TUTTO ERA GIA' PRONTO PER UN GOVERNO TECNICO MA... ARRIVARONO I NOSTRI




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Fini non riuscirà a fare un governo tecnico. Lo ha detto il ministro Umberto Bossi, a Prato prima della sua partecipazione al Forum Internazionale della Piccola e media impresa: «Secondo me non succede proprio niente, perché se si va alle elezioni non è che vince la Dc o una formazione di centro, vince la sinistra. E allora chi mette in crisi la maggioranza è sicuro che non viene premiato».
Sulla questione del voto agli immigrati, secondo il ministro delle Riforme «si è chiarito tutto»: «Ognuno può presentare le leggi che vuole, il problema secondo me è Berlusconi e sarà lui che dirà le leggi che possono o non possono andare avanti». Ma al premier manda a dire che «dovrebbe magari essere più attento a fare l'agenda, perché poi è il leader quello che rischia».
L'eventuale voto in Parlamento sulla proposta di An potrebbe spaccare il governo? Bossi risponde: «Non è accettabile l'idea di un voto assembleare, altrimenti si crea un inciucio pesantissimo. La democrazia non prevede sistemi assembleari, se si cambia la Costituzione lo si fa o con la Bicamerale, o con l'assemblea costituente, o lo si fa in parlamento con i propri voti come ha fatto la sinistra per la modifica del Titolo V. Si fanno le riforme costituzionali con una maggioranza e per le altre cose il Governo vota con voto politico, cioè secondo la volontà della gente espressa in cabina elettorale».
«Immaginare che l'integrazione possa partire dal voto è un errore. Gli immigrati prima devono maturare la nostra cultura, poi gli si dà il voto come atto finale».
«Manco dopo morto mi dimetterei, lo avrà detto qualcuno dei miei». Il ministro per le Riforme esclude una sua uscita dal governo nel caso venisse approvata la proposta di An di concedere il voto agli immigrati: «Io resto lì, non mi buttano fuori neppure con il bulldozer, se vado via io sono finite le riforme. È chiaro - ha aggiunto - che mi faccio delle domande, non posso lavorare per le riforme istituzionali e poi vedere la maggioranza scavalcata da un voto tecnico. Sicuramente ci sono delle domande da porsi, ma se vado via io possiamo dire addio alle riforme».