... certo se non fosse per un piccolo dettaglio. L'iniziativa di costoro è stata fortemente avversata da vari gruppi per i 'diritti civili' che hanno sostenuto che tutto questo non fa che rendere più problematiche le relazioni di lavoro dei 'gay' con i colleghi. Per alcuni avvocati di queste organizzazioni anzi chiedere ai dipendenti di rivelare i loro 'orientamenti sessuali' costituisce una violazione della 'privacy' e un attentato alla Convenzione europea sui diritti umani...
... e tu che ne pensi caro il mio bell' Angiolino?...
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Nobis ardua
Comandante CC Carlo Fecia di Cossato