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La proposta è passata con 401 voti. Cannas: bisogna vedere quali saranno gli spazi e le risorse
Un canale tv in sardo per la Rai
Camera, sì a un emendamento sulla tutela delle lingue minoritarie
Roma A favore 401, 4 contrari, 25 astenuti (su 430 presenti). Con questi numeri ieri alla Camera è stata approvata una proposta di legge sulle lingue regionali o minoritarie. Risultato? Anche il sardo è tra le lingue tutelate dalla Carta europea di Strasburgo del 5 novembre 1992. La mattina di discussione in aula è stata divertente e ricca. Ricca di emendamenti che riconoscono, per esempio, al sardo e al friulano, la necessità di essere diffusi attraverso la Rai, anche con apposite frequenze. Peccato che il riferimento sia a un contratto di servizio ancora a venire (dal 2006) e soprattutto non debba prevedere nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. «Il problema ora è proprio quello di vedere quali saranno gli spazi e le risorse», ammette Romano Cannas, direttore della sede regionale Rai in Sardegna. In sé è una buona notizia, aggiunge, che coincide con la festa per i 60 anni di Radio Sardegna. Ma in concreto, si avranno tg Rai in sardo? «No, si farebbe quel che si fa già nelle altre regioni a statuto speciale - spiega Cannas - in Val D’Aosta, per esempio, alla radio ci sono spazi informativi per la parte francofona.
In aula si è parlato anche di minoranze dentro le minoranze. È il caso dell’ordine del giorno (approvato) di Antonello Mereu. Oggetto: la tutela e valorizzazione del patrimonio storico e culturale dell’idioma dei tabarchini di Sardegna, abitanti di Carloforte e Calasetta. Insomma, tra ladini, francesi, tedeschi, sardi e galloitalici, i deputati erano caratteristici, ognuno calato nella sua lingua e cultura. Tutti tranne i deputati di An, preoccupati, per voce di Roberto Menia, di entrare in collisione con un concetto sano di unità e di identità nazionale. Anche nella Lega non sono mancati malumori: la richiesta di riconoscere anche il piemontese e il veneto, tra le lingue minoritarie, è stata dichiarata inammissibile. Il leghista Guido Rossi ha anche detto di avere il dubbio di essere discriminato dal vicepresidente della Camera, Alfredo Biondi, che presiedeva la seduta. «Lei può dubitare quello che vuole - ha risposto Biondi - il dubbio è libertà. I malumori della Lega si sono tradotti alla fine nel solo voto contrario di Davide Caparini, anche perché la Rai, a suo dire, doveva tutelare le minoranze linguistiche dalla convenzione del 1994. «Siamo in ritardo già di nove anni». Il suo partito ha comunque votato sì, con Verdi e Sdi e Pierluigi Castagnetti, per la Margherita, ha addirittura parlato di «un contributo alla pace».
Tra le interruzioni per gli auguri al Papa (del capogruppo di An Gianfranco Anedda, con applausi) e i saluti di Biondi alla scuola media statale Dante Alighieri di Foggia, con l’augurio di studiare, si è arrivati alla votazione: la Camera approva.
Diana Zuncheddu
http://www.unionesarda.it/unione/20.../FAT03/A03.html
avete visto i cari alleati???? lottano perchè gli immigrati abbiano il voto (cosa giusta) però poi ricadono nell'intolleranza nei confronti delle minoranze etnico-linguistiche dello stato italiano, quando noi appartenenti alle minoranze alziamo la voce per vedere i nostri sacrosanti diritti linguistici rispettati cosa ci sentiamo dire dagli alleanzini?????
"c'è il rischio di entrare in collisione con un concetto sano di unità e di identità nazionale"
se noi veniamo visti come un rischio, una minaccia tanto forte da essere preoccupante (non sapevo che le lingue fossero un pericolo.....) cosa accadrà quando gli immigrati vorranno insegnare la loro lingua originaria ai propri figli? galera? processi per attentato all'unità dello stato? condanne per atti sovversivi? mhaaaa...chissà!