BERTINOTTI: FARE CADERE BERLUSCONI OBIETTIVO POSSIBILE
18/09/2003 - 14:24
(ASCA) - Roma, 18 set - ''Quello della caduta del governo Berlusconi oggi e' per tutte le opposizioni di centrosinistra, partiti e movimenti, un obiettivo possibile''. Lo afferma il segretario di Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti che per questo obiettivo giudica possibile una convergenza programmatica tra il suo partito e l'opposizione dell'Ulivo. Bertinotti spiega di non pensare alla caduta del governo Berlusconi come risultato della ''classica spallata'' ma attraverso una ''strategia'' a ''medio termine'' che coinvolga crescenti strati sociali. In questa prospettiva Bertinotti propone, in coincidenza con la finanziaria, di preparare una serie di manifestazioni che culminino per la fine di ottobre in una grande manifestazione che ''raduni milioni di persone e che resti nella memoria politica del Paese''. Il governo Berlusconi, ha aggiunto Bertinotti, sta attraversando ''una crisi strisciante di consenso sociale'' che puo' aggravarsi se l'opposizione sapra' portare a conoscenza della gente i rischi economici e sociali che il paese sta correndo. Secondo il leader di Rifondazione questa ''iniziativa politica'' e questa ''strategia'' dovrebbero portare il governo ad ''implodere nei consensi di fronte proprio a quelle realta' che ha suo tempo lo hanno sostenuto e che oggi si interrogano se hanno investito bene il loro consenso''. ''E' una sfida impegnativa'' ha aggiunto Bertinotti sottolineando che proprio nella coscienza dell'importanza dell'iniziativa formula l'appello a tutte le opposizioni per ''portare in piazza milini di persone''. Facendo cadere il governo e arrivando alla fine anticipata della legislatura il primo grande risultato secondo Bertinotti sarebbe quello di ''impedire a questo governo di compiere altri danni irreversibili in campo economico, sociale, democratico e istituzionale''. Bertinotti ha inoltre espresso la preoccupazione che di fronte a una iniziativa del genere di tutte le opposizioni con il coinvolgimento di milioni di persone in tutte le piazze d'Italia, possano essere messe in campo delle ''grandi provocazioni''. ''Ed e' per questo -ha affermato- che penso che tutte le prossime manifestazioni siano a rischio. Noi lavoriamo per la non violenza, ma puo' non essere sufficiente se da altre parti giungono le provocazioni''. min/mcc/lv
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