Le rabbiose reazioni dei capi della UIL e della CISL di fronte all' imponente manifestazione nazionale indetta dalla FIOM-CGIL ieri a Roma (dopo le tanto strombazzate dichiarazioni sulla ritrovata unità sindacale all' indomani del recente sciopero generale sulla "riforma" delle pensioni) lasciano presagire il peggio.
Già nei giorni scorsi Angeletti e Pezzotta avevano cominciato a precisare che gli scioperi non devono far cadere i goveni, che un altro sciopero generale sarebbe un azzardo ingiustificabile, ecc., poi alla prima occasione hanno ricominciato a sparare a zero contro la CGIL... La realtà vera è che sono alla disperata ricerca di una qualche "proposta" e "mediazione" che gli consenta di cantare vittoria dinanzi ai propri iscritti e simpatizzanti, anche se si tratterà dell' ennesima bufala, tipo "Patto per l' Italia"...
Non potrebbe essere altrimenti, dato che i loro referenti politici si trovano nella Casa delle Libertà (D' Antoni, ex-segretario della Cisl è oggi vice-segretario dell' Udc e la gran massa di ex-socialisti ed ex-socilademocratici si trovano anch' essi nel Polo)... E' questo fiancheggiamento sindacale di due terzi dei confederali e dei vari sindacati "autonomi" uno dei pilastri che consente al centrodestra di reggere ancora a livello sociale.
Entro un paio di mesi i finti contendenti giungeranno a un qualche accordo. Ne è una conferma il fatto che dicono di non sapere come andrà a finire. E invece lo sanno, eccome se lo sanno.