Comici e comici
di Maria Novella Oppo

Nei giorni della difficile rimonta su Bonolis, Striscia fa appello ai grandi assenti, richiamando in video il sommo Beppe Grillo. Un mito che ritorna per lanciare i suoi drammatici proclami contro la frode e il consumo, contro i poteri forti e anche quelli deboli e sottomessi. Come per esempio Maurizio Gasparri, ministro col grembiule e la crinolina per fare i lavori domestici, al quale l’artista ha intimato di dimettersi subito. Grillo ha anche attaccato Telecom e ha tuonato contro la grande beffa del blackout nazionale provocato, figurarsi, da un albero svizzero. Infine, non potendo entrare nel merito delle varie questioni, ha chiesto perdono al pubblico, rivendicando la sua natura di comico, costretto a farsi carico di problemi di economia e di governo per malversazioni e omissioni altrui. E mentre Grillo dimostrava come oggi tocchi ai grandi professionisti della risata stare in prima linea nelle battaglie più serie e spericolate, la realtà mostrava il rovescio della medaglia: al potere c’è una banda di comici dilettanti. Ecco infatti il governo mandare avanti il cretino, pardon il ministro di turno, per fargli prendere una sonora tramvata. E poi lo strillo dei tg uniti: Castelli minaccia le dimissioni! E dove starebbe la minaccia?

l'Unità, 7. novembre 2003