vi riporto l'articolo di Tuttosport di oggi



GIRO E TOUR, QUANTE SALITE!

E’ un ritorno all’antico nel solco della tradizione. Quante montagne all’orizzonte per Giro e Tour nella stagione 2010. Giochiamo come sempre ad anticipare intenzioni e tracciati. Il Tour della stagione prossima verrà presentato già il 14 ottobre prossimo a Parigi, una settimana prima del previsto e senza tener conto che in Italia si sta ancora correndo, il 15 il Giro del Piemonte, il 17 il Giro di Lombardia. Sembra quasi uno sgarbo a chi mette in scena il Giro d’Italia. Grande anticipo comunque anche per la presentazione della corsa rosa che avverrà sabato 24 ottobre a Milano, quasi si trattasse di un sigillo sull’annata che sta finendo.

Tulipani. Entrambi le grandi corse a tappe partiranno la stagione prossima, già si sa, dall’Olanda, come la Vuelta quest’anno. Gli olandesi hanno grande disponibilità di quattrini per il prodotto ciclismo pur non disponendo di un fuoriclasse nello sport della bicicletta. Più spettacolare e scenografico l’avvio del Giro rispetto a quello del Tour. La corsa italiana proporrà infatti una crono iniziale fra le strade di Amsterdam sabato 8 maggio. E sempre da Amsterdam partiranno le due frazioni successive in terra d’Olanda verso Utrecht e poi verso Middelburg. Quest’ultima frazione –ecco la novità- finirà attorno alle 13 in modo che poi già a metà pomeriggio i corridori in aereo rientreranno in Italia atterrando a Torino (o all’aeroporto di Levaldigi, vicino a Fossano), mentre le auto del seguito potranno iniziare per tempo il viaggio in Italia. Viene così abolito il consueto giorno di riposo iniziale dovuto al trasferimento, più che mai scomodo e strano perché riposare dopo tre tappe blande in avvio non ha molto senso.

Piemonte. Due le frazioni in Piemonte, una nel cuneese e l’altra nelle terre di Coppi per celebrare con suggestione i 50 anni dalla scomparsa del Campionissimo. La prima dovrebbe essere una crono a squadre con partenza e arrivo a Cuneo. Dal Piemonte si andrà in Liguria e poi in Toscana, scendendo successivamente e con brevi trasferimenti sino alla Puglia, sino a Foggia. Tappa ricca di significati invece a L’Aquila nette terre del terremoto. Nella risalita ci sarà anche la prima montagna, il Terminillo, con traguardo lassù a quota duemila metri. Altra breve trasferta, traguardo a Porto Recanati dedicato ai velocisti, poi le colline storiche di Romagna attorno al Monte Trebbio con arrivo a Cesenatico più che mai dedicato a Marco Pantani. E si viaggerà verso una settimana finale molto spettacolare e con un concentrato notevole di scalate.

Verona. Domenica 23 maggio tappa lunga da Mestre allo Zoncolan. Un atteso e gradito ritorno, un arrivo in quota che lascerà il segno in classifica. Lunedì 24 maggio ultima giornata di riposo. Martedì 25 altra riproposizione all’insegna dello spettacolo con la cronoscalata da San Vigilio a Plan de Corones. Poi si andrà da Brunico a Pejo Terme e gran finale sulle montagne di Lombardia. Due le vette che potrebbero decidere l’esito della sfida, il Mortirolo e il Gavia, neve permettendo. Sul Gavia c’è da celebrare il cinquantenario dalla prima scalata, quelle delle lacrime di Massignan, del successo di Gaul e della maglia rosa di Anquetil, il Giro del ’60. Mortirolo e Gavia da affrontare in due tappe differenti e ravvicinate. Quella del Mortirolo con arrivo all’Aprica, quella del Gavia con traguardo in salita al Tonale. Ma la clamorosa novità riguarderebbe la città del traguardo finale del Giro d’Italia 2010, non Milano bensì Verona, come nell’84, quando trionfò Moser. Quasi certamente con un’altra crono. Nella speranza che magari sia ancora in gioco il risultato finale.

Tour. In quanto al Tour de France della prossima estate, da sabato 3 a domenica 25 luglio, prima crono nel cuore di Rotterdam, poi da quella città olandese si arriverà a Bruxelles e a Spa, due frazioni in Belgio. Tappa dello champagne a Reims, prima le Alpi e poi i Pirenei. Sulle Alpi traguardo a Morzine, a La Toussuire, poi Galibier e Izoard da Saint Jean de Marienne a Gap. Tappe interlocutorie nel Midì ed ecco i Pirenei per le storiche celebrazioni, il centenario di quelle montagne nella geografia della Grand Boucle (prima volta sull’Aubisque nel 1910) con una frazione domenicale il 18 luglio (la nascita di Bartali, la scomparsa su quelle strade del povero Casartelli) che finirà per la prima volta in vetta al Tourmalet, ma anche il ripetersi della classica Pau-Luchon con i colli leggendari, Tourmalet, Aubisque, Aspin e Peyresourde. Ultima crono nelle terre del Bordeaux e infine trasferimento classico verso Parigi. Come dire un atteso ritorno al classico ed all’antico con le montagne che dovrebbero influenzare l’esito della sfida molto più delle gare contro il tempo. Sia in Italia che in Francia.