In vacanza molti desiderano registrare indelebilmente le emozioni del viaggio con una videocamera, così da poterle rivivere insieme a familiari e amici. Ecco le regole d'oro per far sì che i vostri amici rimangano tali anche dopo aver visto i frutti del vostro impegno.
Le moderne tecnologie video digitali offrono un riscontro immediato del video girato e molte comodità in più rispetto alle vecchie tecnologie basate su film. Se da una parte la tecnologia ha evitato i lunghi tempi di sviluppo di un film in 8mm, dall'altra non ha risolto il problema dell'anello debole della catena: la persona che sta dietro il mirino.
Dal punto di vista tecnico, per fortuna non serve molto più della videocamera e neanche tanta esperienza. Ciò che occorre assolutamente è avere chiari alcuni errori da evitare assolutamente, alcuni trucchi e perle di saggezza che i professionisti del settore ormai recitano da molto tempo. Tutto il resto è lasciato a un po' di pianificazione e un po' di immaginazione.
Pianificazione
Che siate esperti videoamatori, semplici hobbysti o dilettanti allo sbaraglio, un minimo di pianificazione significa partire con il piede giusto e segnare una linea guida per le riprese. Può aiutare, ad esempio, scrivere alcune note relative al luogo che state per visitare. Potete recuperare depliant e brochure presso un'agenzia di viaggio o in biblioteca. Decidete o stabilite ancor prima di partire che cosa filmerete. Se visiterete ampi spazi all'aperto potrebbero essere necessari lenti grandangolari; se invece visiterete luoghi chiusi, la luce sarà un problema da tenere in considerazione. Tra le altre cose da prendere in considerazione ci sono gli adattatori di corrente (secondo quale paese andrete a visitare) ed eventualmente un carica batteria da auto. Ancora, se visiterete luoghi all'aperto polverosi, sabbiosi o particolarmente umidi, dotatevi di ogni sorta di protezione per la videocamera e ricordatevi di riporla in un luogo protetto dagli agenti atmosferici ogni volta che non la usate. Non occorre preoccuparsi dei nastri, a meno che non intendiate visitare il Polo Nord oppure la vostra videocamera usi un formato non standard (come il MicroMV di Sony).
Come tenere la videocamera
La miglior cosa è usare un treppiede o almeno un mono-piede. Per quanto la tecnologia aiuti con stabilizzatori di immagini varie, le riprese più lunghe o le attese con videocamera in pugno mettono alla prova anche le braccia più salde e rischiano di rovinare il risultato finale. Se proprio trovate scomodo e ingombrante l'uso di un supporto, mantenere la videocamera ferma è questione di pratica e, naturalmente, dipende dal peso e dalle dimensioni del dispositivo. Per quanto possa sembrare strano, se il peso ridotto aiuta le dimensioni invece no: più il dispositivo è minuto, più difficile è manovrare i controlli senza muovere la videocamera.
In ogni caso, per minimizzare il tremolio della ripresa potete seguire questi consigli: se la telecamera è dotata di una cinghia che avvolge il dorso della mano, usatela e regolatela nel modo più comodo; utilizzate due mani (utile per manovrare meglio i controlli); piantatate saldamente i piedi a terra, con le gambe leggermente divaricate e le braccia appoggiate al busto; infine, cercate dei supporti naturali presenti sul luogo dlla ripresa, come muretti, sporgenze varie, rami di alberi, ecc. ecc.
Il primo ciak
Che intendiate montare il video in un secondo tempo o meno, alcune regole d'oro valgono per entrambi i casi. Certo, disporre di un pc per raffinare inquadrature, cambiare sequenze, usare inserti, correggere colori, ecc. non è un aiuto da sottovalutare. Una cosa però deve essre chiara: il video editing su pc non ha lo scopo di tagliare le sequenze brutte e mantenere quelle buone e infatti lo scopo di questo articolo è quello di minimizzare le riprese brutte, anzi, evitarle del tutto.
Teoricamente, è possibile registrare un evento importante, come un matrimonio, dall'inizio alla fine lasciando che la videocamera riprenda l'intera cerimonia. Sempre teoricamente, è possibile registrare una gita in campagna dall'accensione dell'auto al suo rientro in garage. Statisticamente, questo è l'approccio che molte persone preferiscono e il risultato è inequivocabilmente noioso. Questo è il tipico esempio in cui le sequenze brutte sono ben più di quelle buone.
Per girare un buon video occorre tenere presenti due fattori: la singola ripresa o sequenza e il loro concatenamento. Il primo riguarda l'abilità nel girare una singola sequenza e il secondo riguarda la composizione delle sequenze in modo tale che abbiano un senso per chi le guarda. Non dimenticate che chi riprende l'evento ha la sua memoria dello stesso a sostenerlo mentre chi guarda il video ha soltanto le immagini che gli si presentano davanti agli occhi per ricostruire l'avvenimento. Ciò non toglie che anche chi guarda attivi automaticamente un procedimento di "riempimento dei buchi": opportuni cambi di inquadratura e altri trucchi (vedi poi) per evidenziare lo scorrere del tempo sono comunque auspicabili.
Le inquadrature
Il dato fondamentale da tenere presente per la concatenazione delle sequenze è il termine della sequenza precedente a quella che state per riprendere, non solo per quanto riiguarda il soggetto ma anche il tipo di inquadratura. In ambito professionale, le inquadrature sono generalmente di quattro tipi:
Campo lungo. Una ripresa su un soggetto relativamente lontano e ampio, intesa a stabilire un'atmosfera o l'ambiente generale in cui si svolgeranno gli eventi. Ad esempio, se il soggetto è una persona, questo tipo di ripresa la inquadra a figura intera.
Campo medio. Il campo medio è più ravvicinato del precedente e inquadra più in dettaglio il soggetto. Se si tratta di una persona, la ripresa è poco più di mezzo busto.
Campo ravvicinato. L'attenzione è nettamente focalizzata sul soggetto. Per una persona, l'inquadratura è a mezzo busto.
Dettaglio. Particolare di una scena, o primo piano di una persona (come il viso), l'inquadratura comporta un senso di forte presenza.
La singola sequenza
Riprendere all'altezza dell'occhio è fin troppo semplice ma per variare un po' le scene è bene sperimentare anche da altre altezze. Le moderne videocamere dotate di monitor LCD orientabile permettono di alzare l'inquadratura sopra la testa o abbassarla a livello delle ginocchia, potendo sempre controllare che cosa l'obiettivo sta riprendendo. Le regole che sovrintendono la composizione dell'inquadratura sono le stesse che si applicano in fotografia. Inquadrate il soggetto lasciando uno spazio di respiro dai bordi del mirino (o monitor LCD) ed evitando di situarlo esattamente al centro dell'obiettivo. Se riprendete un oggetto in movimento, lasciategli spazio per avanzare, almeno due terzi di schermo nelle direzione di marcia. Evitate di lasciare troppo spazio sopra le teste delle persone inquadrate e cercate sempre di utilizzare oggetti presenti sul luogo per dare profondità alla ripresa: per esempio, usate la cornice di una finestra per "inquadrare" un panorama.