Penitenti si percuotono a sangue in nome di Maria
Il rito si svolge ogni sette anni nei pressi di Benevento. I fedeli si battono con un sughero irto di spilli
GUARDIA SANFRAMONDI (BENEVENTO) – Incappucciati, con indosso un saio bianco, si percuotono il petto con un sughero irto di spilli. Tutto intorno un corteo di tremila fedeli. Avviene nella basilica santuario dell’Assunta di Guardia Sanframondi, paese in provincia di Benevento. Il rito, antico, si ripete ogni sette anni in nome di Maria. Centinaia di fedeli si flagellano per penitenza. E’ questo il momento, carico di tensione, più caratteristico delle celebrazioni. L’atmosfera di fede e di mistero ha attirato decine di migliaia tra fedeli e curiosi, e troupe televisive da tutto il mondo.
I battenti, dei quali ufficialmente non si conosce l'identità, si sono ammassati nel santuario fin dalle prime ore del mattino. Le porte della basilica sono state chiuse agli altri fedeli, radunatisi all'esterno per la celebrazione della messa. Al rito sul sagrato ha assistito, tra gli altri, il presidente della Regione, Antonio Bassolino. Quando all’interno della basilica è risuonato il grido: “Fratelli, forze e coraggio, in nome di Maria battetevi”, al di fuori si è udito un rumore sordo. I fedeli incappucciati si percuotono il petto ritmicamente. Dal sughero, chiamato “spugna”, fuoriescono 33 punte di spillo.
La scena che ha fatto rabbrividire molti dei presenti: alla vista del sangue ci sono stati malori e qualche svenimento tra i fedeli, subito soccorsi dal servizio d'ordine; un piccolo gruppo di battenti invece ha rinunciato, all'ultimo momento, all'atto di penitenza.
Poi i battenti, in ginocchio, procedendo all' indietro in un primo tratto, con lo sguardo rivolto verso la statua della Madonna dell'Assunta, sono usciti dal santuario e si sono incolonnati dietro la statua di San Girolamo Penitente. Tra gli incappucciati ci sono anche gli assistenti che provvedono a bagnare i sugheri con vino bianco e a riparare gli strumenti di penitenza che dovessero rompersi.
Incoraggiati dalle parole del vescovo di Cerreto Sannita, Michele De Rosa, che ha presieduto la messa celebrata da dieci sacerdoti, i battenti si sono incolonnati alla processione. E il loro numero cresce man mano che la processione va avanti: gli incappucciati sono circa un migliaio. Ma il loro numero potrebbe crescere con il procedere del rito.
(24 AGOSTO 2003, ORE 17:40)