BORGO A MOZZANO — Nonostante le polemiche, il sindaco Brunini (nella foto)non arretra di un passo dalla sua decisione di apporre la targa contenente la frase di Mussolini nell'atrio del palazzo comunale. «Il recupero di questo reperto storico — afferma — avviene nel quadro di una valorizzazione della nostra storia e del nostro patrimonio: ad esempio la traslazione a Gioviano dei resti del caporale Barsanti, il progetto di recupero della linea Gotica, il restauro del monumento ai Caduti e il rifacimento della lapide che ricorda la liberazione di Gioviano ad opera delle truppe alleate. La targa esposta intende valorizzare il bollettino della vittoria del generale Diaz dettato il 4 novembre 1918; la frase di Mussolini che completa la lapide è soltanto un corollario di presentazione del testo storico». «La targa — aggiunge Brunini — è un reperto storico di particolare valore, anche per la ricchezza della fusione, e fino alla chiusura della scuola di Chifenti è stata esposta nell'ingresso della scuola stessa, dove ogni mattina alunni ed insegnanti per decenni l'hanno vista. Una targa di tale pregio non poteva avere più degna sistemazione, ma solo come reperto storico. La frase dell'allora capo dello Stato Mussolini non significa certo condivisione del messaggio. Per questo il recupero della targa deve essere visto unicamente come un'operazione di valorizzazione storico-culturale». Il circolo La Margherita del Borgo se la prendono con... il caldo, «altrimenti non si spiega l'aver posto nell'atrio del comune una targa con una delle tante frasi deliranti del duce. Dopo una doccia rinfrescante gli artefici del misfatto potrebbero dire, senza accampare giustificazioni tragicomiche: 'Ci siamo sbagliati'». Polemici contro Brunini anche Massimiliano Piagentini consigliere comunale di Rifondazione di Careggine, il circolo Prc della Garfagnana e i Giovani Comunisti della Garfagnana: «Il gesto è di una gravità inaudita». Rifondazione Comunista e i Giovani Comunisti di Lucca chiedono che la targa venga rimossa. L'Unione comunale di Borgo a Mozzano scrive che «La decisione di Brunini è assolutamente inaccettabile per la comunità di Borgo a Mozzano e va respinta e condannata con decisione da parte di tutti».
Marco Nicoli