Io ho due libri che hanno segnato la mia vita:
Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta.
Il signore delli anelli.
In un secondo momento spiegherò il perchè.
Cordiali Saluti
Io ho due libri che hanno segnato la mia vita:
Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta.
Il signore delli anelli.
In un secondo momento spiegherò il perchè.
Cordiali Saluti
E voi tutti, o Celesti, ah! concedete,
Che di me degno un dì questo mio figlio
Sia spendor della patria, e de Troiani
Forte e possente regnator. Deh! fate
Che il veggendo tornar dalla battaglia
Dell'armi onusto de' nemici uccisi,
Dica talun: NON FU SI' FORTE IL PADRE:
E il cor materno nell'udirlo esulti.
Tanti, tantissimi ed in modi diversi
li cito in ordine sparso, dei perchè non c'ho micca tempo
Due di due
Jack frusciante è uscito dal gruppo
La città della gioia
Cent'anni di solitudine
La versione di Barney
Saltatempo
ma credo ce ne siano altri, se mi metto lì a pensarli
Fu, a suo tempo, il libro della Costituzione Americana.
-N-
l'affair moro di sciascia
compagno di sbronze di bukovski
l'italia del risorgimento di spadolini
ma direi che quasi ogni libero che ho letto mi ha lasciato qualcosa ...
a dimenticavo ... sulla via del wyrd del quale non ricordo l'autore
Questa è bella! Sono stato io a colpirlo...
Parecchi anni fa (avevo solo 25 anni) acquistai da un bancarellista un libro di un filosofo spiritualista sudamericano. Un volume di circa 6-700 pagine.
Scusate se non ricordo nè il titolo ne l'autore, ma credo di esserne giustificato.
La caratteristica dei filosofi sudamericani sembra essere quella di girare sempre intorno al problema senza mai arrivare al dunque.
Morale, quando, arrancando, arrivai a circa metà libro, avevo accumulato un tale odio nei confronti del libro stesso e del suo autore, una tale irrefrenabile tensione distruttrice che credevo di impazzire. Di libri ne avevo già letti parecchi e li conservavo con cura e gelosia, stimando ed amando anche i relativi
autori: nessuno mi aveva procurato tensioni come il libro del filosofo sudamericano.
Una sera ebbi la misura colma e decisi che quel libro non doveva più comparire davanti ai miei occhi: lo presi in mano e, con uno scatto di rabbia, feci a pezzi il libro e poi lo bruciai.
Io sono di bocca buona e leggo di tutto (tranne i gialli); forse per questo mi sono trovato nei guai a quel punto. A voi non è mai capitata una cosa simile?
con guerra e pace ... ma ho resistito strenuamente
Parecchi libri. Cito queli che ho in mente.
Il Corsaro nero di Salgari
Il giro del mondo in 80 giorni di Verne
Niente di nuovo sul fronte occidentale di Remarque
Maledetti da dio di Hessel
Il Guinness dei fiaschi militari di Reagan
Post office di Bukowski
Harry Potter della Rowling
Case, Amori, Universi di Maraini
Il Giappone dalla A allo Zen di Mauriello
Favole al telefono di Rodari
La compagnia dei celestini di Benni
Bar sport di Benni
_______________________
Gli zeri, per valere qualcosa,
devono stare a destra.
Non sono arrivato a bruciarli, ma sia con I Fratelli Karamazov che con L'Ulisse (due volte) ho rischiato di non finirli.In origine postato da Orso Brrrrr
Questa è bella! Sono stato io a colpirlo...
Parecchi anni fa (avevo solo 25 anni) acquistai da un bancarellista un libro di un filosofo spiritualista sudamericano. Un volume di circa 6-700 pagine.
Scusate se non ricordo nè il titolo ne l'autore, ma credo di esserne giustificato.
La caratteristica dei filosofi sudamericani sembra essere quella di girare sempre intorno al problema senza mai arrivare al dunque.
Morale, quando, arrancando, arrivai a circa metà libro, avevo accumulato un tale odio nei confronti del libro stesso e del suo autore, una tale irrefrenabile tensione distruttrice che credevo di impazzire. Di libri ne avevo già letti parecchi e li conservavo con cura e gelosia, stimando ed amando anche i relativi
autori: nessuno mi aveva procurato tensioni come il libro del filosofo sudamericano.
Una sera ebbi la misura colma e decisi che quel libro non doveva più comparire davanti ai miei occhi: lo presi in mano e, con uno scatto di rabbia, feci a pezzi il libro e poi lo bruciai.
Io sono di bocca buona e leggo di tutto (tranne i gialli); forse per questo mi sono trovato nei guai a quel punto. A voi non è mai capitata una cosa simile?
Cordiali Saluti
E voi tutti, o Celesti, ah! concedete,
Che di me degno un dì questo mio figlio
Sia spendor della patria, e de Troiani
Forte e possente regnator. Deh! fate
Che il veggendo tornar dalla battaglia
Dell'armi onusto de' nemici uccisi,
Dica talun: NON FU SI' FORTE IL PADRE:
E il cor materno nell'udirlo esulti.
Io ho letto molto e molti libri, pur essendo apprezzabili, non hanno lasciato tracce nella memoria. Ho letto anche molti polizieschi e devo dire, in contrasto con chi ha storto il naso per questo genere, che ve ne sono alcuni degni di apparire accanto alle migliori opere letterarie (un esempio a caso: "Le stelle sono nere" di cui ora non ricordo l'autore).
Ma, per restare nell'ambito della letteratura "nobile" e meno "nobile" ne citerò alcuni (quelli che ora mi vengono in mente), riservandomi di spiegarne eventualmente i motivi in altra occasione.
- I romanzi di Emilio Salgari, tra cui, in primis, i Misteri della giungla nera e Il Corsaro Nero.
- Alcuni romanzi di Erich Maria Remarque,tra cui "Niente di nuovo sul fronte occidentale".
- La storia della seconda guerra mondiale, di Winston Churchill.
- Le passioni della mente (narra la vita di S. Freud, non ricordo l'autore).
- I romanzi di Grazia Deledda, in particolare, "Canne al vento".
- Itinerario dell'isola di Sardegna, di A. Lamarmora.
- Le colonne d'Ercole, di Sergio Frau (questo è recentissimo,è scritto da cani, ma è veramente interessante per le sue tesi ed intuizioni innovative)
Da bambino, mi piacque moltissimo "I ragazzi della Via Pal".
Più di recente, un saggio di Colin Wilson intitolato "Dei dell'altro universo".