Lo sfogo dell'antropologa Ida Magli contro i cedimenti alla Mezzaluna di Ue, Vaticano e politici



giulio ferrari
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Il Corano sui banchi di scuola, come propone la "sinistra" giunta provinciale di Trento, è l'ultimo schiaffo alla nostra identità: un oltraggio che non può essere stigmatizzato solo a parole, ma che meriterebbe una vera e propria insurrezione, una rivolta di popolo e politici contro i fautori del nostro annientamento culturale, civile, e religioso. Invece, Lega a parte, le reazioni sono del tutto inadeguate, come se "loro" avessero già vinto... E' una reazione irosa e sconsolata al tempo stesso quella della grande antropologa Ida Magli, che ormai vede la "cittadella" italiana e cristiana irrimediabilmente accerchiata dai suoi storici avversari, e si sfoga con noi sparando a zero contro il barbaro invasore e contro chi gli spalanca le porte.
Accuse a raffica che non risparmiano l'ignavia di certa parte della maggioranza, i tradimenti e l'apostasia della Chiesa postconciliare, lo sfascismo ideologico della sinistra, i piani inconfessabili delle lobby che tramano al chiuso dei Palazzi di Bruxelles.
Professoressa Magli, la Provincia di Trento autorizza l'insegnamento scolastico dell'islam. Il via libera viene da quella sinistra che si oppone al latino e ai dialetti. Non c'è una logica perversa in tutto questo?
«Ormai siamo allo sfacelo, è come se i mussulmani avessero già vinto. O facciamo la rivoluzione e li cacciamo via, o possiamo scrivere la parola fine alla nostra civiltà. Il problema è che la risposta necessariamente giunge sempre troppo debole, altrimenti le "quinte colonne" dell'invasione islamica ti fanno passare per filonazista. La sinistra? Certo, loro sono nati internazionalisti, volevano l'Unione Sovietica, sognavano di cancellare la cultura, le lingue, le tradizioni. Rimaneva l'utopia universale della classe operaia, oggi non c'è più neppure quella».
Oggi le parole d'ordine della sinistra si sposano con il diktat multirazziale, multireligioso e "antidiscriminatorio" imposto dalle lobby. Non le pare che certi slogan di piazza trovino una forte eco a Bruxelles?
«Se non si combatte anche sul fronte dell'Ue, ogni resistenza all'islamizzazione è inutile. L'Unione europea è stata fatta per far vincere l'islam. In Europa è necessaria una lotta durissima. Adesso c'è da confidare che i cattolici della potente Cl e la Lega riescano a far rinviare la firma della Costituzione Ue, pretendendo che si affermi con chiarezza il ruolo delle radici cristiane. Spero che Berlusconi non tenga di più ad essere il protagonista di una grande cerimonia...».
Non pensa che anche le attuali gerarchie vaticane abbiano delle gravissime responsabilità in questa situazione di generale sbracamento verso l'islam? Non stiamo forse pagando anche gli effetti del nuovo ecumenismo che mette tutte le religioni sullo stesso piano?
«Sicuramente, è stato Woityla a darci il colpo di grazia. Dove sono finiti duemila anni di dottrina cattolica? Su questi aspetti mi sono trovata in piena sintonia con un sacerdote dell'arcivescovo Lefebvre, don Ugo Carandino, durante un dibattito organizzato da Radio Padania Libera. Sono convinta che Gesù Cristo oggi venga tradito in maniera paurosa. Ho litigato perfino con mons. Maggiolini, che pure ritengo uno dei prelati più coerente e stimabili: condivideva gran parte delle mie analisi, ma appena si critica questo Papa non vuole più sentire ragioni... Mi sono rivolta anche al cardinale Biffi. E' stato gentilissimo e mi ha anche incoraggiato. Mi ha detto: "Faccia come Goffredo Di Buglione (il condottiero crociato cantato dal Tasso che liberò Gerusalemme dai mussulmani, ndr)". Però inutilmente gli ho chiesto qualche strumento, un intervento più forte a sostegno di questa battaglia. Ho scritto anche a Ratzinger, ho fatto di tutto... Ma poi prevale sempre questa nuova mentalità di buonismo ecumenico. Basta pensare che per la Costituzione Ue si parla di fare riferimento alla radici "giudaico-cristiane": ma cosa vuol dire? Qual è la religione che ha forgiato l'Europa, l'ebraismo o il cristianesimo? Si giustifica questo ibrido tirando in ballo il "padre Abramo". Ma allora questo vale anche per i mussulmani. Il Dio padre dei cattolici non è quello della Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo?».
E i cosiddetti politici cattolici?
«Per carità! Penso al gruppetto di ex Dc che sta con Forza Italia: sono tutti dei marpioni. Io dico sempre che non sono credente, ma al loro confronto forse andrei in Paradiso. Dio avrà la nausea di gente così. Ci vorrebbe un gruppo di cattolici vicino alla Lega, che potesse dare lezioni di coerenza cristiana e togliere a questi ex Dc i voti dei credenti di centrodestra. Davvero sarebbe utile un movimento "fiancheggiatore", svincolato da certi atteggiamenti di moderazione che si rendono obbligatori per un partito di governo...»
Su quali temi sarebbe necessario avere le mani più libere?
«I tabù dettati dal "politicamente corretto" sono tanti. E' tabù criticare il Papa, attaccare l'Ue, denunciare che i trapianti portano alla banalizzazione della morte, in una società di mercato e di consumo che capitalizza, dichiarando che non possono andare sprecati, perfino i cadaveri... E poi questa assurdità della scuola dell'obbligo sino a 18 anni che ha costi rovinosi e abitua i giovani a star lontano dalle responsabilità. Come se non bastasse, si tratta di una scuola dove l'80% degli insegnanti è di sesso femminile. Ma come fanno i maschi ad avere una donna come modello di comportamento?»
E' per questo che tra gli italiani si registra un alto tasso di "mammoni"?
«Mammoni e omosessuali».
A parte alcune opinabili questioni, mi pare però che sui grandi temi, gli stessi che le stanno particolarmente a cuore, la Lega Nord abbia sempre dimostrato autonomia e determinazione. Non le riconosce questa coerenza e combattività?
«Non ho alcuna difficoltà a dire che i ministri migliori sono quelli della Lega, attorno a Bossi c'è una squadra di bravissime persone. Però non guasterebbe una "zona franca", un gruppo di leghisti più trasgressivo: la battaglia contro l'islamizzazione richiederebbe toni ancora più duri».
Professoressa, sull'invasione mussulmana lei ha le idee molto chiare...
«C'è una cosa a cui ancora tento di trovare una spiegazione, ormai da dodici anni. Mi chiedo chi c'è dietro a tutto questo, chi ha deciso che l'Europa diventasse un dominio islamico. Lei ce l'ha una risposta?»