per sopportare meglio queste torride temperature estive
consiglio ai comunisti, ai post-comunisti e ai para-comunisti
di leggere il libro di Jacques Rossi " Com'era bella questa utopia",
racconti della disumana vita nei gulag:
- Fa già meno 40. Ogni minimo abbassamento della temperatura
lo avvertiamo immediatamente sulla nostra pelle. Non c'è bisogno di
termometro.
Si ha la precisa sensazione che gelino le ossa.
Quando si arriva a meno 50 bisogna fare uno sforzo per muovere le palpebre,
e, ad ogni respiro, sono coltellate nei polmoni.
Ci si protegge come si puo' : si assicurano le maniche alle monopole con
della corda
e con della corda si fissano i bordi dei pantaloni alle caviglie.
Come cintura, un lungo spago, per impedire che l'aria glaciale ti penetri
sotto i vestiti.
Gelando, il respiro forma una crosta di ghiaccio che ti taglia il naso -