Calderoli lancia un provvedimento "inglese": il test per avere la cittadinanza



Igor Iezzi
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Via alla consultazione della base della Lega Nord. Tra il 25 e il 26 ottobre tutti i militanti del Carroccio verranno convocati per sapere cosa pensano dell'alleanza della Lega con la Cdl in particolare sul vincolo di maggioranza per le riforme istituzionali. Riforme che potrebbero secondo An e Udc essere fatte contro una forza di governo, la Lega, votando insieme alla sinistra. In tutte le provincie si terranno, quindi, assemblee dei militanti che culmineranno, il 9 novembre, nell'assemblea federale del Carroccio. «L'assemblea - ha detto il segretario federale della Lega, Umberto Bossi - è una prassi annuale. Quest'anno sarà monotematica, si parlerà di immigrazione, regolarizzazioni e voto e riguarderà la posizione della Lega rispetto alla proposta di Fini di passare da un governo politico a un governo semitecnico dove per fare le riforme costituzionali si può fare l'accordo con le sinistre in aula».
Senatore Calderoli, cosa significa questa mobilitazione della base leghista?
«Si è creata una situazione politica completamente nuova. Il fatto che alcune componenti della coalizione si ritengano svincolati dal vincolo di maggioranza su proposte di legge di riforma costituzionale, cambia totalmente gli equilibri e il modo di ragionare. Soprattutto se si considera che la Cdl è nata proprio per riformare la Carta Costituzionale, ma non nella direzione prospettata da qualcuno con il voto agli extracomunitari. Alla luce di quello che è successo in questi giorni, bisogna prendere una decisione che preveda il coinvolgimento della base».
Si deciderà se continuare con la Cdl?
«Bisogna fare una valutazione e in particolare sul vincolo di maggioranza per le riforme istituzionali. Riforme che potrebbero secondo An e Udc essere fatte contro una forza di governo, la Lega, votando insieme alla sinistra. E' evidente che quello che qualcuno ha fatto è molto ambiguo: quando si ricercano maggioranze in parlamento si ha ha che fare con le cosiddette "maggioranze variabili", presupposto dei governi tecnici. Non è possibile pensare di usare un giorno il governo politico e un altro quello tecnico».
Ma Bossi ha detto "basta polemiche"?
«Bossi ha dimostrato senso di responsabilità e la volontà di portare avanti le riforme. Noi vogliamo sapere cosa pensa la base. Anche a Pontida, questa estate, abbiamo chiesto una valutazione dell'alleanza e dell'operato del governo. Quando c'è un cambiamento importante noi interpelliamo la base. Altri propongono modifiche costituzionali senza neanche sentire il proprio coordinatore nazionale».
Lei ha parlato di volontà di portare avanti le riforme. Pensa ci siano rischi all'orizzonte?
«Berlusconi ha detto che le riforme sono sottoposte al vincolo di maggioranza e se qualcuno voterà con la sinistra determinerebbe di fatto la crisi di governo. Questo è stato rassicurante, però.... Quello delle maggioranze variabili è un discorso da approfondire con la base».
Oggi ha lanciato il test di naturalizzazione per gli immigrati che vogliono diventare cittadini italiani. Il test, oltre a comprendere una prova di lingua italiana e di lingua locale (in base alla regione di residenza), dovrebbe prevedere anche domande di cultura generale, di storia e relative ai sistemi istituzionali, sia locali che nazionali. Questa iniziativa è in contrapposizione alla richiesta di voto per gli immigrati lanciata da Fini?
«Non c'entra nulla»
Il fatto che siano state comunicata lo stesso giorno è una coincidenza?
«Una legge non si prepara in un giorno. Ci lavoriamo su da parecchio. La nostra legge regolamenta la cittadinanza introducendo un ulteriore filtro rispetto alle normative precedenti. Noi riteniamo che i dieci anni già previsti per avere la cittadinanza siano giusti, ma bisogna controllare la reale integrazione degli immigrati».
Il voto deve essere la tappa finale dell'integrazione, non quella iniziale
«Infatti, non basta che siano trascorsi i dieci anni. Gli immigrati devono essere realmente integrati»
Alcuni esponenti di sinistra affermano che sia una legge razzista?
«Le critiche rivolte da esponenti del centro sinistra nei confronti della mia proposta forse non tengono conto del fatto che è la fotocopia della legge approvata nel 2002 dalla "democratica" Gran Bretagna, Paese notoriamente guidato da Tony Blair e dal centro-sinistra. O forse pensano che anche Tony Blair sia razzista?».
Si ironizza anche sulla conoscenza delle lingue locali...
«Sarebbe bene ricordare che, oltre ai dialetti, importantissimi, esistono anche le aree di bilinguismo e che le minoranze linguistiche sono tutelate dalla Costituzione. A breve si voterà in Alto Adige: provate ad andare a dire, come oggi ha fatto qualcuno, che l'unico dialetto è quello italiano e verrete inseguiti da nerboruti cittadini che a stento parlano l'italiano ma conoscono benissimo il tedesco».
Il suo provvedimento non è il frutto di un accordo con An?
«An ha fatto una legge per promuovere il voto degli immigrati, noi vogliamo mettere un filtro ulteriore a quelli già esistenti»
Quindi cosa voterete sulla proposta di voto agli immigrati?
«Il nostro voto sarà un no deciso e chiaro»
La Russa ha definito il suo test simpatico...
«Il sorriso nasconde la rabbia: l'elettorato di An avrebbe gradito che la nostra proposta l'avesse portata avanti Fini, invece...»