Stampa liberale a confronto

[MrBojangles]

I liberali "de noantri"

Riecco “i saddamiti” italiani: per loro in Iraq i terroristi sono gli americani di MATTIAS MAINIERO
Leggiamo insieme questa dichiarazione. Non passerà alla storia. Purtroppo, però, fa parte della cronaca italiana. «La soluzione dei conflitti può passare solo attraverso il dialogo e il negoziato, sostenuti dalla comunità internazionale, con il rifiuto più netto del ricorso all’azione militare e alla pressione terroristica. (...) (...) Infatti l’azione degli anglo-americani sta raccogliendo i frutti avvelenati di un processo di vera e propria occupazione militare e non, come invece dichiarato, di liberazione».
http://www.libero-news.it/sito/libero.html

I Liberali

Antiamericani: «L’attacco all’Onu, il peggiore nella storia delle Nazioni Unite, è un altro segno del caotico dopoguerra in Iraq. Un’altra conseguenza della guerra che Bush non aveva previsto: come le razzie, come i ritardi nella fornitura di elettricità e acqua, come gli agguati ai soldati Usa e i sabotaggi alle infrastrutture».

The New York Times, 20 agosto

[Pieffebi]

Ah i liberal , nessuno ha mai detto che sono altro che "radicali di sinistra", tradotto in italiano. Mentre i radical [ometto le s] sono i nostri massimalisti o peggio estremisti di sinistra. Inoltre il liberalismo ha uno spettro molto ampio...praticamente dallla sinistra democratica anticomunista e non marxista ai confini con il socialismo riformista sino alla destra moderata ai confini con il vecchio conservatorismo, approdando alle frontiere libertarian con l'anarcocapitalismo.

Shalom!!!

[MrBojangles]

In origine postato da Pieffebi
Ah i liberal , nessuno ha mai detto che sono altro che "radicali di sinistra", tradotto in italiano. Mentre i radical [ometto le s] sono i nostri massimalisti o peggio estremisti di sinistra. Inoltre il liberalismo ha uno spettro molto ampio...praticamente dallla sinistra democratica anticomunista e non marxista ai confini con il socialismo riformista sino alla destra moderata ai confini con il vecchio conservatorismo, approdando alle frontiere libertarian con l'anarcocapitalismo.

Shalom!!!

Oh!!!
C'è scritto NYT; non il Manifesto!!

[sacher.tonino]

Il maggiordomo è un esperto di liberalismo...lucchettaro.

[MrBojangles]

In origine postato da sacher.tonino
Il maggiordomo è un esperto di liberalismo...lucchettaro.

Non vedo disquisizioni sui "saddamiti" newyorchesi, però.

(pare abbia una ferramenta come seconda attività)

[Pieffebi]

In origine postato da sacher.tonino
Il maggiordomo è un esperto di liberalismo...lucchettaro.

E' il migliore, distingue la tolleranza dall'igiene.

[Pieffebi]

In origine postato da MrBojangles
Oh!!!
C'è scritto NYT; non il Manifesto!!

Appunto. Liberal all'americana, ossia da noi "radicale di sinistra", che non è massimalista o estremista, che invece corrisponde a radicals. Come sopra indicato.

Shalom!!!

[MrBojangles]

In origine postato da Pieffebi
Appunto. Liberal all'americana, ossia da noi "radicale di sinistra", che non è massimalista o estremista, che invece corrisponde a radicals. Come sopra indicato.

Shalom!!!

Quindi condividi la posizione del tuo quotidiano, giusto?

[MrBojangles]

I garantisti "de noantri"
Marini, l’imputato più torchiato d’Italia.
Igor Marini ha finora sostenuto sessanta ore d’interrogatorio. Lo hanno torchiato per bene in Svizzera e ora il gioco delle domande e delle risposte continua alla grande a Torino. Nessun altro imputato è stato mai così torchiato dai magistrati. Eppure, a fronte di questo lunghissimo interrogatorio, l’accusatore di Prodi, Fassino e Dini non è mai caduto in contraddizione, non è stato smentito, neppure dall’avvocato romano Fabrizio Paoletti. Anzi, proprio quest’ultimo ieri, nel confronto con Marini, ha avuto un malore dopo essersi contraddetto. E oggi l’interrogatorio prosegue.
http://www.libero-news.it/sito/libero.html

Il merito dei fatti
TORINO - Di truffe internazionali da svariati milioni di dollari, più che di Telekom Serbia, si sta parlando, a Torino, nel corso del confronto-fiume che si sta svolgendo da due giorni nel carcere delle Vallette (e non è ancora concluso, proseguirà oggi), fra Igor Marini, faccendiere di professione, e Fabrizio Paoletti, avvocato civilista. Marini e Paoletti sono stati chiamati dal procuratore torinese Marcello Maddalena, più che per parlare di presunte maxi-tangenti destinate a Prodi, Dini e Fassino, per spiegare le truffe che, con documentazione quasi sempre falsa, negli ultimi tre anni hanno orchestrato insieme fino a quando Marini non ha deciso di truffare Paoletti.

Il faccendiere ha, infatti, truffato il complice avvocato: per farlo fuori da un affare, non ha esitato a denunciarlo ai carabinieri e farlo arrestare. Questa è la vera trama dei rapporti che legano i due. E di questo si è parlato negli ultimi due giorni a Torino e si continuerà a parlare ancora oggi. Nonostante l'avvocato Luciano Randazzo abbia dichiarato che il suo cliente, Marini, "si sta quotando", aggiungendo che "potrebbe aprirsi una nuova fase storica come nel 1992, quando scoppiò tangentopoli", l'impressione è che Telekom-Serbia sia tutta un'altra storia che Marini ha tentato (non si sa ancora perché o per conto di chi), di far scivolare nelle sue truffe internazionali senza però al momento riuscirvi, smentito dallo stesso Paoletti.
http://www.repubblica.it/2003/h/sezi...onfronto1.html

[MrBojangles]

Gli economisti "de noantri"
IL GOVERNO CERCA QUATTRINI PER SOSTENERE LA RIPRESA ECONOMICA. LA SANATORIA (SARÀ AMPIA) NELLA FINANZIARIA. Costruzioni abusive: paga e goditele. di FAUSTO CARIOTI
Più i tecnici del Tesoro fanno e rifanno i conti, più quella di un condono edilizio ampio, capace di portare in cassa sette o otto miliardi di euro, appare una scelta obbligata per la prossima Finanziaria. La ripresa, infatti, per ora si guarda bene dal lambire il Vecchio Continente. E se l’economia non cresce, anche il gettito fiscale langue e il deficit statale non ne vuole sapere di rientrare nei limiti previsti dal patto europeo di stabilità. In altri tempi il governo di turno ci avrebbe messo una toppa aumentando le tasse.

Un "angolo" diverso

Abusivi di tutta Italia unitevi
di Vittorio Emiliani

Nel menu ancora decisamente incerto della Finanziaria 2004 c’è un piatto che compare e scompare e che oggi sembra essere incluso nella lista delle entrate «una tantum» (così avversate dalla Ue): il condono edilizio. Nel vestito di pezze a colori della legge di bilancio riappare una pezza fra le più grigie e screditate. Evitata per un niente un anno fa, verrà riproposta per «fare cassa», cioè per turare le falle della finanza tremontiana. Subito c’è chi assicura dalla sede di Alleanza Nazionale, partito notoriamente benevolo nei confronti dell’abusivismo edilizio (ricordate l’appoggio ai «poveri abusivi» con villa ai margini del Parco romano di Veio?), che si tratterà di un condono piccolo piccolo. Una mini-sanatoria con la quale si passerà un veloce colpo di spugna sugli abusi commessi all’interno di un fabbricato già esistente senza accrescerne cioè la volumetria o edificarne di nuova. Io governo, io Stato chiudo gli occhi su quanto di illegale hai fatto in casa tua, magari in un edificio storico, che so, una scala, un cortile, un patio, una ristrutturazione anche pesante, e tu privato mi dai gli euro che mi servono a tamponare l’emorragia della finanza pubblica ancora per dodici mesi. Poi si vedrà.
Un bell’esempio di moralità pubblica, una sollecitazione ai cittadini a eludere leggi e regolamenti, a essere «ciascuno padrone a casa sua» (Berlusconi dixit in campagna elettorale), anche contro la legalità, anche contro l’onestà degli altri. Insomma, fesso chi rispetta la legge. È la «filosofia» indecente, immorale di tutti i condoni. Ancora più cinica, se è possibile, in questo caso.
Perché i disastri prodotti nelle nostre città, sulle nostre coste, ai bordi di aree naturalistiche o archeologiche preziose dalla speculazione, dal racket spesso, dell’abusivismo sono noti a quanti governano, amministrano, partecipano. Si ha un bell’assicurare che si tratterà soltanto di una mini-sanatoria: anche mini il condono edilizio genera subito attese di altri colpi di spugna e quindi riaccende ovunque la fiamma dell’illegalità mettendo nei guai i Comuni più rigorosi e, di fatto, truffando i cittadini onesti. È stato così dopo che il governo Craxi varò, nel 1984, la prima sanatoria generalizzata seguita poi da altre aperture della stalla. È stato così di nuovo quando nel 1994 il primo governo Berlusconi (coincidenza non casuale) diede il via a un’altra assoluzione di massa monetizzata.
Le colate di cemento illegale non hanno praticamente dato tregua al martoriato Belpaese, nonostante la repressione sviluppata da Comuni di ogni dimensione, da Roma a Eboli dove un sindaco intrepido ha proceduto a ben 400 abbattimenti, in quella Campania devastata dal cemento illegale dove Antonio Bassolino ha aperto un fronte regionale di lotta di grande civiltà, di coraggiosa lungimiranza. Avallare altri abusi vuol dire infatti consumare nel modo più cieco altre centinaia di migliaia di ettari di paesaggi irripetibili, di buona terra a coltivo o magari a bosco (ecco perché si appiccano tanti fuochi), vuol dire scaricare su tutti i costi delle opere e dei servizi di urbanizzazione che gli abusivi non pagano concorrendo così a nuovo degrado, a nuovo inquinamento. Con un nuovo condono tutto diverrà più difficile per Comuni e Regioni dove la lotta è in corso, aspra, impervia.