2 domande a voi comunisti nazionalitari

[wilhem]

Vorrei farvi un paio di domande sperando che qualcuno risponda.
Premetto che non sono né fascista né nazista né razzista né fancazzista, ecc.
Ho letto i documenti di C.Preve e so qual'è il vostro pensiero, e oggi penso che ci sia poco altro di meglio in circolazione.
Con le due domande che faccio non voglio passare per nazista, rigetto ogni degenerazione razzista, imperialista e reazionaria e di estrema destra.
Vorrei solo sapere che ne pensate di:
1) revisionismo olocausto
2)di una corrente del nazionalsocialismo tedesco anni 20 (poi in parte confluita nel partito comunista tedesco), facente capo a Otto Strasser (uscito dal NSDAP nel 1930), fortemente anticapitalista, antiimperialista, che accettava le premesse del marxismo rifiutandone la visione hitleriana di “prodotto giudaico”, e non razzista, riciclatosi dopo la guerra nell’ ”Unione Sociale tedesca” con scarsi risultati.
Che ne pensate voi?
E che ne pensate dei movimenti strasseriani del dopoguerra nati nella DDR a Rostock?
E di chi si definisce strasseriano?
Grazie

[pietro]

E' presto detto: il revisionismo inteso come ricerca storica è un problema che riguarda gli storici ed è insito nella stessa nozione di ricerca storiografica quindi se uno vuole indagare quei fatti lo faccia pure...Sono un libertario in senso storico.L'uso politico che ne fa l'estrema destra mi fa schifo perche' indubbiamente la usa per legittimare il nazismo e questo mi fa obbrobrio perche' vuol dire attualizzare idee di suprematismo razziale.Non è un caso che negli Usa i cd "revisionisti" si accoppino molto spesso alle sette protestanti piu' conservatrici e suprematiste.

Su Strasser e la corrente nazionalsocialista di "sinistra"penso che sia stato un fenomeno altro rispetto all'hitlerismo ma con gli stessi limiti di una visione Volkisch e tutta interna alla matrice razzista germanica da cui lo stesso Niekisch non era immune:lo ritengo un fenomeno prettamente tedesco e calato nella cultura tedesca del primo novecento fortemente nazionalista ed impregnata di razzismo .

Sui movimenti strasseriani nella DDR nel dopoguerra non so molto, ma definirsi "strasseriani" oggi non ha senso :è come definirsi "bonapartisti" ...e comunque il nazismo è stata una catastrofe sotto ogni punto di vista .


saluti

[L'Uomo Tigre]

Concordo pienamente con quanto scritto da Pietro.
Aggiungo solo che come c'è chi cerca di riabilitare il nazismo, la cui condanna da parte nostra è sempre stata netta e inequivocabile (alla faccia di chi lancia accuse di ambiguità, che si vada a leggere Comunitarismo per rendersene conto), attraverso la ricerca storica, c'è anche chi utilizza quest'ultima per altri fini politici e ha tutto l'interesse per ingigantirne le già colossolali colpe per giustificare i propri crimini e fare i propri interessi, come ha mostrato egregiamente Norman G. Finkelstein nel suo ultimo lavoro.
Ciao!

[Emiliano]

Premettendo che oltre ad essere stato frainteso su altri forum, rispetto molto il pensiero comunitarista in sè, ripeto in sè, in quanto io sono un comunitarista( ritorno ai comuni, poteri locali, comunità piccolo-popolari) ma non marxista.

1 - Cosa ne pensate voi nazionalitari del nazional-bolscevismo che ha seguito Strasser, quindi da Tiriath, a chessò l'italianissimo Terracciano, fino all'interpretazione di Milosevic.

2- Come organizzereste politicamente, culturalmente e amministrativamente una società comunitarista.

3- Cosa ne pensate del progetto Eurasia?


Grazie

[pietro]

E' semplice:siamo contro ogni progetto eurasiatico che certa estrema destra si ostina a portare avanti, ma non da sola visto che l'area del PRC dell'Ernesto ( sorini e co) porta avanti le stesse idee , ma di questo Magdi Allam non parla chissa perche'?

La visione thiriartiana è essenzialmente imperniata sul blocco eurasiatico, un imperialismo concorrente con quello Usa( e noi non tifiamo per nessun imperialismo tantomeno europeo) e non tiene affatto in conto il fattore "nazionalitario" che non è nazionalismo, bensi' come ti ho gia' spiegato in altro forum il tener conto delle dinamiche reali di una comunita' che non sono affatto predeterminate da vincoli razziali o di sangue, bensi' dal suo svilupparsi nella concretezza .ad esempio, per noi il diritto di voto ai fratelli immigrati è del tutto naturale e logico.


Di Teracciano non ci piace l'evolismo che impernia il suo ragionamento che troviamo reazionario.La Rivista Comunitarismo si muove sul piano delle interpretazioni dialettiche del reale non dell'immaginario fantastico che tanto piace a certa destra ...anche l'Eurasia è mitologia.

Il Comunitarismo auspica comunita' solidali di individui liberati in una nuova prospettiva socialista che eviti quanto piu' possibile modelli prescrittivi e totalizzanti e faccia proprie tutte quelle garanzie democratiche sia sul paino economico che politico-partecipative .

Ciao

[Emiliano]

se voi stete a favore della cosiddetta liberazione sociale e nazionale, fatemi capire, questi modelli di lotta si esprimono nelle comunità del sud america, ma qui in europa da coda dovremmo liberarci? non esistono contesti paragonabili a quelli del Cile,Argentina, Boliva e Brasile.

[pietro]

Ah No? In Europa come in America Latina come in tutto il mondo ci dobbiamo liberare dal modello culturale, economico, militare americano.Punto.

[Emiliano]

certo, ma questo non lo dite solo voi... lo dice la destra radicale, i leghisti, i cattointegralisti, gli islamici, l'estrema sinistra ecc..

[pietro]

Infatti, gli Usa stanno sulle palle un po' a tutti...anche se in modo diverso e per diverse ragioni.

[Emiliano]

come sarebbe il sistema politico comunitarista? dittatura? stato liberale? stato sociale? anarchia? boh?