I comunisti sono vivi dappertutto, ma solo in Italia si grida al complotto
Oggi ho comprato il Giornale, perchè il giovedì, a Napoli, ha come allegato il settimanale Tempi. Ovviamente mi sono letto in primo luogo l'editoriale di Feltri, che ha detto quelle cose che mi aspettavo dicesse in difesa di Silvio. Sul finire del pezzo, tuttavia, Feltri si è lasciato andare in un j'accuse contro l'Italia dominata da comunisti che, onestamente, mi ha lasciato sconcertato.
"Abbiamo un presidente della Repubblica, Napolitano, ex comunista non pentito. Abbiamo il 70 per cento dei giornali orientati a sinistra. Abbiamo una tv pubblica santorizzata. Perfino le reti Mediaset sono imbottite di santorini. Abbiamo l'80 per cento del cinema che ha nostalgia della falce e martello. La stragrande maggioranza dei cantanti porta al collo il fazzoletto rosso." Queste le parole di Feltri.
Ora, il passato politico di Napolitano lo conosciamo tutti. Quando venne eletto la cosa mi diede personalmente fastidio, al contrario di molti nel centrodestra che plaudirono a quella scelta, anche se il loro preferito era D'Alema, più comunista ancora di Napolitano. Quando Storace attaccò volgarmente il Presidente i berlusconiani fecero quadrato attorno a lui. Finchè infatti non si urta il Cavaliere con i comunisti si usano sempre i guanti bianchi. Per quanto mi riguarda, comunque, ragionando a posteriori devo rivedere in senso positivo, il mio giudizio su Napolitano. A mio avviso si sta rivelando un buon Presidente della Repubblica, sulla scia di Ciampi. Il ricordarsi ora della formazione comunista di Napoletano, solo perchè non avrebbe aiutato Silvio è pretestuoso e anche vergognoso. Napoletano è il Presidente di tutti gli italiani e in quanto tale va rispettato. Sennò ci si mette allo stesso livello di Di Pietro.
Poi Feltri incomincia a lagnarsi dei nostri media orientati a destra. Cosa verissima, insindacabile e a mio avviso negativissima, ma... è la classica scoperta dell'acqua calda. Nel nostro piccolo queste cose le abbiamo dette e scritte un'infinità di volte ed i berlusconiani in primis hanno fatto spallucce perchè "la cultura non è di destra nè di sinistra". Adesso si scandalizzano di Santoro, dimenticando che Santoro è stato messo sotto contratto da Mediaset e allora evidentemente non puzzava troppo. Feltri denuncia il nostro cinema orfano della falce e martello glissando tranquillamente sul fatto che Medusa, ovvero Berlusconi stesso, abbia distribuito il film di Placido nostalgico del Sessantotto.
Il problema dei media comunisti esiste, ma diversamente da quel che pensa Feltri non è un problema "italiano". In ogni parte del mondo l'informazione e la cultura pop sono in larga misura orientate a sinistra. Forse che in Inghilterra la BBC è schierata a destra? Forse che la CNN è repubblicana? Nient'affatto, ma i conservatori inglesi e americani non hanno mai gridato al complotto. In America la grande stampa è tradizionalmente democratica e ha supportato in massa Barack Obama. I conservatori, per questo, si sono stracciati le vesti? Hanno denunciato il New York Times o il Washington Post? Sono allibito.
Ancora, i giornali conservatori come L'Economist o il Times, ma anche Die welt e la FAZ in Germania, hanno tutti in varia misura criticato il Cavaliere. Forse che la longa manus debenedettiana si è allungata fino a loro? Anche Murdoch, che negli USA finanzia i repubblicani, fa parte del complotto anti-Cav?
Feltri piagnucola riguardo ai nostri cantanti col fazzoletto rosso al collo. Beh, non è che i punkers o i metallers giù giù fino alle popstars più commerciali a livello internazionale siano questi megafoni della destra. Solo la Country Music, in America, si è posta spesso (ma non sempre) a difesa di valori e di politiche conservatrici. Tutto il resto del baraccone in stragrande maggioranza ha sempre remato contrario.
Ma che diciamo a fare queste cose? A chi interessa veramente promuovere una cultura conservatrice tra i berlusconiani? Sono solo mezzucci che servono per dar l'idea ai militanti che Berlusconi è vittima di un complotto, che dobbiamo stare uniti perchè il mondo ci vuole male e senza Silvio la sinistra vincerà.
Sinceramente non so che farmene di queste puerili "chiamate alle armi". Si fa un gran parlare di centrodestra, ma dov'è? Io vedo solo berlusconiani, gente con un pedigree politico di sinistra che nella vita privata continua ad avere gusti di sinistra. Gente che ha fatto il Sessantotto e non lo rinnega. Gente che va in sollucchero per Tony Blair e Barack Obama. Gente che si considera progressista e non conservatrice. E adesso questi qui, che non hanno mosso un dito per cambiare di una virgola lo stato delle cose, ci vengono a fare il predicozzo che perchè il futuro del loro Capo è a rischio, contemporaneamente è a rischio la nostra democrazia.
Caro Feltri, questi piagnistei oltre che un segnale di impotenza sono tremendamente ipocriti. Peccato che qualcuno, in buona fede, ancora ci casca.
Florian