Massimiliano Kolbe nasce l'8 gennaio 1894 a Zdunska Wola (Polonia).
Giovanissimo, attratto a seguire il Signore e ad amare l'Immacolata, entra nell'ordine dei frati minori conventuali a Leopoli e, dopo i primi studi, è trasferito a Roma per completare quelli filosofici e teologici.
Il 16 ottobre 1917 a Roma fonda la "Milizia dell'Immacolata", associazione pubblica di fedeli, la cui spiritualità consiste nel vivere la totale consacrazione all'Immacolata per collaborare con Lei all'estensione del regno di Cristo nel mondo.
Ordinato sacerdote, in Polonia inizia la sua instancabile attività missionaria: dà inizio ad una rivista mensile e, nel 1927, fonda Niepokalanow (la città dell'Immacolata), dove circa 700 frati consacrati a Maria si dedicheranno ad ogni forma di apostolato.
Nel 1930 parte per il Giappone, dove fonda una seconda città, "Mugenzai no Sono", nella periferia di Nagasaki.
Minato dalla tubercolosi, nel 1936 rientra in Polonia e qui prosegue l'apostolato della stampa fino a quando, il 17 febbraio 1941, è arrestato e internato nella prigione di Varsavia.
In maggio è definitivamente trasferito nel campo di concentramento di Auschwitz, dove offre spontaneamente la vita per uno sconosciuto, condannato a morte per rappresaglia nel bunker della fame.
Viene ucciso con un'iniezione di acido fenico il 14 agosto 1941.
Giovanni Paolo II lo proclama Santo come martire della carità il 10 ottobre 1982.