Dal sito del Ministero dell’Interno
Risposta dell’on. Sottosegretario Maurizio Balocchi all’on. Bianco
a cura di: dr. ing. davide lanzone
Assegnazione dei Vigili del Fuoco sul territorio
Onorevole Bianco,
nell’agenzia diramata il 7 luglio scorso leggo, tra l’altro: “il Sottosegretario con la delega ai Vigili del Fuoco Balocchi, della Lega Nord, sta trasferendo molti Vigili del Fuoco dal sud al nord del Paese. Il nord ha bisogno dei Vigili del Fuoco, ma non si risolve la questione sottraendone alla Sicilia”.
Al riguardo, sento il dovere di precisare, anzitutto, che nel periodo 2001-2003 non è stato effettuato alcun trasferimento di personale permanente dei Vigili del Fuoco dal sud al nord e, nel contempo, mi preme, in qualità di Sottosegretario al Ministero dell’Interno, fornirLe un quadro completo della situazione che Lei, come ex Ministro dell’Interno e politico catanese, certamente conosce.
Gli unici movimenti realmente effettuati, e comunque non nella misura di 22 unità, hanno riguardato i Vigili ausiliari.
Si è trattato, in sostanza, dell’avvicendamento di giovani che hanno partecipato agli ultimi tre corsi di formazione, il cui movimento ha reso possibile assecondare l’aspirazione dei più anziani ad avvicinarsi alle sedi di provenienza.
Se è vero che Catania da questi avvicendamenti ha subito una riduzione di 2 unità è altrettanto vero che il risultato globale per l’intera Sicilia ha visto incrementato il numero di ausiliari di 11 unità che non ritengo di poco conto.
Per ciò che attiene, invece, ai Vigili permanenti, puntualizzo che, nel luglio 2001, risultavano in servizio a Catania 14 unità in soprannumero rispetto all’organico teorico fissato in 272 unità.
Con l’insediamento del nuovo Governo uno dei primi problemi affrontati è stato proprio quello di rivedere le piante organiche, rimaste immutate da molti anni, adeguandole alle reali esigenze dei singoli Comandi.
In attesa, poi, di rideterminare le piante organiche dei Comandi, per adeguarle alle effettive esigenze provinciali, dopo aver sentito in merito i rispettivi Comandanti e le Organizzazioni Sindacali, si è proceduto, proprio per la particolarità delle sedi, ad incrementare le vecchie dotazioni di Palermo e Catania.
Per quest’ultimo Comando l’organico teorico è stato portato da 272 unità a ben 300, attualmente tutte operanti.
Infatti, l’organico è stato totalmente coperto con un incremento legittimo di 28 unità che, oltre a sanare le 14 in sovraorganico, ha consentito, con ulteriori 14 unità di nuova assegnazione, di adeguare l’organico teorico a quello effettivo.
La stessa politica governativa è stata seguita per l’intera Sicilia dove a fronte di 1.601 Vigili permanenti in servizio nel luglio 2001, ne risultano attualmente 1.632.
Qualche carenza fisiologica si riscontra, invece, nei profili di Capo Reparto e Capo Squadra, ma ciò è dovuto al fatto che, in questi mesi, si sta realizzando la procedura della riqualificazione del personale che potrà consentire, a conclusione dell’iter, il completamento dell’organico siciliano anche in queste qualifiche.
So bene che anche l’attuale organico della Sicilia non è sufficiente, ma già quanto Le ho premesso testimonia l’attenzione del vertice politico ed amministrativo del Ministero dell’Interno all’ottimale funzionalità del servizio in Sicilia.
E Lei sa bene che le carenze di personale non possono ritenersi imputabili a questo Governo. Per quanto attiene, infine, alla scelta governativa di preferire, in luogo del potenziamento dei Vigili del Fuoco, “un programma di diffusione del tartufo italiano nel mondo”, avrei auspicato - non Le nascondo - una più attenta considerazione dell’attività svolta dall’attuale Governo per la soluzione di delicati problemi quali l’ammodernamento ed il potenziamento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Sicuramente non Le sarà sfuggita l’approvazione del decreto legge n. 143 del 24 giugno 2003, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 144 dello stesso giorno.
Il decreto legge, infatti, non soltanto assegna al Ministero dell’Interno 500.000 euro in più rispetto ai 15.000.000 previsti, ma li fa affluire su di un apposito fondo per essere destinati al finanziamento delle iniziative legislative per il riordino del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Si tratta, come Le sarà noto, della realizzazione del famoso Comparto dei Vigili, voluto da questo Governo, che si è, così, reso interprete delle esigenze del Corpo dei Vigili del Fuoco e della necessità ineludibile di riformarne il rapporto di impiego, stabilendone il passaggio al regime di diritto pubblico, con il preciso obiettivo di incentivare l’operatività del personale e di rendere più evidente e percepibile la funzione di sicurezza civile che il Corpo è chiamato ad espletare nella società.
La ringrazio per l’attenzione.
Maurizio Balocchi