Cinquemila euro. Tondi, tondi, ovvero poco meno di dieci milioni di vecchie lire. Questa la cifra che le avevano offerto. Ma Elisa S., ventisettenne pisana in Spagna per un periodo di studio, quell’offerta ha deciso di declinarla. "Di sposarmi non me la sono proprio sentita, anche se era per poche ore. Anzi minuti. Solo il tempo di dire sì davanti all’ufficiale civile, e poi riprendere la mia strada". Sì, perché quello che avevano proposto a Elisa era un matrimonio di comodo. Un contratto con un extracomunitario per far conseguire a quest’ultimo la cittadinanza europea. Un fenomeno che in Spagna sta dilagando, ma che comincia a prendere piede anche nel nostro Paese. Come dimostrano le recenti inchieste condotte dalla magistratura italiana (...)

Tommaso Strambi, La Nazione