Questo pomeriggio il Cavaliere del Lavoro Silvio Berlusconi, tessera 1816 della loggia P2, Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana nonchè Presidente pro-tempore dell'Unione Europea si recherà a Canossa.
Non dovrà fare tanta strada in quanto la sua Canossa non è la storica cittadina quanto piuttosto un lungoTevere romano.
Trovo inaudito che un uomo, sulle quali vi sono tutte le mie riserve morali per i suoi disinvolti atteggiamenti da trent'anni a questa parte, debba per una paradossale considerazione di storia contemporanea, in un batter d'occhio (chi conosce gli impegni che un politico ha, sa bene che è veramente eccezionale combinare un simile incontro in pochi giorni) dover andare a rendere conto ai capi di una fra le più piccole comunità ospiti di questo disgraziato paese.
Tant'è! I giudei furbi hanno colto subito la palla al balzo e il Nano narcisista, che spesso parla senza neanche sapere quello che dice, sarà abbondantemente mortificato.
Se fosse solo un problema personale di questa patologia italiana chiamata Berlusconi, non avrei nulla da ridire ma trovo mortificante che il capo del governo del paese dove sono nato e dove pago le tasse debba essere zimbellato in tal quisa.
Sarebbe comico se non fosse tragico, nel momento nel quale si teorizza l'uccisione mafiosa del Commandante Abhou Hammar, che vive recluso da mesi e mesi a Ramallah, nella Filistin occupata con odio malefico dai sionisti, vedere come l'Italia si sia giocata tutto il patrimonio di equilibrio che la politica di Andreotti e Moro, Craxi e De Michelis aveva accumulato. In pochi mesi il governo italiano, asservito alla follia imperiale del megalomane Bush jr, è stato capace d'inimicarsi le vittime (i palestinesi) per compiacere i carnefici. Vada in sinagoga, Signor Presidente, ma soprattutto, perfavore, vada presto via da dove immeritamente sta.
L'Italia ha bisogno d'altro!
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