GINEVRA (CNN) -- Utilizzando una connessione transoceanica in fibra ottica con una capacità di trasferimento di 10 Gbps (gigabit al secondo), un gruppo di ricercatori del CERN di Ginevra ha stabilito il nuovo record di trasferimento di dati on line.
Sono bastati solo sette secondi per trasferire l'equivalente del contenuto di un DVD video dal CERN di Ginevra al California Institute of Technology, negli Stati Uniti.
Il totale dei dati che hanno viaggiato per oltre settemila chilometri è stato di 1.1 terabyte (più di mille miliardi di byte) e la velocità media di trasferimento si è attestata sui 5.44 gigabit al secondo (Gbps), frantumando il precedente record che aveva raggiunto "solo" 2.38 Gbps.
Il nuovo record è stato stabilito il primo di ottobre di quest'anno, grazie a due appositi router e a uno speciale collegamento in fibra ottica tra Ginevra, sede del CERN e Chicago.
Per essere considerato ufficiale, il record è stato stabilito utilizzando il TCP (il protocollo di trasmissione) standard di internet, ma i ricercatori, capitanati dal professor Olivier Martin, stanno lavorando anche a un nuovo protocollo in grado di recuperare più velocemente i blocchi d'informazione che vengono persi durante la trasmissione.
Uno dei principali scopi di queste ricerche, è legato agli esperimenti che inizieranno presso il CERN nel 2007, quando cioè verrà ultimato l'LHC, il grande acceleratore di particelle, che, lungo i suoi 27 chilometri di circonferenza, simulerà ciò che avvenne nello spazio poche frazioni di secondo dopo il Big Bang.
I dati prodotti dall'LHC, infatti, corrisponderanno a petabyte (l'equivalente di più di 20 milioni di CD) d'informazioni ogni anno, che dovranno essere inviate quasi in tempo reale ai laboratori di fisica delle particelle tutto il mondo.
Nella puntata di lunedì 20 ottobre di MT Magazine, il quotidiano d'informazione di MT Channel, il canale satellitare de "La Macchina del Tempo", in onda alle 19,30, verrà trasmesso uno speciale sul CERN, in occasione del 50° anniversario del centro, con un'intervista esclusiva al premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia.