Obiettivo: la «libera associazione»
Il governo regionale basco dà il via al piano autonomista Madrid: «E’ secessione»
Fase finale del progetto di riforma è un referendum istituzionale nel 2005
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MADRID - Prende solennemente il via il progetto di «libera associazione» di Euskadi, la regione autonoma basca, con la Spagna. E' un progetto, da tempo accarezzato dai nazionalisti, che il governo centrale definisce «secessionista», «anticostituzionale» e che pone, per i suoi ideatori, la prima pietra per la creazione di Euskal Herria, la «patria basca» comprensiva delle tre province spagnole, Navarra e terre basche francesi. Le sue possibilità di successo sono «letteralmente nulle», ha detto il primo ministro Aznar, che vede come il fumo negli occhi le tendenze centrifughe, sempre presenti nella storia della Spagna.
L'esecutivo di Madrid ha già fatto sapere, con un durissimo comunicato, che prenderà «tutte le iniziative giudiziarie e politiche» necessarie per garantire «l'ordine costituzionale contro i piani di secessione che faranno cadere "la società basca in un abisso"». Quali misure prenderà ancora non è chiaro ma esistono tutte le premesse per uno scontro istituzionale perché né la Moncloa né il partito socialista sembrano convinti dalle parole di Juan José Ibarretxe, il tenace «lehendakari», presidente del governo regionale basco, che non vede separatismo perché, dice, «non propone la rottura con lo Stato spagnolo ma un nuovo quadro di convivenza istituzionale».
Ieri il progetto di riforma è stato approvato dal Consiglio di governo e consegnato formalmente al presidente del parlamento di Vitoria. Verrà sottoposto a dibattito nel 2004 e, qualora fosse approvato, tornerà all'esecutivo che convocherà un referendum nel 2005, in assenza di violenza politica, come ha avvertito Ibarretxe, anche se fosse vietato dal parlamento di Madrid. Ma è la Costituzione che impedisce i referendum non approvati dalle Cortes. Lo status di «libera associazione» con la Spagna farebbe di Euskadi una regione dalle competenze ulteriormente allargate, liberamente associata alla Spagna per volontà popolare. Il progetto prevede il riconoscimento di una nazionalità basca compatibile con quella spagnola, un potere giudiziario autonomo, libertà di relazioni con Navarra e baschi francesi, difesa dei propri interessi nella Ue e possibilità di accordi con istituzioni e organizzazioni internazionali.
Mino Vignolo