La superstizione cristiana e cattolica in particolare alimenta un senso di superiorità intellettuale ed etica negli islamici
29 settembre 2009.
La superstizione cristiana e cattolica in particolare, caratterizzata da antropomorfismo del divino, da un politeismo primordiali, arcaici, infantili (basti pensare che solo in Italia su 8.101 Comuni vi sono quanto meno ventimila tra santi, sante, Madonne, vari tipi di Gesù, protettori, festeggiati con uno spreco inimmaginabile di energie e di soldi, con i furbi preti, monaci e monache, ma povere esistenze mancate, che accrescono il loro potere antropologico sui poveri minorenni, sulle povere minorenni italiani, destinati a non diventare mai un popolo serio, adulto eticamente e intellettualmente) tra gli altri effetti nefasti produce negli islamici, che praticano un rigoroso monoteismo, meno esposto, come nell’ebraismo, a cadute superstiziose, un senso di superiorità intellettuale ed etica, che non meritano, giacchè il loro dogmatismo, il loro fanatismo, così spesso disumani, sono pericolosi quanto la superstizione cristiana e cattolica in particolare.
Nel loro pregiudizio radicale, e ormai quasi inestirpabile, gli islamici confondono l’Occidente con il cristianesimo, mentre il vero Occidente è quello della filosofia (da Senofane in poi), della storia, della scienza, della letteratura, dell’arte, della musica, figlie della libertà intellettuale ed etica, che raramente essi hanno raggiunto e praticato, e che resta l’unico ideale di salvezza personale e collettiva, per diventare uomini e donne adulte e salvare questa cara,povera, unica Terra, pericolosamente esposta al comportamento infantile di miliardi di esseri umani, uomini e donne, delle varie latitudini, senza differenze di pelle.
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