Centomila in piazza. A quasi otto anni dalla morte del leader laburista Yitzhak Rabin per mano di un isrealiano di estrema destra, sono stati circa centomila i partecipanti a una manifestazione che si è tenuta ieri per le strade di Tel Aviv. Molti cartelli e striscioni inneggiavano all'iniziativa di Ginevra, il piano di pace non ufficiale elaborato da personalità palestinesi ed israeliane sotto la guida dell'ex ministro laburista Yossi Beinin e che dovrebbe firmarsi proprio il 4 novembre, il giorno esatto dell'anniversario della morte di Rabin.
Piano in 17 articoli su 50 pagine che prevede il ritorno dei confini dello stato ebraico alla situazione pre 1967, lo smantellamento di molte colonie e insediamenti, Gerusalemme verrebbe divisa tra ebrei e arabi (la parte est), la spianata delle moschee a controllo palestinese, mentre il Muro del pianto ad Israele, forze internazionali di sicurezza a protezioni dei luoghi sacri, rinuncia da parte palestinese al diritto al ritorno dei profughi e futuro stato palestinese demilitarizzato e senza gruppi di sostegno al terrorismo