Non è una notizia recentissa, ma l'ho saputo solo ora.
Proprio su questo forum avevamo diffuso un appello in favore di Muhammad Said Al-Sahri



Bossi-Fini: una condanna a morte

Muhammad Said Al-Sahri il 23 novembre 2002 arriva in Italia assieme ai suoi cari, in fuga dalla Siria dove su di lui incombe una condanna a morte per ragioni politiche.
All'arrivo a Malpensa vengono immediatamente intercettati da solerti agenti della polizia di frontiera, che li trattiene in una zona riservata dell'aereoporto per 5 giorni, impedendo loro di poter formulare formalmente la richiesta d'asilo politico.
Il 29 novembre Muhammed, sua moglie e i quattro figli, vengono imbarcati su un aereo per essere deportati a Damasco, "nel perfetto rispetto della legge Bossi-Fini" dichiarera' in proposito il ministro dell'interno Pisanu, nonostante la Costituzione italiana stabilisca la non estradizione di persone verso paesi dove viga la pena di morte.
Ad attenderli troveranno i servizi di sicurezza siriani, che arresteranno Muhammad facendolo di fatto scomparire.

Oggi, 8 luglio 2003, il CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati) e la famiglia Al-Sahri, hanno dato la notizia secondo cui Muhammad sarebbe morto sotto tortura, tra bastonate e scosse elettriche in un carcere di sicurezza alle porte di Damasco.