Arrestato il marocchino con cui la donna aveva trascorso la serata



È un copione già scritto molte, troppe volte. Eppure non per questo è meno drammatico. Lui e lei escono la sera per bere una birra in compagnia. Poi lui accompagna la ragazza in auto a casa. Ci prova, ma lei con gradisce le avances. Il rifiuto della poveretta pare sia stato considerato poco più di un dettaglio di poca importanza da un immigrato marocchino di 33 anni, incensurato con regolare permesso di soggiorno. L´uomo a questo punto avrebbe afferrato la ragazza mentre questa si trovava ancora in macchina. Con la forza l´avrebbe spogliata per violentarla. Traumatizzata e impaurita, lei ha comunque avuto la forza di sporgere querela. Poco dopo i carabinieri del Comando provinciale fermavano il sospetto stupratore, ora in carcere a Trento in attesa dell´udienza di convalida con l´accusa di violenza sessuale.
Questa almeno è la versione che la poveretta, sebbene fosse visibilmente traumatizzata per l´accaduto, è riuscita a riportare agli inquirenti. La ragazza, una trentenne residente a Trento, è arrivata a casa in lacrime. Era ormai notte tarda tra sabato e domenica. Sul balcone ha trovato la sorella e il suo compagno che hanno ascoltato lo sfogo della giovane. Lei ha raccontato di essere uscita con il marocchino. Lo considerava una brava persona: residente a Bolzano, ma di fatto domiciliato a Trento nord dove lavora e vive insieme al fratello. Non risulta che tra i due ci sia mai stata una relazione sentimentale, o quantomeno la circostanza non emerge dagli atti. I due, pare in compagnia di altri amici, avevano trascorso una serata in una nota birreria di Trento nord. Alla fine il marocchino si era offerto di riaccompagnare a casa la ragazza che abita a breve distanza dal suo appartamento.
È in macchina che la situazione sarebbe precipitata. Alcuni aspetti della dinamica sono ancora da chiarire. Pare comunque che l´uomo abbia obbligato la donna a togliersi i jeans e le mutande per poi costringerla ad avere un rapporto sessuale. Di certo c´è che la ragazza era talmente sconvolta che avrebbe preferito tenere tutto dentro di sè. È stata la sorella a convincerla a sporgere querela. La denuncia è stata raccolta dai carabinieri che in breve hanno rintracciato il presunto responsabile. Il marocchino è stato raggiunto a casa del fratello. Dopo un breve consulto con il pm Giuseppe De Benedetto, gli inquirenti hanno deciso di procedere all´arresto in flagranza.
Intanto la donna veniva accompagnata in ospedale dove sono stati refertati segni di violenze fisiche sul suo corpo. Non sono state rilevate tracce di violenza sessuale, ma questa circostanza è comunque compatibile con uno stupro. È evidente comunque che gli inquirenti dovranno approfondire le indagini e interrogare di nuovo la ragazza. Questo anche perché la difesa, sostenuta dall´avvocato Stefano Daldoss, si dimostra agguerrita. Intanto per oggi è atteso l´interrogatorio di convalida.