No all'uso del Burqa in pubblico. Stop a quegli indumenti indossati per motivi religiosi che impediscono, in luoghi non strettamente privati, di identificare una persona. La Lega Nord ha presentato una proposta di legge che modifica la norma 152 del 22 maggio 1975 in materia di indentificabilità delle persone. Il Carroccio mette mano solo al primo articolo del testo vigente, ma il cambiamento e' sostanziale. Se prima era vietato "l'uso di caschi protettivi o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona in luogo pubblico o aperto al pubblico senza giustificato motivo" ora si aggiunge che e' vietato l'uso di "ogni mezzo che non renda visibile l'intero volto, in luogo pubblico o aperto al pubblico, inclusi gli indumenti indossati in ragione della propria affiliazione religiosa". Scompaiono i giustificati motivi. Con la nuova specifica, anche chi indossera' il burqa, esattamente come chi indossa gia' oggi un casco o un passamontagna in contesti non idenei, rischiera' l'arresto o multe salate. Per la Lega, come ha spiegato il capogruppo alla Camera, Roberto Cota, "la modifica della normativa esistente e' necessaria: bisogna fare chiarezza sul fatto che tutti devono avere gli stessi diritti".