Stavolta è toccato addirittura ad un Onorevole del Parlamento Italiano cadere in fallo sulla bufala delle truffe telefoniche perpetrate con fantomatici numeri via SMS o chiamate dal costo di 50 Euro alla risposta. Edouard Ballaman, Deputato della Lega Nord, ha addirittura presentato un'interrogazione alla Camera al Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri per denunciare la truffa. Secondo Ballaman la truffa avrebbe due diverse modalità: nella prima arriva un SMS dal numero 0141-4554** nel quale si invita a chiamare lo stesso numero, nella seconda si riceve una chiamata sempre dalla medesima numerazione. Sia chiamando che rispondendo vengono addebitati ben 50 Euro di scatto alla risposta e 2,5 Euro di spesa per secondo di conversazione. Chiaramente questa truffa è una bufala bella e buona, messa in giro da qualche burlone su Internet da diversi mesi e che periodicamente fa diverse vittime. Stavolta, però, è toccato addirittura ad un Deputato.
L'Onorevole, probabilmente non conscio della bufala, ha anche affermato che altre truffe avvengono attraverso telefonate di persone che, spacciandosi per dipendenti Tim, Vodafone o Wind, invitano a inserire un codice nel cellulare per ottimizzarne le funzioni. 'In caso di esecuzione di tale procedura - denuncia ancora il deputato - il risultato è la clonazione della carta SIM'. Ballaman chiedeva quindi a Gasparri di prendere provvedimenti 'per individuare e far cessare queste truffe e di attuare, vista anche la giovane età di molti utenti di telefoni cellulari, opportune campagne informative per poter prevenire in futuro nuovi casi simili'.
Anche in questo secondo caso si tratta di una vera e propria leggenda metropolitana priva di alcun fondamento, circolata in Rete diversi anni fa (Telefonino.net ne aveva parlato addirittura nell'ormai lontana estate del 1999) e smentita più volte dai diretti interessati, ovvero i gestori mobili. Appare veramente incredibile come si possa dare adito a questioni del genere piuttosto che occuparsi realmente di ciò che abbisogna al bene del nostro Paese, stando seduti in un palcoscenico tanto importante quale è il Parlamento della Repubblica Italiana.