Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.
Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.
Una conferenza revisionistica su Umberto Bossi (Varese 10 novembre 2012)
Sabato 10 novembre 2012 alle ore 16, presso l'Hotel Ungheria in Viale Borri 98 a Varese, verrà presentato il testo di Leonardo Facco "Umberto Magno".
Il segretario del Fronte Indipendentista, Piergiorgio Seveso, modererà l'incontro, aiutando l'autore e relatore a compiere nel modo migliore la narrazione storica delle vicende umane e politiche di Umberto Bossi.
Ora che l'era bossiana sembra, per così dire, conclusa, ci sembra giusto farne un bilancio spassionato e preciso, serrato e senza sconti, per mostrare sino a che punto Bossi abbia condizionato e sfavorito lo sviluppo dell'indipendentismo, nelle terre di lingua italiana.
Lontano anni luce dalle apologie dei suoi fedeli e dalle caricature interessate dei suoi avversari, la conferenza intende, attraverso un'analisi precisa del testo di Facco, fornire al pubblico presente e all'opinione pubblica varesina gli elementi interpretativi più adeguati per avere un quadro complessivo fedele e veridico sulla sua figura.
Tra gli scopi che il Fronte si è sempre prefisso in ambito culturale c'è anche lo smantellamento sistematico degli idoli del "politicamente corretto", in questo caso del "leghisticamente corretto": si tratta quindi di un contributo revisionistico necessario, prima che si sedimenti una versione favolistica e "mitologica" sulla figura di Umberto Bossi.
Se il Fronte, nella sua precedente gestione, ha vissuto l'equivoco di un rispetto "reverenziale" verso questa discussa figura politica varesotta, ora invece può puntare direttamente lo sguardo verso il centro del buco nero leghista, grazie all'ottimo libro di Leonardo Facco.
Roberto Marcante - Luca Fumagalli - Piergiorgio Seveso
Ufficio politico Fronte Indipendentista Lombardia
29 ottobre 2012
Dato che , penso oggi, sempre a Varese c'e' un convegno di Terra Insubre, chiedo quale sia la posizione, orientamento di questo gruppo che apprezzo per le pubblicazioni.
Possiamo concludere che tutto il peggio che succede in Italia e' dovuto alle elites PD ed al vaticano?
Stupri, attentati, invasione, fallimenti, disoccupazione, emergenza sociale, denatalita',violenza verbale , suicidi, omicidi....
La Prealpina, 11 novembre 2012.
Purtroppo la confusione dell’elettorato Lombardo, primo nemico del nostro
Popolo e dei suoi legittimi interessi, sta cercando di farsi avanti anche in
questa ennesima e anticipata campagna elettorale regionale.
Rieccoci nuovamente a dover assistere al riciclaggio di vecchi arnesi della
politica italiana (come Maroni) che si ripresentano come paladini di un
fantomatico “Nord”, riciclando vecchie e fruste parole d’ordine:
“macroregioni”, “tasse trattenute al Nord”. In realtà, rassicuriamo tutti:
dovesse anche vincere Romolo Augustolo da Lozza, non cambierà nulla.
Dormite sonni tranquilli, lombardi!
Il Fronte invece è nato essenzialmente per combattere questo falso
indipendentismo, primo nemico della libertà stessa della nostra terra, a
questa battaglia (propedeutica a quella ulteriore per l’indipendenza) ha consacrato
la sua stessa vita e quella di tutti i suoi militanti. Non esistono “voti
utili”
per il Fronte, nè “unioni sacre”, nè mercanteggiamenti di sorta. Il Fronte
Indipendentista Lombardia non ha “fratelli”, nè “cugini”, non ha neanche
prezzo ed è prodotto non acquistabile dalle logiche consortili della
politica
italiana (sia essa “romana” che ciellino-lombarda).
Non abbiamo la pretesa di vincolare il nostro elettorato a queste semplici
osservazioni: regolatevi secondo coscienza ma sopratutto secondo la
coscienza, resa più accorta dalle cattive esperienze del passato.
E’ però per noi un dovere ribadire con determinazione la nostra scelta a
favore dell’ASTENSIONISMO ATTIVO, già attuata per la campagna delle
regionali del 2010. Facciamo capire a Lorsignori che i Lombardi hanno imboccato la
strada del rifiuto di logiche di poli contrapposti, di false promesse mai mantenute
da ogni Governo “romano” e di crisi economica e di valori, che stanno
devastando la nostra Lombardia.
Che cosa significa ASTENSIONISMO ATTIVO : sulla scheda per le Regionali
SCRIVI “VIA DALL’ITALIA – LOMBARDIA LIBERA”
E’ importante farlo in tanti per far capire che anche nelle nostre Terre
potrebbe prendere piede quella coscienza Indipendentista che grandi
risultati sta ottenendo in tutta Europa. Se la politica infatti è propriamente
esercizio della virtù, attraverso di essa l’uomo politico realizza il fine della
propria vita che è servire il Bene comune (anche) attraverso questo salvarsi
l’anima. Allora potremo dire, in coscienza, di avere servito, anche in questa
occasione, i veri interessi del popolo lombardo e anche degli amici popoli vicini di
lingua italiana.
FRONTE INDIPENDENTISTA LOMBARDIA
Piergiorgio Seveso – Luca Fumagalli – Roberto Marcante
4 Febbraio 2013
Risulta difficile persino a noi trarre un bilancio di quest’ultima campagna
elettorale per le elezioni “nazionali”, risulta difficile perché lo sguardo di
chiunque si vuole distogliere da uno spettacolo, non si sa se più indecoroso o
buffonesco. Per le elezioni lombarde abbiamo già espresso il nostro indirizzo
di “astensionismo attivo” che confermiamo anche in questa sede ma per le
elezioni “italiane” veramente non possiamo che esprimere imbarazzo. Allora
pensiamo di aver assistito forzatamente ad una commedia goldoniana (con tutto
il rispetto per gli amici veneti) in cui i vari “tipi” di protagonisti hanno
impresso la propria impronta sulle assi del palcoscenico. Tra i protagonisti
abbiamo visto furfanti matricolati, vecchi maneggioni, astuti servitori dei
poteri forti, mezzani, donne (e uomini) di malaffare, sedicenti dottori, attori
ciarlatani, vecchi malvissuti, giovani sfaccendati e tanti altri ancora. Vi
confessiamo che spesso la nostra anti-italianità si stempera nella benevolenza
ma di fronte a questo spettacolo non possiamo che dire: ci meritiamo tutto
questo. Il “paese reale”, quando non genera questo mondo politico, ne è
complice ora operoso, ora distretto. Ci meritiamo di finire in maniera
ignominiosa in un fuggi fuggi generale, in uno sbracato “si salvi chi può”. Ma
se tra i partiti grandi lo spettacolo è mesto (compreso il partito di
Casaleggio-Grillo), tra quelli “piccoli” risulta ancora più squallido. Pensiamo
al pittoresco Giannino, tecnocrate turboliberista “all’americana” finito
triturato dal sistema mediatico italiano per le sue piccole e grandi menzogne,
alla grottesca “Casa Pound” che ripresenta tutti i peggiori stilemi del
fascismo ghibellino e statolatrico in una salsa postmoderna, al “crociato”
Magdi “Cristiano” Allam che coniuga proclami identitari cristianoidi con il più
sfrontato filosionismo, o al giustizialismo amorale e sostanzialmente
“mondialista” del giudice Ingroia. L’elenco sarebbe lungo e in quest’elenco i
pochi movimenti indipendentisti (veri) rimangono ai margini della
rappresentazione teatrale, poco interessanti perché (ancora) troppo poco
influenti. Vi confesseremo una cosa: non abbiamo la malattia del voto, anche
perché consideriamo la scheda elettorale una variabile sfortunata del “gratta e
vinci”. Chi però sentisse il bisogno irrefrenabile (e irragionevole) di
tracciare segni sulle schede elettorali nazionali, abbia almeno l’accortezza di
votare per l’ingovernabilità, per favorire una situazione parlamentare
sostanzialmente caotica, perché il prossimo governo possa presentarsi in Europa
inetto e incapace di prendere qualsiasi decisioni. Forse l’Europa si deciderà
ad eliminare gli ultimi residui formali della sovranità italiana, eliminando il
doloroso equivoco nato nel 1861.
Roberto Marcante – Piergiorgio Seveso – Luca Fumagalli
Ufficio politico Fronte Indipendentista Lombardia
22 febbraio 2013