Castelli contro i magistrati
"Sono guidati dalla sinistra"
Il ministro Roberto Castelli
NAPOLI - "Mi sembra evidente che i magistrati sono guidati dalla sinistra". Nel giorno della protesta organizzata dall'associazione nazionale delle toghe dopo quel "mentalmente disturbati" riferito ai giudici, pronunciato dal premier, il ministro della Giustizia, Roberto Castelli boccia l'iniziativa. Quei quindici minuti di assemblee in tutta Italia e una sospensione simbolica delle udienze per difendere "l'indipendenza" della magistratura. Ma Castelli non ci sta: "Ricordo che il presidente Ciampi ha sempre raccomandato la necessità del dialogo, la necessità di abbassare i toni. Mi pare, invece, che questa iniziativa vada esattamente nel senso inverso. Nessuno sentiva il bisogno di aumentare la tensione in questo momento".
Castelli, a margine di un dibattito nell'ambito della festa di An, promuove, inoltre, la proposta dell'elezione popolare dei magistrati. "In questo modo si può rispondere in maniera precisa al primo dettato della Costituzione che dice che la giustizia è amministrata in nome del popolo".
Ma i giudici non si fermano. Secondo il segretario del Movimento per la giustizia, Armando Spataro, infatti, la protesta dell'Anm contro le "offese" del presidente del Consiglio non si può fermare: si deve andare avanti con "iniziative più incisive". E tra le proposte, Spataro prospetta anche un'azione giudiziaria di risarcimento danni contro il premier.
Infine Castelli liquida come un problema di "afa tardiva" l'interrogazione firmata da Luciano Violante e da altri esponenti dei Ds su presunti accordi con il ministro serbo Batic su Telekom Serbia. "La smettano di spargere veleno. Solo una mente bacata - aggiunge Castelli - può immaginare un mercimonio di questo tipo. Io non lo avrei nemmeno ipotizzato".
(18 settembre 2003)
"Comprereste una schedina precompilata da quest'uomo?"