L'auto hi tech del futuro guarda al software e all'elettronica più che alla meccanica. La sfida all'industria automobilistica viene lanciata dalla BMW grazie al collaborazione preziosa dell'IBM sancita con la firma dell'accordo denominato Automotive Software Foundry (ASF). Secondo gli esperti del settore entro il 2010 circa il 90% di tutte le future innovazioni degli autoveicoli riguarderanno l'elettronica e il software e i costi di tali componenti arriveranno a pesare per il 40% sui costi globali di produzione.
Secondo l'accordo Automotive Software Foundry la BMW diventa ufficialmente il principale cliente di IBM, che si impegna a offrire soluzioni, processi, strumenti e servizi, specificamente pensati per produttori e fornitori dell'industria automobilistica. In pratica i tecnici e gli ingegneri della BMW potranno contare sul supporto e la consulenza tecnica del personale IBM per quanto concerne “l'applicazione e il controllo di componenti software e di elettronica integrati” utili alla realizzazione di un veicolo hi tech di prossima generazione.
La BMW, forte del successo di vendite (nel 2002 il gruppo ha superato per la prima volta il milione di auto BMW e MINI vendute) spinge l'acceleratore sull'elettronica quale elemento strategico per affrontare nuovi mercati. Spiega il Dr. Pank del settore marketing “Attraverso le sue attività relative a mercati e prodotti, il Gruppo è pronto ad entrare in una nuova dimensione in termini sia di quantità sia di qualità. Oggi, attraverso la nostra offensiva, stiamo gettando le basi per una crescita continua del nostro successo commerciale futuro".
Secondo una ricerca di mercato realizzata dalla In-Stat/MDR il futuro delle automobili è legato all’infomobility: tutte le macchine saranno dotate di Internet per comunicare (21.000 erano gli utenti telematici connessi via automobile nel 2001 - fonte In-Stat/MDR). La svolta commerciale avverrà grazie all’integrazione di tecnologie di navigazione. Gli analisti prevedono che entro il 2006 saranno 5 milioni gli utenti dotati di web in auto (infomobility produrrà così circa 12 miliardi di dollari). Chiarisce Cindy Wolf, analista della In-Stat/MDR “Il mercato è molto frammentato, soprattutto per i tipi diversi di offerta e di esigenze. Le possibilità di nuovi introiti sono soprattutto vincolati ai nuovi servizi a sottoscrizione, ai prezzi delle connessioni e allo sviluppo di pacchetti di contenuti multi piattaforma”.