cari amici
a soli sei mesi dalla ‘esibizione di democrazia’ con la quale si è trovato modo di impedire la manifestazione promossa a Roma dall’associazione ‘Uomo e libertà’ a sostegno della domanda di grazia a favore di Erich Priebke a Pisa è accaduto un episodio che non può non far riflettere sulla strana concezione di ‘Libertà’ che alberga da noi. Domenica scorsa è finita sulle pagine del più diffuso quotidiano di Israele [lo Yedioth Aharonot…] l’episodio di ‘aggressione’ nei confronti di Shai Coen, ‘consigliere’ dell’ambasciata israeliana al quale venerdì scorso è stato impedito di tenere una lezioni alla Scuola Normale di Pisa da parte di un gruppo di militanti del ‘collettivo autonomo’ di scienze politiche. Questo ‘atto gravissimo’ ha naturalmente suscitato l’indignazione dell’ambasciatore di Israele Ehud Gol, che non ha esitato ad inviare una nota di protesta alla Farnesina. Non desta certo meraviglia che in conseguenza di ciò la questura di Pisa sta cercando di individuare i colpevoli di questa ‘aggressione intimidatoria’ perché subiscano le più dure sanzioni previste dalla legge. Certo è altamente auspicabile che gli autori di questo reato [ed effettivamente di reato si tratta…] paghino in modo esemplare, intendiamoci… E’ chiaro però che non è possibile non fare un parallelo con quanto è accaduto a Roma sei mesi or sono quando comunale no global Nunzio d’Erme, ex-consulente del sindaco Veltroni già noto per aver scaricato letame davanti a Palazzo Grazioli ha fatto la seguente dichiarazione: ‘Sarò in piazza per ricevere come meritano questi signori. Se il prefetto aveva bisogno di una scusa per invocare problemi di ordine pubblico eccola!…’. Assai oltre il limite del ridicolo poi sono stati i ‘commenti’ delle autorità toscane, tutte massimamente preoccupate disporsi a 90 gradi quando si tratta di riverire le ‘vittime dell’Olocausto’, e tra i commenti più imbecilli vale la pena di riportare il seguente, rilasciato dal ‘magnifico rettore’ dell’Università di Pisa…
… esprimo la più severa condanna per quanto è accaduto e per ogni episodio di intolleranza e discriminazione. Esprimo inoltre la solidarietà mia personale e di tutto l’Ateneo al consigliere Shai Cohen. Qualunque comportamento che violentemente impedisce l’ espressione delle idee, ostacola la cultura della comprensione e la positiva soluzione dei conflitti. [locuzione incomprensibile in quanto mancate del verbo nella frase principale… – n.d.t.] Il principio della libertà di espressione è un valore fondante e costituisce un insostituibile obiettivo formativo ai fini dello sviluppo della coscienza civile…
Ogni commento guasterebbe!…
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Nobis ardua
Comandante CC Carlo Fecia di Cossato