Giovanni Zinni
Coordinatore Nazionale di Gioventù Identitaria

Come ti sei avvicinato alla militanza?
Frequentavo il II superiore a Ferrara a 16 anni, era scoppiata la Guerra del Golfo e come molti altri ragazzi rimasi colpito dalle dichiarazioni dell'allora MSI; leggendo i documenti dell'allora Segretario Nazionale del Fronte della Gioventù Gianni Alemanno mi resi conto che il problema non era tanto il mondo musulmano, dipinto come sporco, brutto e cattivo, quanto il tentativo degli Usa di chiudere la partita con il comunismo e di dominare il mondo. Oggi peraltro ho una visione più serena e approfondita degli USA ma all'epoca dire che la detestavo è poco. Trovai inoltre sin da subito un elemento di continuità tra la mia passione per l'approfondimento storico, ed in particolare per il periodo della RSI, e il tentativo di partecipare alla riscossa della nostra identità nazionale. Mi iscrissi al FdG e poi, trasferitomi in Ancona, mi buttai a capofitto nel lavoro militante grazie ad Enrico Papini (un grande militante doc) e in breve tempo, causa moria generale delle generazione precedente, diventai Segretario Provinciale del FdG. Sono passati 11 anni ed ancora non mi sono stufato!

Cosa significa per te essere di destra?
Non sono un maniaco delle etichette destra, sinistra, ecc. nate con l'Illuminismo ma ritengo che l'unica Destra essenziale sia quella Sociale: una destra che trova il suo essere nella sintesi fra la cultura eterna della ''Rivoluzione Conservatrice'' di Junger, Heidegger, Spengler, ecc. e il dinamismo politico della gioventù; che affonda le sue radici storiche nell'Europa Antica, sia pagana che cristiana; che è Tradizionale come l'ha dipinta Evola ma anche moderna alla De Benoist; che stima la RSI ma che non è nostalgica; che crede nell'Europa Politica e dei Popoli ma vive il localismo e la propria identità italiana; che ha una forte vocazione post-sindacalista, a favore del lavoro e dei lavoratori, contro ogni inutile e superata lotta di classe; che crede nell'Essere e supera l'apparire; che non si fa le pippe mentali con strane etichette liberiste (che diavolo vuol dire oggi parlare di liberismo, quando il mercato finanziario è oramai completamente autonomo ed egemone su quello dei beni?) ma che invece ha una visione pragmatica dell'economia e subordinata alla sovranità popolare; amo la Destra che ricorda con onore i suoi martiri del FdG e del MSI; amo la Destra coraggiosa che non passa le sue giornate a rincorrere miti altrui.

Quale è il tuo sogno di militante?
Vedere ricostruita un'esperienza di tipo europeo caratterizzata dalle identità, autonoma, forte delle sue tradizioni, in cui i nostri principi (coscienze ricche di onore, comunità, fedeltà ad un certo modo di vivere l'Italia ed il senso di appartenenza, dalla famiglia al Popolo, rivivere sempre il concetto di origine, ecc. ) siano prevalenti; un'Europa con un esercito autonomo , senza ingerenze statunitensi ma in buoni rapporti con gli USA, che non intervenga con pregiudizio in Medioriente e allargata ai paesi dell'Est. Un'Italia riunita a livello di popolo, meno individualista e consumista, orgogliosa di migliaia di anni di storia, senza dover invidiare niente a nessuno. Credo che occorra ancora una volta recuperare, non tanto come mito ma come prassi politica e culturale, la romanità.

Un pregio ed un difetto della destra italiana oggi.
Nonostante alcuni difetti è Alleanza Nazionale è l'unica Destra ''possibile'' per affermare una visione del mondo in Italia di tipo comunitaria. Forse è un po' troppo verticistica ma ha una classe dirigente temprata dagli anni di piombo. Il suo più grande difetto? Ha ancora troppa paura di essere se stessa: è una destra a volte un po' ''timorosa'' insomma.

Quale è l'episodio più significativo della tua esperienza in Ag/An ?
Sono diversi … nonostante la mia generazione abbia lottato più contro l'indifferenza che contro il pericolo rosso! Comunque ecco degli esempi: l'aver organizzato, per la prima volta ad Ancona dopo venti anni di assenza nelle piazze, un corteo (Asterix insieme ad Alex Mannella) di studenti di destra nel 1997, dove sventolavano 700 tricolori e un comizio davanti ad oltre 200 persone con fiaccole contro le paventate e finte riforme della scuola di matrice liberal-comunista, è per me motivo di orgoglio militante; poi sicuramente molti momenti comunitari, il corteo sulle politiche del lavoro a Napoli, essere stato fra i fondatori di Campo Base nel 1995, il colpo d'occhio di una splendida comunità umana al campo Hobbit del 1993…dove conobbi Alemanno, Costini, Arrighi. Da allora appartengo alla ''Destra Sociale'': dagli ultimi giorni dell'area rautiana, passando per Città Nuova, Cantiere Italia ed infine AREA.

Quale libro consiglieresti ad un giovane che si avvicina ad Ag/An ?
Più che un libro un intero percorso, quello della ''Rivoluzione Conservatrice'' (Heidegger, Junger…), poi ''Orientamenti'', gli ''Uomini e le Rovine'', ''Rivolta contro il mondo moderno'' di Evola; la storia contemporanea con De Felice; la filosofia con Nietzsche e Platone; l'attualità con Veneziani, Accame, Massimo Fini, De Turris, Nolte, De Benoist ed in ultimo, non meno significativo, ''Intervista alla destra sociale'' di Giovanni Alemanno intervistato da Angelo Mellone. E invito a fare l'abbonamento alla rivista ''AREA'' diretta da Marcello De Angelis…



http://www.gioventuidentitaria.org/home/zinni.htm