La rivista "Enclave" e l'Associazione Culturale del Genovesato organizzano,
giovedì 6 novembre 2003, alle ore 17,30, presso la Sala Presidenziale della Società Economica di Chiavari (Via Ravaschieri 2), la conferenza:

CONTRO LO STATO INTERVENTISTA:
L'EREDITA' INTELLETTUALE DI LUDWIG VON MISES (1881-1973)

Interverranno:

Lorenzo Infantino (Luiss "Guido Carli", Roma)
Stefano Monti Bragadin (Università di Genova)
Giovanni Cofrancesco (Università di Genova)

Introdurrà Gianteo Bordero. Il dibattito sarà moderato da Carlo Stagnaro.

Ludwig von Mises è uno dei massimi economisti del XX secolo. Esponente di primo piano della Scuola austriaca di economia, maestro, tra gli altri, del premio Nobel Friedrich A. von Hayek, ha dato contributi fondamentali nel campo socio-politico ed epistemologico.
Il suo nome è legato soprattutto a un saggio del 1920, rielaborato poi nel libro del 1922, "Socialismo", nel quale dimostrava l'impossibilità del calcolo economico in una società socialista e prevedeva che l'abolizione del mercato non sarebbe stata nè più nè meno che la via della schiavitù.
Ma l'opera forse più significativa di Mises è il monumentale "L'azione umana" (1949), ove egli afferma che, se l'azione è sempre programmazione per un futuro migliore, essa consiste nella scelta dei mezzi più adatti a conseguire certi fini, ritenuti desiderabili. La scienza dell'azione umana ("prasseologia") è dunque tesa allo studio dei mezzi, mentre non si esprime sui fini (che sono sempre soggettivi). Di conseguenza, l'azione umana è sempre razionale.
Nel corso della sua vita travagliata - che, da ebreo austriaco, lo porta a trovare riparo negli Stati Uniti - Mises ci ha lasciato pagine memorabile e ineludibili. Il miglior omaggio alla sua memoria viene, forse, da Oskar Lange, secondo cui "i socialisti hanno certamente dei buoni motivi per essere grati al professor Mises, il grande advocatus diaboli della loro causa".
L'opera di Mises ha trovato una diffusione in Italia grazie soprattutto al lavoro del Centro di metodologia della Luiss "Guido Carli" di Roma, e in particolare ai professori Dario Antiseri e Lorenzo Infantino.
Oggi, nel trentesimo anniversario della sua scomparsa (avvenuta il 10 ottobre 1973) è importante interrogarsi su quello che Mises ci ha lasciato, e chiederci se abbiamo imparato la lezione, o se intendiamo ripetere quegli errori che hanno costellato di miseria il Ventesimo secolo.